Sicuramente si tratta di un pesante compromesso che a fronte dell' esigenza di trasformare una persona in un numero (un soldato è null'altro che un numero) ti da possibilità di accedere ai vantaggi di cui parli tu.. Abbiamo tante ferie è innegabile, ma almeno per la mia categoria sono necessarie, altrimenti schiattiPer farti un esempio la scorsa settimana.
Martedì turno h 24 (dalle 9 del mattino alle 9 del mattino), a seguire briefing fino alle 12 (c'era un esigenza particolare). La mattina dopo alle 6 già in assetto per esercitazione che si è protratta fino all 17 (siamo rimasti 10 ore con 15 kg di materiale indosso, sotto il sole). Mattina dopo nuovo turno H24 terminato alle 9 del giorno successivo. Questo è un caso limite.. ma rende l'idea che si può passare dal nulla al dormire 8 ore complessive a settimana.
Ho praticamente lavorato quasi 70 ore su 90, ovviamente in questo modo recuperi tonnellate di ore che ti permettono di avere lunghi periodi di ferie.
Insomma innegabili vantaggi in questo periodo di mer.., ma le categorie da invidiare secondo me sono altre.
Ultima modifica di Andrea Manzo; 13/07/2013 alle 12:26
Ero ironico chiaramente.
Questo è il mio primo vero periodo di stop post diploma (sono a casa da fine marzo 2013...)
Tra l'altro pochi mesi dopo il diploma, nonostante fossi già a tempo indeterminato presso un' industria del campo metalmeccanico, ho preferito dare le dimissioni per fare un corso come tecnico sistemista di reti, della durata di un anno (anno 2008).
Finito il corso ho faticato non poco a trovare lavoro in quel ramo, quindi ho fatto quel potuto (lavori più disparati) fino a quando, nel settembre 2010, sono stato assunto qui (non come sistemista, eh) Nucleco - Società per l'ecoingegneria nucleare
Ho lavorato quindi da settembre 2010 ad aprile 2013, ora c'è lo stop e aspetto il contratto, si spera, definitivo.
io non arrivo nemmeno a 1000E al mese pur lavorando 40 ore settimanali, straordinari non se ne fanno. E con cifre del genere è impossibile pensare di farsi una vita. Spendo 200E al mese solo di gasolio per andare a lavoro
Terminati gli studi, pur di non restare disoccupato, dopo 3-4 mesi alla fine ho accettato un lavoro che c'entrava poco con il mio titolo di studi (perchè non bisogna essere "choosy"). Mi sono detto: " nel frattempo vado in cerca di altro".
Tralasciando il fatto che mi avevano promesso una buona prospettiva di carriera, che solo a posteriori ho capito NON esserci, adesso mi ritrovo a fare un lavoro NON qualificato, senza prospettive, pagato pochissimo (tra qualche anno forse avrò la fortuna di arrivare a 1100E, poi solo scatti di anzianità). E cambiare azienda pur rimanendo nello stesso settore non serve a nulla: gli stipendi sono quelli e la richiesta di lavoro è pari a 0, perchè nel frattempo è arrivata una crisi sempre più avvitata a spirale.
Altro non si trova, è tutto fermo, e intanto il tempo passa. Quando ho la fortuna di strappare un colloquio mi dicono "eh ma tu hai fatto esperienza in un settore che non c'entra con il nostro". Tra pochi mesi mi diranno che " sono troppo vecchio".
Quindi piuttosto di perdere tempo in un lavoro che non c'entra niente con il vostro titolo di studi rimanete disoccupati, o al più impegnatevi in un lavoro serale tipo cameriere o cose del genere giusto per mantenersi un attimo.
Sciroccofilo e autunnofilo
Monitoraggio con stazione meteorologica Davis Vantage Vue
http://my.meteonetwork.it/station/pgl072/index.php
http://meteovalenzano.altervista.org/
https://www.wunderground.com/weather/it/valenzano/IBARIVAL2
Ok
Ma a quanti anni potrai andare in pensione?
Credo molto prima di tanta altra gente
Un ultimo appunto sui privilegi: nel mese di maggio ci sono state le elezioni comunali qui a Valenzano, 2 dei miei amici arruolati si sono fatti inserire nelle liste come candidati e di diritto hanno avuto 1 mese di ferie pagate per questo!!
Uno ha preso 1 voto, l'altro 0
Un lavoratore comune non immaginerebbe nemmeno una cosa del genere!!
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Porca miseria... a me levi il sonno la notte e semplicemente non posso fare nulla, non ce la faccio...
Ogni lavoro, se esaminato a fondo, tende ad avere vantaggi e drawbacks... io per esempio posso essere invidiato per tante cose, ma poi devo dare retta a un sacco di gente che farebbe impazzire molti (sto in un posto che elargisce servizi di rete) - me ne rendo conto quando racconto - e, col fatto di stare SEMPRE appiccicato a un terminale, sto cominciando ad accusare dei problemi agli occhi, per ora lievi (dolore cronico, pressione leggermente alta, secchezza oculare, lieve disepitelizzazione della cornea)... chissà come ci vedrò fra 15 anni... E non è che posso EVITARE, il mio lavoro E' QUELLO : al terminale. In realtà non dovrei manco accendere il computer nel fine settimana, ma poi eccomi che sono qui(chiaramente ora non sto lavorando, sto a casa per i cazzi miei, e anzi fra poco esco nonostante la callaccia afosa).
Gli svantaggi possono chiaramente essere preponderanti in molti lavori... nel privato si può finire in condizioni di semi-schiavitù... non si è più padroni di niente... poche ferie, e solo nel periodo in cui fa comodo alla ditta...orari rigidissimi... condizioni pesanti... e per giunta stipendio insufficiente e alta possibilità di venire licenziati... una vita di merda, non si capisce perchè uno dovrebbe sobbarcarsela se non per necessità (e quindi appunto è una schiavitù).
Per esempio chi sta in fabbrica... penso che potrei fare quella vita solo se fosse l'ultima spiaggia... e poi quei 15 giorni di ferie e puoi prendere solo quelli e in quel periodo... e fanno vedere i servizi in tv quando rientrano... alle 6 della mattina li ai cancelli... piuttosto mi AMMAZZO. No, veramente... fosse l'ultima cosa rimasta cercherei altre soluzioni... mendicante, monaco buddhista, vasaio...
C.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Io non sono un liberista, né liberale...ma ste cose le farei sparire all'istante. Nelle nazioni del blocco orientale, dove a torto o ragione tutt'oggi si fa riferimento quando si parla di una certa parte politica italiana, se non lavoravi andavi in galeraperché il lavoro era un diritto-dovere nei confronti dello stato
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