Non c'è altra soluzione purtroppo che non la speranza di una soluzione europea, di una Europa che si svegli. Nemmeno a me sembriamo pronti, tuttavia se volessimo credo che in pochissimi anni (anche 5 soltanto) saremmo uniti e compatti sul piano delle difese militari. E' nelle difficoltà che ci si compatta se lo si vuole, lo dimostra la stessa storia (Unione Sovietica e Stati Uniti al tempo della seconda guerra mondiale tra gli esempi più assurdi considerando non solo la diversità dei mondi ma che in URSS c'era Stalin che è 10 volte peggio di Putin, in questo caso siamo tanti stati guidati da gente che non è pericolosa).
Quanto ai ragazzi che stanno morendo, purtroppo è brutto da dire ma sono carne sacrificale per il benessere collettivo del mondo (specialmente la nostra fetta), c'è poco da fare. Perchè si rischia altrimenti che per salvare oggi quei ragazzi un domani possa crearsi un futuro in cui ne moriranno molti di più e di molte più aree senza contare lo scadimento delle condizioni di vita su un'area ben più ampia.
Lo so che è cinico, è facile dirlo dal calduccio delle nostre abitazioni in Italia dove la guerra è un ricordo che svanirà tra qualche anno persino dalla memoria degli ultimi che l'hanno vissuta davvero, però la realtà stessa è cinica e bisogna guardarla in faccia. Sarebbe bello un mondo senza guerre, senza male, dove tutti ci si riappacifichi subito, ma l'essere umano non è pronto per questo nè mai lo sarà, dobbiamo dunque cercare l'alternativa meno dolorosa.
Trovo ponderata la tua analisi, infatti io stesso non capisco quale tornaconto ne deriverà per gli USA dalle politiche che Trump sta adottando. Sta solo perdendo potere geopolitico lasciando campo ad altri, le sue politiche economiche rischiano di danneggiare l'economia americana stessa, e il suo aperto negazionismo climatico è come far finta di non avere un tumore quando il cancro c'è: insomma, alla fine gli USA ne usciranno a pezzi.
E' stata una triste ed evidente messinscena per poter incolpare Zelensky del mancato accordo di pace e per poter stringere l'accordo direttamente con Putin.
In questo modo il leader ucraino può essere additato a tutti i filo-putiniani decerebrati di qua e di là dell'Atlantico come "il guerrafondaio".
Da notare come a fine incontro Trump ha detto "Questo sì che farà schizzare gli ascolti alle stelle". La dice molto lunga.
Già il fatto che Trump si sia messo a perculeggiarlo sui vestiti (rivolgendosi ai giornalisti peraltro, non a lui) a mezzo secondo dal loro incontro ci fa capire in che razza di bassezza morale siamo finiti. Ma che Presidente è? E' un buzzurro, ma a che livelli siamo? E non mi dilungo su Vance, che è un Hillybilly classico che non saprebbe nemmeno indicare il Brasile su una carta geografica.
Detto questo, ormai la frittata è fatta.
I rapporti tra Zelensky e gli Stati Uniti sono ormai irrecuperabili. Se il primo veramente volesse un appoggio USA allora non avrebbe altra scelta che dimettersi.
Trump e la sua manica di pazzoidi non stringeranno mai un accordo serio con lui, a meno che lui non accetti le condizioni di Putin che - sorpresa sorpresa! - sono le stesse di Trump. Cioè, no, spieghiamo meglio: Trump ha preso le pretese di Putin e le ha proposte lui. Pace = resa.
Ora vediamo tutta questa mobilitazione e strombazzamenti europei nel concreto in cosa si traducono. Io un'idea ce l'ho, ed è sempre la stessa: Ucraina nei fatti abbandonata.
Lou soulei nais per tuchi
E' quello che interessa agli esponenti della Paypal-Mafia, poi è chiaro che assieme ai soldi viene pure il potere. C'è poi anche un apparato ideologico sponsorizzato da questi personaggi, che è una grossolana caricatura, in chiave elitista e neofeudale di alcuni vecchi "cancri" del pensiero conservatore americano: un mix mal riuscito dell'ideologia "libertarian" o se preferisci anarco-capitalista di pensatori e pensatrici come Ayn Rand (che comunque nelle sue contraddizioni è molto più articolato di quanto abbiano capito certi suoi sostenitori "à la carte") e di quello neoconservatore di Leo Strauss, in pratica costoro si sono convinti che l'articolazione ideale della società non siano gli stati-nazione (non a caso Musk, Thiel and Co. sono detestati da un vetero nazionalista-suprematista razziale come Steve Bannon) e nemmeno le confederazioni tra stati (o tra popoli) ma sia costituita da baronati oligopolistici con loro come capi supremi (o se preferisci CEO) e sulla base di questi deliri (retaggio di cattive frequentazioni letterarie o di troppi viaggi in paradisi lisergici) pensano che la democrazia sia superata, in quanto non compatibile con la (loro) libertà.![]()
Ultima modifica di galinsog#; 02/03/2025 alle 19:32
J.D. Vance è un finto-Hillybilly mentre è un vero arrampicatore sociale. E' uno di quelli che nella vita ha sfruttato i sistemi di assistenza sociale americani (che ci sono e hanno consentito all'"ascensore" sociale statunitense di non incepparsi mai del tutto, cosa che invece è successa in Europa) è che ha come obiettivo quello di distruggerli. In pratica è uno che salta sul ponte sospeso per sfuggire alla lava dell'eruzione vulcanica e poi appena lo ha attraversa taglia le funi di sospensione per impedire agli altri di salvarsi. E' il servo obbediente di un padrone che disprezza e che punta a sostituire nel mandato successivo. Facendo un paragone mafioso se Trump è Michele Navarra (vecchio boss a capo della mafia corleonese tra anni '40 e '50) Vance è il suo Luciano Leggio o se preferici (tanto sempre di mafia si tratta) Vance sta a Trump come Putin stava ad El'cin...
P.S. e sì, anche se a sinistra vige la frottola circa l'inesistenza di uno Stato sociale negli USA, si tratta per l'appunto di una frottola, perché un Welfare c'è eccome e (pur con obiettivi diversi dai sistemi europei, più incentrato sul fornire opportunità ai cittadini e molto meno sul dare protezione e garanzie) funziona anche abbastanza bene.
Ultima modifica di galinsog#; 02/03/2025 alle 19:28
Ti rispondo io, perlomeno credo che intende lo stile di vita americano.
Avendo anche un collega colombiano, della parte però, diciamo così, benestante della Colombia (si è trasferito qui), che lo dice che molti americani (del nord soprattutto, ma talvolta anche del sud America), amano le cose in grande (case gigantesche, macchine che sembrano trattori), e aggiungerei anche un po' spreconi (in tema di cibo ecc.)
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