Nel settore nord-orientale la disfatta è già una realtà, gli ucraini hanno liberato quasi per intero l'oblast di Kharkiv e stanno avanzando rapidamente in Donbass, hanno raggiunto Lysychansk da ovest e si avvicinano a Severodonetsk da nord.
Resta da vedere se la disfatta si estenderà ad altri settori, la situazione di Kherson è naturalmente più lunga perché i russi hanno mandato le truppe migliori (che ora sono bloccate lì con scarsi rifornimenti) ma alla lunga ugualmente insostenibile.
Alcuni analisti sostengono che l'Ucraina dovrebbe avere un terzo gruppo di riserve che potrebbero cercare di ripetere una incursione simile a quella attuale nella direzione di Melitopol, che darebbe la mazzata finale ai russi. Anche se fosse vero dubito che siano già pronti, non si aspettavano nemmeno loro un collasso così dei russi. Se effettivamente gli ucraini hanno altre risorse per pressare i russi una disfatta su tutti i fronti non sarebbe impensabile, il morale delle loro truppe è basso e può crollare da un momento all'altro.
Zelensky: Mosca spera di 'spezzarci' con il freddo dell'inverno
Mosca spera di "spezzare" la resistenza ucraina in inverno, contando sui problemi di riscaldamento in Ucraina e su un possibile indebolimento del sostegno occidentale a Kiev a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia in Europa: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il forum internazionale annuale di Yalta European Strategy (YES) svolto a Kiev.
"La Russia sta facendo di tutto per spezzare la resistenza dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo durante i 90 giorni di questo inverno", ha affermato durante il forum. "È il suo ultimo argomento." "Pensano che la brutalità dell'inverno li aiuti quando la brutalità dell'uomo non è più sufficiente", ha aggiunto.
La Russia potrebbe quindi prendere di mira con i suoi attacchi "le società e le infrastrutture che forniscono riscaldamento" in Ucraina, ha aggiunto Zelensky, invitando in questo contesto l'Occidente a fornire a Kiev più sistemi di difesa antiaerea. Per Zelensky, Mosca potrebbe anche "ridurre a zero" le sue forniture di gas all'Europa per costringere le capitali occidentali a cercare compromessi con Mosca. "Dobbiamo preparare le società (...). L'inverno sarà duro per tutti, dalla Lettonia e Polonia alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti", ha avvertito Zelensky. "Dobbiamo sopravvivere a questo inverno".
Credo sarà da mettere assieme i punti di vista delle zone d'europa sopramedia con quelle sottomedia, che è lo scenario più probabile, piuttosto che aspettarsi un inverno freddissimo o caldissimo da Edimburgo a Siracusa, da Lisbona a Kiev.
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Se rimane senza esercito è difficile sterminare qualcuno, usare l'atomica per dispetto gli farebbe perdere anche l'appoggio di Cina e Iran.
Se perdono la guerra e vengono espulsi dell'Ucraina il suo problema sarà restare al governo e mantenere l'unità della Russia come stato, mettersi a fare follie non aiuterebbe.
Sono senza parole... Controffensiva potente, e russi in fuga con mezzi, armi e auto.
Addirittura alcuni reparti ucraini sono arrivati ad una quarantina di km dal confine russo. Addirittura, issate dai residenti, in alcuni paesi sventolano le bandiere ucraine quasi a ridosso del confine russo (!).
E' bene non farsi prendere dall'entusiasmo, però ci sono alcuni segnali che lasciano presagire qualche cambiamento in atto. Anzitutto Macron e Putin si sono nuovamente sentiti al telefono, discutendo soprattutto sulla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia (segno che un minimo di dialogo c'è), poi c'è Kadyrov che ha praticamente dato degli idioti ai generali russi e alla loro strategia (promettendo di riconquistare tutto con altri 10.000 ceceni, comunque). Diversi esponenti politici hanno dichiarato che "è il momento di iniziare a trattare", e persino Lavrov non ha proprio chiuso e sbarrato le porte.
E' presto comunque per qualsiasi cosa, anche perchè sono momenti concitati, visto che un sacco di zone ora sono in blackout e pare piovano missili (ma non ho capito da parte di chi)..
Lou soulei nais per tuchi
Ti devo correggere su questo, auto sì, mezzi solo quelli più veloci, armi ben poche.
Hanno abbandonato tutto ciò che non poteva muoversi abbastanza in fretta, lasciando agli ucraini una quantità enorme di armi e munizioni, carri armati, sistemi di difesa antiaerea e chissà cos'altro visto che le foto diffuse dagli ucraini non coprono certo tutto quello che è stato trovato. Sono state diffuse foto anche di un drone Orlan-10 ancora da montare con tanto di istruzioni e specifiche tecniche, chissà quante altre preziose informazioni i russi hanno lasciato indietro.
Considerata la quantità di equipaggiamento abbandonata le truppe in fuga non potranno essere ridispiegate rapidamente, dovranno prima essere riequipaggiate e riorganizzate.
Il ministero della difesa russo ha cercato di giustificare la ritirata come un "ridispiegamento" delle loro forze da Kharkiv per difendere meglio il Donbass, questa è l'area da cui hanno dichiarato che si sarebbero ritirati, ovvero tutti i territori a ovest del fiume Oskil.
Credo che ci vorrà qualche giorno per capire le mosse successive da entrambi i lati, gli ucraini probabilmente avrebbero la possibilità di continuare l'avanzata nel'oblast di Luhansk senza troppa opposizione e scendere verso Severodonetsk da nord, ma andrebbero ad allungare il fronte per occupare una zona di scarso valore strategico (anche se una operazione più limitata lungo la linea ferroviaria Kupiansk-Severodonetsk avrebbe una sua logica).
In alternativa possono consolidare i territori liberati a nord e lanciare una controffensiva più potente a sud, verso Melitopol o Mariupol, Personalmente ero convinto che il prossimo obiettivo sarebbe stato Melitopol (o altri snodi ferroviari fondamentali nella zona) ma ultimamente si sta parlando in maniera insistente di Mariupol, che tuttavia potrebbe anche essere un tentativo di sviare l'attenzione.
Fondamentale è che non allunghino troppo la linea del fronte: non hanno un numero sufficiente di uomini e di mezzi per tenerlo pienamente sotto controllo.
Spero che consolidino le loro posizioni, a costo anche di arretrare, per piazzarsi in posizioni meglio difendibili.
Lou soulei nais per tuchi
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