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  1. #14631
    Vento fresco L'avatar di Stefano Riccio
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Gianni78ba Visualizza Messaggio
    À la guerre comme à la guerre

    Scaricare tutto sui russi è una conseguenza delle loro azioni sui media occidentali e sulle elezioni.
    Serve a fare emergere quello che altrimenti rimarrebbe sotto traccia a prescindere dalla reale paternità.
    Non so se riesco a spiegarmi. Poi certamente ci sono motivazioni parallele e astio storico da parte di alcuni popoli europei. Ma per me poco cambia.

    IMVHO
    Però poi si rischia l'effetto boomerang, tipo questo successo di recente in Polonia:
    Fighter jet missile, not drone, destroyed house roof during Russian incursion into Poland, newspaper says | Ukrainska Pravda

    S'è mosso perfino il presidente della Repubblica e il Consiglio di Sicurezza Nazionale contro il governo che faceva lo gnorri:
    https://x.com/BBN_PL/status/1967925405676888363


    Poi certo da un punto di vista li capisco, le percentuali di sostegno all'Ucraina in molti stati sono basse e in calo quindi devono in un certo senso "fomentare" l'opinione pubblica per evitare malcontento, per non parlare dei miliardi da destinare alla difesa che credo nella stragrande maggioranza dei paesi facciano felice poco più di una minoranza belliscista, però io la trovo veramente brutta come cosa, istituzionalizzano l'uso di fake news e poi magari fanno pure la morale ai russi per le interferenze o presunte tali.
    Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
    Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.

  2. #14632
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Gianni78ba Visualizza Messaggio
    À la guerre comme à la guerre

    Scaricare tutto sui russi è una conseguenza delle loro azioni sui media occidentali e sulle elezioni.
    Serve a fare emergere quello che altrimenti rimarrebbe sotto traccia a prescindere dalla reale paternità.
    Non so se riesco a spiegarmi. Poi certamente ci sono motivazioni parallele e astio storico da parte di alcuni popoli europei. Ma per me poco cambia.

    IMVHO
    A la guerre di chi e de che?La guerra è dei russi vs ucraini,non mia.Quando parlo di retorica bellicista parlo proprio di questo.Popoli di m che si scannano tra di loro perchè sono indietro di 100 anni nella storia.Le guerre nei balcani di 30 anni fa erano le mie?tra l'altro a 100 km da casa nostra.Tra l'altro anche li ci abbiamo messo il naso,ma li era più facile.
    Qui qualcuno vuole trascinarci dentro conflitti che non sono i nostri,per motivi non chiari,per me rimane valido l'articolo 11 della nostra costituzione,non a caso ispirato dall'assurdo massacro della seconda guerra mondiale.
    Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.

    "nel fango affonda lo stivale dei maiali..."

  3. #14633
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da lg59 Visualizza Messaggio
    A la guerre di chi e de che?La guerra è dei russi vs ucraini,non mia.Quando parlo di retorica bellicista parlo proprio di questo.Popoli di m che si scannano tra di loro perchè sono indietro di 100 anni nella storia.Le guerre nei balcani di 30 anni fa erano le mie?tra l'altro a 100 km da casa nostra.Tra l'altro anche li ci abbiamo messo il naso,ma li era più facile.
    Qui qualcuno vuole trascinarci dentro conflitti che non sono i nostri,per motivi non chiari,per me rimane valido l'articolo 11 della nostra costituzione,non a caso ispirato dall'assurdo massacro della seconda guerra mondiale.
    Non la guerra con le armi, quella della manipolazione dell'opinione pubblica che ha già fatto bei danni in america

    https://www.youtube.com/watch?v=fdXv...cEVDCBZ4AaABAg

    esempio pratico.

    Il politico nel video è il probabile prossimo capo di un partito direttamente finanziato dalla Russia che è già stato al governo.
    Qui inneggia alla Decima MAS dicendo che dovrebbe essere presa ad esempio a scuola.
    Ricordiamo chi ne era al comando:
    Junio Valerio Borghese - Wikipedia
    Ricordiamo il suo ruolo nel mancato (?) Golpe del 7 dicembre 1970
    Golpe Borghese - Wikipedia

    Qui il racconto a fumetti del golpe e non solo:
    Il Golpe Borghese – BeccoGiallo
    io l'ho letto e lo consiglio.
    Ultima modifica di Gianni78ba; 25/09/2025 alle 20:46
    https://themarketjourney.substack.com :
    economia, modelli, mercato, finanza

  4. #14634
    Vento fresco L'avatar di Stefano Riccio
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da lg59 Visualizza Messaggio
    A la guerre di chi e de che?La guerra è dei russi vs ucraini,non mia.Quando parlo di retorica bellicista parlo proprio di questo.Popoli di m che si scannano tra di loro perchè sono indietro di 100 anni nella storia.Le guerre nei balcani di 30 anni fa erano le mie?tra l'altro a 100 km da casa nostra.Tra l'altro anche li ci abbiamo messo il naso,ma li era più facile.
    Qui qualcuno vuole trascinarci dentro conflitti che non sono i nostri,per motivi non chiari,per me rimane valido l'articolo 11 della nostra costituzione,non a caso ispirato dall'assurdo massacro della seconda guerra mondiale.
    Mica solo il naso nei Balcani, nel 1999 la NATO ha scaricato una decina di tonnellate di uranio impoverito sulla Serbia a suon di bombe finché non li hanno costretti ad abbandonare il Kosovo e pure nel 1994-1995 non è che ci siano andati piano contro la Repubblica Srpska, l'operazione Deliberate Force era tutto un programma già dal nome.
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  5. #14635
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Ho provato a fare qualche approfondimento sull'economia russa, visto che i numeri ufficiali hanno qualcosa di anomalo (specie il tasso di interesse molto più alto dell'inflazione) ma non riuscivo a dare una interpretazione precisa.

    Un primo elemento cruciale è la spesa militare ufficiale, che sta gradualmente crescendo fino a valori in proiezione superiori all'8% del PIL per il 2025.
    Russia_spesamil.jpg

    Una delle voci principali di spesa al momento sono gli stipendi e i vari bonus per sostenere il reclutamento, senza ricorrere alla leva obbligatoria (al momento ci sono spesso reclutamenti di fatto forzati con ricatti e minacce ma non una campagna di leva obbligatoria vera e propria), il resto va per lo più all'industria bellica. Questo enorme aumento di spesa in gran parte si traduce direttamente in aumento del PIL, perché sia gli stipendi dei soldati sia il valore aggiunto dell'industria bellica contribuiscono direttamente al valore della produzione. L'aumento del PIL dal 2021 ad oggi è in gran parte attribuibile all'aumento della spesa militare, segno che l'economia civile è sostanzialmente stagnante.

    Tuttavia, questa spesa alimenta ulteriormente la domanda interna, inducendo una forte spinta inflazionistica, perché i premi per i soldati e gli stipendi dei lavoratori dell'industria bellica vengono poi spesi, almeno in parte, e numerosi lavoratori vengono sottratti alle attività civili. Se guardiamo inflazione e tassi di interesse, dopo lo shock iniziale delle sanzioni e la prima svalutazione del rublo (in cui inflazione e tassi sono andati a braccetto), la banca centrale russa è riuscita a riportare sotto controllo la situazione (grazie anche ai prezzi altissimi dell'energia) ma dal 2023 è stata costretta ad alzare i tassi drasticamente, fino ad un massimo del 21%, molto superiore all'inflazione.




    Perché questo divario e come hanno finanziato gli enormi investimenti per aumentare la produzione militare con questi tassi? La risposta l'ho trovata in questo interessantissimo report sulla spesa militare occulta.
    Russia'''s Hidden War Debt (full report) - by Craig Kennedy
    In pratica lo stato ha indirizzato prestiti agevolati verso le aziende che supportano lo sforzo militare, i cui debiti si sono gonfiati enormemente. Le banche per legge non hanno la possibilità di rifiutare il credito a queste aziende né stabilire autonomamente i tassi e vengono in parte indennizzate dallo stato (fuori dalla spesa militare "ufficiale"). Il risultato è una esplosione del credito a partire dall'inizio della guerra, a dispetto della politica monetaria formalmente molto restrittiva.



    Questo crea di fatto una divisione tra una parte di economia che risponde normalmente alla politica monetaria e una completamente insensibile.



    Non è possibile dare una quantificazione precisa della dimensione di questi finanziamenti agevolati, ma l'ordine di grandezza è attorno ai 36mila miliardi di rubli dal 2022, più o meno quanto l'intera spesa militare dall'inizio della guerra. Questi numeri spiegano perfettamente i tassi di interesse al 21% con inflazione all'8%, perché devono sopprimere l'economia civile per lasciare spazio a quella militare, che è ben più ampia di quanto suggeriscano le statistiche ufficiali e completamente insensibile ai tassi.
    Di fatto stanno praticando una forma di repressione finanziaria e un finanziamento occulto della spesa bellica, che scarica parte dei costi della guerra sull'economia civile e sui bilanci delle banche senza farli comparire esplicitamente nel bilancio statale russo o aumentare il debito pubblico. Inoltre, questo produce un accumulo di rischi finanziari e di crediti inesigibili, sia a causa dell'economia civile strangolata dai tassi esorbitanti sia in quella militare dove alle banche non è permesso selezionare i creditori o applicare tassi di mercato. Nabiullina e Putin sono ben coscienti di questo problema, come risulta dai documenti ufficiali citati nel report, ma fingere di avere conti pubblici in sostanziale equilibrio a quanto pare è più importante.


    Quindi in sintesi lo sforzo economico dello stato russo per sostenere la guerra è ben più alto rispetto a quello che risulta ufficialmente e c'è un accumulo di debito ad alto rischio nei bilanci delle banche che potrebbe richiedere interventi statali diretti per evitare una crisi finanziaria, mentre l'economia civile è in una situazione ben peggiore di quanto suggeriscano i dati del PIL e della disoccupazione. L'accumulo di debito insostenibile, peraltro, sta avvenendo anche in soggetti non direttamente coinvolti nella guerra, come Gazprom, che richiederà una ristrutturazione qualora i flussi di gas verso l'Europa non dovessero riprendere nei prossimi anni.



    Finora ho lasciato da parte l'aspetto internazionale e le conseguenze per i prossimi mesi, ma questo post è già abbastanza lungo...
    Ultima modifica di snowaholic; 26/09/2025 alle 06:36

  6. #14636
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da lg59 Visualizza Messaggio
    A la guerre di chi e de che?La guerra è dei russi vs ucraini,non mia.Quando parlo di retorica bellicista parlo proprio di questo.Popoli di m che si scannano tra di loro perchè sono indietro di 100 anni nella storia.Le guerre nei balcani di 30 anni fa erano le mie?tra l'altro a 100 km da casa nostra.Tra l'altro anche li ci abbiamo messo il naso,ma li era più facile.
    Qui qualcuno vuole trascinarci dentro conflitti che non sono i nostri,per motivi non chiari,per me rimane valido l'articolo 11 della nostra costituzione,non a caso ispirato dall'assurdo massacro della seconda guerra mondiale.
    Ma proprio questo io contesto.
    E pensare che tu citi proprio la Seconda Guerra Mondiale, quando nessuno ha voluto fermare Hitler.
    In fondo è solo la questione dei Sudeti, sono affari loro, non è la mia guerra. In fondo è solo una questione tra Germania e Cecoslovacchia, non è una guerra mia.
    Abbiamo una Russia che minaccia costantemente i confini NATO, che fa interferenze mostruose in Romania, Serbia, Polonia, Slovacchia, Moldavia (e Italia), ma effettivamente sì, molto meglio girarci dall'altra parte, alla fine non è mica la nostra guerra.
    Avevano pensato così anche nel 1937-1938, si è visto che scelta saggia è stata il lasciar fare un pazzo e il "non mi riguarda".
    Lou soulei nais per tuchi

  7. #14637
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da lg59 Visualizza Messaggio
    A la guerre di chi e de che?La guerra è dei russi vs ucraini,non mia.Quando parlo di retorica bellicista parlo proprio di questo.Popoli di m che si scannano tra di loro perchè sono indietro di 100 anni nella storia.Le guerre nei balcani di 30 anni fa erano le mie?tra l'altro a 100 km da casa nostra.Tra l'altro anche li ci abbiamo messo il naso,ma li era più facile.
    Qui qualcuno vuole trascinarci dentro conflitti che non sono i nostri,per motivi non chiari,per me rimane valido l'articolo 11 della nostra costituzione,non a caso ispirato dall'assurdo massacro della seconda guerra mondiale.
    Non sono gli ucraini che volevano fare la guerra coi russi perchè indietro di 100 anni, semmai sono i russi e basta. Non coinvolgere gli ucraini laddove non c'entrano, il tuo discorso avrebbe senso se entrambe le fazioni fossero state attivamente partecipi, invece abbiamo un chiaro invasore ed un chiaro invaso.

    Inoltre queste guerre sono anche parzialmente nostre perchè avvengono sul suolo europeo, nell'ambito del contesto geopolitico nostrano: non siamo la Svizzera, isolata e neutrale, siamo parte di un'unione di stati che confina direttamente con la Russia, parte di un'alleanza militare che ci imporrebbe di intervenire qualora uno dei paesi membri fosse attaccato. Cercare di indirizzare tutte le risorse russe sull'Ucraina è nel nostro pieno interesse visto che, nel malaugurato caso in cui ai russi venisse in mente di tentare l'attacco ad un paese NATO o dell'UE, noi verremmo attivamente coinvolti anche solo marginalmente dovendo mandare nostri soldati. Questa eventualità è attualmente remota proprio grazie al fatto che stiamo tenendo occupati i russi in Ucraina, non saprei cosa altrimenti farebbero nel caso avessero avuto il via libera già da anni. Non credo, ovviamente, sarebbero giunti in Italia, però la destabilizzazione politica che avrebbe determinato sull'intera comunità di stati europea e così anche sulla nostra situazione, anche a livello socio-economico, ho preferito, e preferirei sentitamente, evitarle.

  8. #14638
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Ma proprio questo io contesto.
    E pensare che tu citi proprio la Seconda Guerra Mondiale, quando nessuno ha voluto fermare Hitler.
    In fondo è solo la questione dei Sudeti, sono affari loro, non è la mia guerra. In fondo è solo una questione tra Germania e Cecoslovacchia, non è una guerra mia.
    Abbiamo una Russia che minaccia costantemente i confini NATO, che fa interferenze mostruose in Romania, Serbia, Polonia, Slovacchia, Moldavia (e Italia), ma effettivamente sì, molto meglio girarci dall'altra parte, alla fine non è mica la nostra guerra.
    Avevano pensato così anche nel 1937-1938, si è visto che scelta saggia è stata il lasciar fare un pazzo e il "non mi riguarda".
    Questo paragone non mi è mai piaciuto, ci sono mille differenze tra Hitler e Putin, tra la Germania del 1939 e la Russia degli anni 20, tra il contesto geopolitico di 80 anni fa e quello attuale. Solo poche somiglianze non bastano, francamente, a desumere un'analoga conclusione.

  9. #14639
    Burrasca L'avatar di Corry
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    La metto qui anche se non direttamente collegata

    Usa, 'l'ex capo dell'Fbi e stato incriminato' - Ultima ora - Ansa.it
    Progetto fantasioso…

  10. #14640
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Ho provato a fare qualche approfondimento sull'economia russa, visto che i numeri ufficiali hanno qualcosa di anomalo (specie il tasso di interesse molto più alto dell'inflazione) ma non riuscivo a dare una interpretazione precisa.

    Un primo elemento cruciale è la spesa militare ufficiale, che sta gradualmente crescendo fino a valori in proiezione superiori all'8% del PIL per il 2025.
    Russia_spesamil.jpg

    Una delle voci principali di spesa al momento sono gli stipendi e i vari bonus per sostenere il reclutamento, senza ricorrere alla leva obbligatoria (al momento ci sono spesso reclutamenti di fatto forzati con ricatti e minacce ma non una campagna di leva obbligatoria vera e propria), il resto va per lo più all'industria bellica. Questo enorme aumento di spesa in gran parte si traduce direttamente in aumento del PIL, perché sia gli stipendi dei soldati sia il valore aggiunto dell'industria bellica contribuiscono direttamente al valore della produzione. L'aumento del PIL dal 2021 ad oggi è in gran parte attribuibile all'aumento della spesa militare, segno che l'economia civile è sostanzialmente stagnante.

    Tuttavia, questa spesa alimenta ulteriormente la domanda interna, inducendo una forte spinta inflazionistica, perché i premi per i soldati e gli stipendi dei lavoratori dell'industria bellica vengono poi spesi, almeno in parte, e numerosi lavoratori vengono sottratti alle attività civili. Se guardiamo inflazione e tassi di interesse, dopo lo shock iniziale delle sanzioni e la prima svalutazione del rublo (in cui inflazione e tassi sono andati a braccetto), la banca centrale russa è riuscita a riportare sotto controllo la situazione (grazie anche ai prezzi altissimi dell'energia) ma dal 2023 è stata costretta ad alzare i tassi drasticamente, fino ad un massimo del 21%, molto superiore all'inflazione.


    Immagine


    Perché questo divario e come hanno finanziato gli enormi investimenti per aumentare la produzione militare con questi tassi? La risposta l'ho trovata in questo interessantissimo report sulla spesa militare occulta.
    Russia'''s Hidden War Debt (full report) - by Craig Kennedy
    In pratica lo stato ha indirizzato prestiti agevolati verso le aziende che supportano lo sforzo militare, i cui debiti si sono gonfiati enormemente. Le banche per legge non hanno la possibilità di rifiutare il credito a queste aziende né stabilire autonomamente i tassi e vengono in parte indennizzate dallo stato (fuori dalla spesa militare "ufficiale"). Il risultato è una esplosione del credito a partire dall'inizio della guerra, a dispetto della politica monetaria formalmente molto restrittiva.

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    Questo crea di fatto una divisione tra una parte di economia che risponde normalmente alla politica monetaria e una completamente insensibile.

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    Non è possibile dare una quantificazione precisa della dimensione di questi finanziamenti agevolati, ma l'ordine di grandezza è attorno ai 36mila miliardi di rubli dal 2022, più o meno quanto l'intera spesa militare dall'inizio della guerra. Questi numeri spiegano perfettamente i tassi di interesse al 21% con inflazione all'8%, perché devono sopprimere l'economia civile per lasciare spazio a quella militare, che è ben più ampia di quanto suggeriscano le statistiche ufficiali e completamente insensibile ai tassi.
    Di fatto stanno praticando una forma di repressione finanziaria e un finanziamento occulto della spesa bellica, che scarica parte dei costi della guerra sull'economia civile e sui bilanci delle banche senza farli comparire esplicitamente nel bilancio statale russo o aumentare il debito pubblico. Inoltre, questo produce un accumulo di rischi finanziari e di crediti inesigibili, sia a causa dell'economia civile strangolata dai tassi esorbitanti sia in quella militare dove alle banche non è permesso selezionare i creditori o applicare tassi di mercato. Nabiullina e Putin sono ben coscienti di questo problema, come risulta dai documenti ufficiali citati nel report, ma fingere di avere conti pubblici in sostanziale equilibrio a quanto pare è più importante.


    Quindi in sintesi lo sforzo economico dello stato russo per sostenere la guerra è ben più alto rispetto a quello che risulta ufficialmente e c'è un accumulo di debito ad alto rischio nei bilanci delle banche che potrebbe richiedere interventi statali diretti per evitare una crisi finanziaria, mentre l'economia civile è in una situazione ben peggiore di quanto suggeriscano i dati del PIL e della disoccupazione. L'accumulo di debito insostenibile, peraltro, sta avvenendo anche in soggetti non direttamente coinvolti nella guerra, come Gazprom, che richiederà una ristrutturazione qualora i flussi di gas verso l'Europa non dovessero riprendere nei prossimi anni.



    Finora ho lasciato da parte l'aspetto internazionale e le conseguenze per i prossimi mesi, ma questo post è già abbastanza lungo...
    molto interessante, grazie.
    da totale profano, quanto può essere sostenibile una cosa del genere? in termini temporali.
    perché mi sembra un buon modo per avviarsi al collasso finanziario totale.
    Si vis pacem, para bellum.

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