ad esempio, un veloce commento del sole24ore
Dal fronte di Bruxelles (ex GermaniE) | I rischi del riarmo tedesco – L’urgenza di nuovi equilibri nella coppia franco-tedesca e in Europa
Si vis pacem, para bellum.
A casa mia comunque le guerre napoleoniche sono dopo la rivoluzione francese.
Ma tornando IT...
Ho letto che quei guerrafondai dell'Ucraina (ovviamente spalleggiati dalla NATO) hanno rifiutato le ragionevolissime e soprattutto diversissime richieste russe per porre fine al conflitto.
1. Mollare i 5 oblast per intero anche se solo parzialmente occupati
2. Niente esercito
3. Elezioni subito
4. Niente NATO
Cosette di poco conto, roba assolutamente non in grado di incidere sul (non) futuro di una nazione.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Io a uno che parla di acciaio come materia prima non farei scrivere neanche il bollettino parrocchiale, altro che articolo sul Sole...
Comunque la conclusione di 'sto articolo è esattamente quello che dico io.
<<L’uomo politico francese aveva ragione, e da allora il progetto comunitario ha fatto passi da gigante, successivamente con la nascita della CEE e poi dell’Unione europea. Oggi la stessa comunità d’intenti, la stessa condivisione degli strumenti e dei poteri appaiono urgenti, per evitare tensioni finanziarie, per sfogare pressioni nazionaliste, per prevenire corse al riarmo e squilibri pericolosi. Il ragionamento di Jean Monnet rimane straordinariamente attuale.>>
Sono i trattati UE odierni (seppur ancora parziali e tutt'altro che perfetti) che ci mettono al riparo da quel che succedeva fino a poco meno di un secolo fa. Se non fosse ancora "pieno di gente" (fortunatamente sempre meno) che "i francesi mangiarane", "i tedeschi nazisti", "gli svizzeri cucù" e "gli italiani pizza e mafia" nessuno dedicherebbe a ciò che succede entro confini talmente obsoleti da essere diventati gabbie un pensiero e si procederebbe molto più velocemente ad un'integrazione reale.
Ed è ovvio che nessun trattato ti metterà mai al riparo dalla coglionaggine di chi vota e quindi dalla possibilità di avere un pazzo sul "trono", basti vedere quello che succede negli USA; ma anche in quest'ultimo nonostante siamo di fronte al più clamoroso attacco dall'interno alle istituzione democratiche intese in senso moderno, per ora ci stanno rimettendo solo i poveracci e gli sfigati (che sono sempre quelli come d'autunno sugli alberi le foglie...).
Se all'interno dell'UE in Germania ragionano come, almeno a parole, il presidente della Francia, ovvero in modalità "estensione dell'ombrello nucleare agli alleati" ben venga un loro riarmo, visto che loro possono permetterselo al contrario di chi sono decenni che passa la vita a spendere in pensioni e regalie...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Notizia mica male se fosse vera.
<<Secondo la Commissione europea, le prossime sanzioni Usa nei confronti della Russia potrebbero prevedere delle esenzioni per i Paesi impegnati nel supporto all'Ucraina. Lo ha affermato la portavoce della Commissione, Paula Pinho, nel briefing quotidiano con la stampa. La proposta americana, infatti, potrebbe prevedere dazi al 500% per tutti i Paesi che importano ancora energia dalla Russia, tra cui rientrano ancora diversi Paesi europei.>>
In più li metterei anche a tutti quelli che stanno tuttora aggirando le sanzioni triangolando coi vari Cazzistan.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
beh, se parliamo di armamenti l'acciaio conta giusto un pelino-ino-ino, se parliamo di industria e capacità industriale poi....
ma lascia stare l'eventualità che il pazzo di turno salga al potere, si creerà comunque uno squilibrio grosso che andrà colmato. come? boh, ma una Germania forte anche sul piano militare non è che non cambia niente all'interno dell'UE..
e di base sono d'accordo col riarmo europeo, non però sostenuto dalla propaganda di basso livello tipo il kit per la guerra nucleare, "la Russia arriva a Lisbona" o che entro il 2029 avrà la capacità di invadere la Polonia
in questo senso la Germania fa enormi passi, con dichiarazioni sconcertanti tipo quella citata dall'amico barese prima. dichiarazione fatta non dal Salvini di turno tedesco, ma dalla più alta carica militare tedesca. chi ben comincia....
Si vis pacem, para bellum.
Può anche essere più importante di Dio e Allah messi assieme, ma non sarà mai una materia prima.
Francamente se escludiamo il pazzo non vedo proprio nessun problema.
Anzi... Non vedo come potesse continuare diversamente in eterno visto che la Germania è tra quelli che ha "storicamente" speso meno.
Ecco... "Il kit per la guerra nucleare" è propaganda sì visto che non esiste alcun kit per la guerra nucleare.
Sensibilizzare sul dotarsi di kit per le emergenze invece è una roba dovuta. Guarda caso in Svizzera esiste da eoni a quanto ne so.
Queste son minchiate che manco il gemello siamese di Putin...
E questo invece dipende.
Non derubricherei tout-court a minchiata ipotesi di attacchi mirati di matrice russa se provengono da fonti di intelligence (che sono le stesse che venivano sbertucciate a febbraio 2022); specie se dalla NATO i minchioni di oltreoceano fanno trapelare la possibilità di non rispondere all'invocazione dell'art. 5.
Siamo proprio nell'ambito degli "interventi" mirati. Del corridoio di Kalinigrad si parla da ben prima delle dichiarazioni del capo dell'esercito tedesco.
Visto che l'obiettivo dichiarato dell'attuale regime russo è la ricostituzione dell'impero/URSS in presenza di una certezza di assenza di risposta da parte occidentale ti faresti problemi ad attaccare? In particolare una zona ben lontana da chi ha il culo al caldo? Io no.
In Finlandia stanno rinforzando i confini senza tante chiacchiere. Chissà come mai...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Il generale degli Alpini: “L’Ucraina può resistere mentre l’Europa si arma lentamente”
Forse non cambierà nell’immediato le sorti della guerra e delle trattative di pace avviate in Turchia, ma l’operazione Tela di Ragno degli ucraini in territorio russo con la distruzione o il danneggiamento di 41 bombardieri in 4 basi serve quantomeno a dimostrare che la reattività di Kiev è vitale. Ne è convinto il generale degli alpini Giorgio Battisti, analista, già primo comandante italiano delle forze dell’Alleanza in Afghanistan, ora responsabile militare del Comitato atlantico.
È una mossa inopportuna con le trattative in corso?
“Lo considero un atto legittimo di difesa, c’è una guerra in corso, è inevitabile che mentre si tratta proseguano le operazioni belliche. I russi, del resto, bombardano in Ucraina anche obiettivi civili. Certo, è una operazione senza precedenti che qualcuno ha definito la Pearl Harbour russa, ricordando l’attacco giapponese alla base Usa nel 1941. E serve per tenere alto il morale”.
La resistenza ucraina è solida?
“È in grado di mantenere un assetto di difesa accettabile, contando anche su complicità all’interno del territorio russo. Del resto si tratta di due popoli che parlano la stessa lingua e sono da sempre mescolati”.
Possibile che abbia concorso in questa, come in altre operazioni, l’intelligence britannica?
“È quasi certo. Si tratta di dinamiche complesse preparate con molti mesi di anticipo e con il concorso di più elementi. Anche il Washington post, citando fonti della Difesa Usa, ha scritto tempo fa che fuori dai confini ucraini è operativo un Common operation picture, cioè una struttura capace di fornire un quadro globale del campo di battaglia per adottare strategie e decisioni comuni. Ne farebbero parte elementi americani, britannici e ucraini”.
Si ipotizza che i camion camuffati con a bordo i droni assassini siano entrati dal Kazakistan.
“È possibile perché i rapporti tra Kazakistan, altri Paesi ex Urss dell’area asiatica, e la Russia si sono deteriorati. Già in passato elementi islamisti sono penetrati in territorio di Mosca per compiere attentati”.
La capacità militare ucraina è in grado di resistere ancora?
“Al di là di imprese spettacolari come quella recente può resistere per diversi mesi anche se i russi avanzano, pur con fatica, nel Donbass e a costi umani altissimi. Gli ucraini hanno però forte capacità tattica. Il nodo sono le risorse umane”.
Cioè gli arruolamenti?
“È sempre più difficile rimpiazzare le perdite sul campo. L’età è stata portata a 25 anni, ma gli Usa premono perché si abbassi a 18. Il vertice dell’esercito intanto ha ridotto di molto i termini psicofisici per l’esonero, poi c’è da arginare il rischio della corruzione per schivare la divisa. E dall’inizio della guerra 500mila uomini sono riusciti ad uscire dai confini per evitare il fronte”.
Le risorse degli armamenti scarseggiano?
“Per ora Kiev è in grado di resistere. Gli americani hanno rallentato le forniture ma altre nazioni, come Svezia, Paesi baltici, Bran Bretagna e Germania stanno facendo sforzi enormi per mantenere alto il livello di dotazioni”.
I Paesi europei dovranno produrre più armi?
“Molti lo fanno già. Il nodo è che l’industria occidentale produce con la logica del tempo di pace, mentre Mosca ha convertito le proprie aziende verso una produzione da tempo di guerra, più rapida e massiccia”.
Di cosa ha immediata necessità la difesa ucraina?
“Di migliori dotazioni per la difesa antiaerea su missili e droni, la cui tecnologia è più sofisticata. I russi ora lanciano droni da 3mila metri. Kiev comunque dispone di sistemi di deterrenza in parte, tra l’altro, prodotti vicino a Pomezia. Sono le dotazioni Skynex, della Rheinmetal Air defence con sede a Zurigo”.
https://themarketjourney.substack.com :
economia, modelli, mercato, finanza
la Russia non attaccherà mai un paese NATO, non finché la NATO esiste. nel 2029 ci sarà un altro presidente statunitense, molto probabilmente del segno opposto. l'era Trump non sarà eterna.
posso essere d'accordo che prima del 2022 la Russia facesse paura, ora però bisogna guardare in faccia la realtà: avrà uomini infiniti ma ha un esercito, una marina, un'aviazione ridotti all'osso, senza possibilità di riarmo immediato e l'economia a picco.
non fa paura alla Polonia, non fa paura a nessuno.
il riarmo deriva dalla nuova politica USA, manca l'ombrello--> bisogna rifarlo. ed è per questo che sono d'accordo, ma non di certo in ottica della nuova URSS che ci conquisterà. non ha e non avrà i mezzi per farlo e se si utilizza questa come scusa, significa che si sta facendo pura propaganda. la Russia fa e farà paura sull'aspetto del nucleare, che tu produca uno o 300k carri armati non fa alcuna differenza. non è così che si affronta il deterrente nucleare, mi sembra palese.
si utilizza la scusa della Russia perché fa presa, "vedete? ha invaso l'ucraina, nulla vieta che lo faccia anche con noi in futuro". sìsì, miaonon può semplicemente permetterselo sotto nessun punto di vista. l'unico modo con cui può farlo è quello della guerra ibrida, lo fa da 15 anni però...
Si vis pacem, para bellum.
Segnalibri