Boh. Sarò fortunato io, ma che si tratti di lavoro o università non solo non ho conosciuto nessun fondamentalista, ma praticamente non conosco nessun credente in assoluto. Del resto non è un caso che almeno qua le chiese siano sempre deserte. Che poi ci siano cose come CL è risaputo, ma non mi sembra che ci sia chissà che onnipresenza di bigottismi.
sei fortunato sì, io ho fatto le superiori sotto l'egemonia di CL (preside, ovviamente tutti i vicepresidi, e ben 7 clini conclamati su 12 del mio CDC). Ho fatto le superiori a Carate Brianza, vedi tu.per non parlare poi dell'università... qui in Brianza ti assicuro che, seppur in calo, di bigotti ne è pieno (anche solo storicamente...). E in Lombardia tutta, nello statale, è un dominio quello clino. sto leggendo la Lobby di Dio in merito, il libro su CL e CDO (che consiglio a tutti) e i dati sono disarmanti. sto facendo fatica a leggerlo perchè o mi sale il sangue al cervello e devo chiuderlo o perchè in molti pezzi è noioso visto che per forza di cose diventa un elenco.
cmq, chiudo il parziale OT e rilancio la domanda: la carenza di "scienziati" in Italia può secondo voi essere legata ad una forte presenza della Religione?
Si vis pacem, para bellum.
l'ho appena detto: se senti uno che parla inglese, a meno che non lo impari da piccolo o sei un genio, non capisci una parola a meno che l'interlocutore non scandisca, nonostante tu conosca la grammatica alla perfezione... l'italiano è invece diverso: le parole si pronunciano allo stesso modo come si leggono... non farmi ripetere cose così scontate per favore !!
Poi ho sempre sentito dire Ridge, non Ràidg ... oppure British, non Braitish... altre volte invece devi dire appunto AI-FAI... (avevo in mente solo l' esempio di "I am", ma ciò non cambia il senso del mio discorso, anzi rafforza la mia tesi sulla complicatezza dell' inglese parlato) ... eppure sempre di "I" si tratta... mentre in italiano le parole le pronunci invece sempre allo stesso modo, ergo: lingua più facile... anzi, se uno straniero te la strapazza, bene o male lo capisci, mentre l' inglese se non lo parli alla perfezione... nada !
non hanno assonanza mai così simile come nella lingua inglese, tipo: "I am/ Hi Ham", che la differenza è talmente minima che solo il contesto ti fa capire quale delle due... e anche qui ho fatto solo l'esempio che mi viene in mente, perchè la lista è lungaInvece nella nostra lingua non ci sono parole che pronunciate male si prestano a doppie interpretazioni.
A proposito... Se studi solo la grammatica italiana senza spiccicare mai una parola come pensi che ne esca un bel discorso?
non lo so, decidi tu visto che sei un campione di critica... io di fatto mi limito a dire che mi sento a disagio quando viene minata la mia territorialità, soprattutto perchè come italiano centrale e toscano centrale, la territorialità qui è netta, senza transizioni socio-linguistiche come invece è nel nord e nel sud sia italiano che regionale, e dunque ci terrei che rimanesse così"In Italia non devo avere differenze culturali" è un elogio all'autarchia, al pensiero unico o è semplicemente uscita male e il significato è un altro?
non è colpa mia ne è un vantarmi se abito nella città e nella regione dai caratteri più "tipici" al mondo
peccato che se non c'è una sola frase che ti spiega cosa sia una formula, non ci fai niente...Il "sarcasmo reiterato" te lo cerchi nel momento in cui parli di formule matematiche "in italiano"; come se, grazie a Dio, il linguaggio della matematica non fosse universale.
In Costa d'Avorio se leggono e = mc2 o 1 / (1 - v2 / c2)0.5 sanno esattamente quello che vuol dire che lo leggano bunga bunga o cin ciun cin.
Il bello del linguaggio matematico è questo.
e c'era bisogno che lo specificassi, sennò non si capiva eh !
Sei te che te le cerchi, ed hai trovato però un fesso come me che ti risponde sempre pacatamente a differenza tua...
Ultima modifica di meteopalio; 10/03/2014 alle 16:16
cioè, meteopalio, tu senti minata la tua territorialità se in un linguaggio tecnico (come quello informatico ad esempio, ma lo è anche quello scientifico) viene utilizzata qualche espressione o sigla di origine anglosassone?![]()
Si vis pacem, para bellum.
Quindi "Hi ham" (frase che qualunque massaia direbbe al macellaio di fiducia) si pronuncia come "I am", e solo il contesto permette di distinguerle.
Meteopalio, con simpatia. Sei completamente ignorante in materia, lascia perdere.
La territorialità secondo me non è minacciata dai gerghi tecnici, ma dall'invasione ingiustificta nella lingua comune.
Datemi una spiegazione del perché io in un ente pubblico devo entrare in ufficio dal "core 4", timbrare il "badge", se non trovo un ufficio rivolgermi all'"info-point", per poi andare a seguire un corso d'aggiornamento sulla "customer-satisfaction", segue "coffee-break" e quindi passiamo a un aggiornamento sulle "start-up"? e quando esco fuori chiedendomi ancora di cosa mi sono occupata oggi, devo fare attenzione a non distrarmi e incappare in uno "speed-check"????![]()
Se proprio vuoi trovarmi delle parole inglesi che possono mettere in difficoltà nella pronuncia un non madrelingua citami qualcosa del tipo:
- flower e flour
- bin e been
- beach e bitch
- man e men
e cose così, che effettivamente se non ci prendi un minimo di pratica possono risultare simili.
Ma a parte i contesti spesso diversi in cui vengono usate queste parole, la differenza comunque c'è. Basta ascoltare e praticare, anche semplicemente aiutandosi con il translate di google, se non si hanno altre possibilità.
L'inglese British ha una pronuncia completamente diversa da quella americana, e all'inizio mi son trovato un po' spaesato anch'io, ma impegnandosi si riesce a imparare velocemente![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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