Stefano, non c é nulla di strano e nulla di cui meravigliarsi. Non é cosi semplice come puo sembrare, se non si usa tutti i giorni e tutto il giorno, e purtroppo la nostra conoscenza di base scolastica non aiuta. Questo parlando della media chiaramente, poi ci sono le eccezioni, e credo/spero che i giovani e giovanissimi se la caveranno meglio.
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Si lo so, comunque, non è colpa di nessuno se uno non sa perfettamente l'inglese perchè magari non ha avuto la possibilità di andare a fare un erasmus a Londra, oppure non ha potuto farsi una vacanza studio (sono cose per famiglie ricche).
Molti turisti comunque, non è che lo sanno meglio di noi, però basta farsi capire
La colpa é delle scuole che abbiamo frequentato, dove le due ore di inglese erano spesso una barzelletta. Nel migliore dei casi avevi una prof tostissima che ti crepava con la grammatica, ma sapeva meno di zero sulla pronuncia, e che non sarebbe stata capace di spiccicare parola in un tavolo di soli inglesi. Per non parlare dell universita, dove una lezione in inglese é fantascienza, visto che i prof, mediamente, l inglese lo sanno meno degli studenti, e stesso discorso nel mondo del lavoro, dove il gap fra noi e gli altri é imbarazzante. Quindi le colpe ci sono, e sono strutturali.
Certo, non so onestamente se negli ultimi anni le cose siano cambiate a scuola....
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All'università di Tor Vergata dove ero io, alcuni testi in inglese (parti di essi diciamo) si usavano.
E i prof anzi ci raccomandavano di sapere l'inglese (stavo a chimica, una facoltà scientifica, per cui ci sta che magari rispetto a una facoltà letteraria si usi di più)
Mi permetto sommessamente di contestare questa visione...
Che per uno stipendio medio o medio basso sia uno sforzo non indifferente è vero (e posso confermarlo in prima persona...), ma le robe per "ricchi" sono altre.
Vacanze studio sono anche quelle di 2 settimane, non sono gli anni all'estero (che invece richiede un po' di lacrime e sangue davvero). Se non vuoi mandare i figli a lezione privata dalla regina, s'intende.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
In realtà la cosa fondamentale è impararlo da giovani: frequentando una buona scuola impari le regole e non le scordi più. Ovviamente parlare abitualmente è altra cosa... Però se impari davvero da giovane hai una base che resta lì "in eterno".
Questo, soprattutto per i vecchi come il sottoscritto, ovviamente significava andare a scuola d'inglese per conto proprio.
E a dir la verità considerato come è affrontato l'inglese alle elementari è ancora così...
Mia figlia alle elementari aveva una bravissima insegnante di italiano che quando si è cimentata in inglese metteva 2 soggetti nelle frasi... Magari avesse avuto una tosta almeno in grammatica.![]()
Mi tolgo il cappello invece di fronte a quella delle medie. Ma parliamo di altro...
Ahimè sì. D'altra parte siam pur sempre il Paese dei campanili... Non vorrai essere aperto addirittura all'estero.![]()
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Quoto, l'inglese (ma non solo) andrebbe imparato seriamente da giovani, il cervello è una "spugna" e assorbe decisamente meglio rispetto a chi è in età più avanzata; cmq anche il modo in cui te lo insegnano è altrettanto importante.
Nel mio caso ad esempio ho avuto un'esperienza molto positiva alle medie con la mia prof che sia come grammatica che come pronuncia insegnava come Dio comanda, tutto ovviamente in proporzione al programma previsto. Meno bene alle superiori in cui si badava soprattutto alla mera memorizzazione di testi, e non a caso ad oggi mi rimangono ben più impresse le basi delle medie.
Meteosfera
Reti: MNW - WU - Sup.
"Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato" (Albert Einstein)
Parlando di inglese, quest'anno ho pensato di far fare a mia figlia, finita la 3° elementare, un English Summer Camp con tutors madrelingua inglesi, della durata di 2 settimane.
Questo camp si svolgeva a pochi km dalla casa in collina nell'astigiano ed è stato un successo x i bimbi, genitori, Amministrazione, ecc..
Sembra incredibile che a volte le piccole comunità riescano a sfornare delle idee brillanti come questa.
Non avrà imparato a parlare correttamente la lingua, ma ha cominciato a parlare inglese divertendosi e non vede l'ora di ripetere l'esperienza l'anno prossimo.
Non è una battuta, questo Camp si è svolto ad Aramengo....
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Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
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