Ci sono 2 diverse cose da valutare:
1. se l'obiettivo è impedire a chiunque di fare un attentato bisogna mettersi il cuore in pace: è impossibile; se io domani mi alzo con un tiramento di culo estremo, prendo una tanica, la riempio di benzina e la tiro accesa su un autobus faccio fuori o sfregio perennemente 50 persone; un gesto del genere sarà sempre "imparabile". Ma...
2. veniamo al caso Bruxelles: abbiamo un terrorista riconosciuto, a cui in teoria si dà la caccia da mesi, che viene beccato a casa sua; subito dopo scattano una serie di attentati evidentemente coordinati: bombe in aeroporto, bombe nella metro ecc. ecc. Questo è un caso diverso: la coordinazione, peraltro su scala abbastanza ampia, richiede lavoro; lavoro di pianificazione che va ben oltre l'acquisto della cintura esplosiva; ecco... Tutto questo non cala dall'altro come il tiramento di culo di un singolo. Questo deve per forza lasciare tracce. E chi non le ha viste ovviamente non sa fare il suo mestiere.
3. Un Europa che voglia chiamarsi tale di fronte a questo tipo di minaccia deve dotarsi di un'intelligence decente e, soprattutto, a livello comunitario.
4. Dell'intelligence belga ho già detto..................................
Oggi sicuramente son tutti esperti di intelligence, ma se la situazione belga è quella descritta su ilsole24ore.com allora c'è da meravigliarsi che non sia successo di peggio e più spesso...
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