Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sono d'accordo, dunque non devo cambiare niente.
Puoi mangiare maiale, non mangiarlo, mangiare carne, non mangiarla, mangiare solo verdure, ecc.ecc.
Liberissimo.
Sei musulmano e non c'è carne halal? Pazienza, prenderai le verdure, che fanno anche bene alla salute.
Sei vegetariano? Idem, mangi le verdure.
Sei pastafariano? Mangia la pasta, se c'è, se no mangi qualcos'altro.
Poi, la sera, a casa tua, mangi quel che vuoi.
Come vedi c'è massima libertà.
Lou soulei nais per tuchi
calma calma calma...
quella scolastica non è un ristorante: è una mensa..così come in tutte le mense,
si stabilisce un menù fisso, deciso dalla commissione mensa con tanto di consulente nutrizionista, sulle basi della corretta tabella calorica e della tradizione gastronomica italiana, e (fortunatamente) anche in considerazione dei tempi di preparazione/ sporzionamento per noi dipendenti addetti ...
eventuali eccezioni (ovvero i bussolotti con le diete) dovrebbero essere limitate a casi di intolleranze o indisposizioni degli alunni, non perchè io non mangio questo o non mangio quello: in tal caso torni a casa dalla mamma e mangi a casa tua quello che ti pare...
in una mensa mangi quello che prevede il menù
per esempio, io non mangio carne il venerdì santo... ma se ci fosse solo carne nel menù della mensa resto digiuno, che mi fa anche bene oltre che penitenza... non è che pretendo la dieta a parte
Sì, appunto. E' quello che sto dicendo.Non è detto che anche l'articolo fondante sull'uguaglianza non possa un domani dover essere ritoccato, secondo l'evoluzione culturale.
La carne di cane è vietata oggi,ma non è detto che l'evoluzione culturale futura non la riporti in auge, mutando la legislazione.
Non confondiamo il concetto di mutazione culturale con quello di evoluzione = verso il più civile (concetto, come detto prima, culturalmente relativo).
Quando una buona parte dei cittadini, elettori votanti, sentissero come commestibile il cane, la legge che ne vieta la cottura diverrebbe obsoleta.
Quanto al medico, eliminiamo la legge obsoleta che vieta l'obiezione di coscienza, e imponiamogli di praticare mutilazioni chirurgiche non terapeutiche né estetiche (altra legge che salta) a tutti i richiedenti infibulazione per le figlie? Se questo una parte dei cittadini italiani chiederanno, allora va modificato anche questo...
Insomma, l'impatto con altri usi e costumi assume un aspetto diverso se, anziché guardarlo come incontro "turistico", lo analizzo all'interno di una popolazione di cittadini del medesimo stato, e non può non avere ricadute sulla legge.
come ti ripeto, io non mi permetterei mai di chiedere un piatto alternativo alla carne il venerdì santo, nonostante sia in un paese a maggioranza cattolica dove la religione cattolica fa parte anche della cultura vedi tradizioni pasquali... sto a digiuno o mangio solo il contorno, non è che mobilito mezzo comune per prepararmi un piatto a parte
poi bisogna vedere che organizzazione c'è... da noi fa la differenza eccome avere diete per musulmani, specie oramai che ce ne sono tanti... anche solo ricordarsi tutti quei nomi impronunciabili e mezzi uguali
Due possibilità di soluzione:
- ci si adegua alla legge del paese in cui si va (quindi hostess velate in Iran e donne con volto scoperto e riconoscibili da noi)
- si mantiene la personalità delle leggi (quindi hostess a viso scoperto in Iran e donne velate da noi)
E' un problema che è stato ampiamente affrontato in quella fase formativa della nostra civiltà che chiamiamo Medioevo: allora si decise di passare, per praticità, dalla personalità della legge (ogni popolo presente entro un'entità amminstrativa, regno, Comune, impero, giudicato secondo il suo codice), all'adozione di un diritto comune a cui tutta la comunità doveva adeguarsi. All'epoca si scelse il diritto romano, e da allora siamo andati avanti su quella strada.
Vuoi vedere che gli alto-medievali avevano lo sguardo più lungo?
Ma c'è bisogno di scriverlo che il superamento di una legge imho obsoleta deve imporre ad un medico obiezionista di starsene a casa se non vuole praticare una tecnica consentita (o almeno di essere affiancato sempre e comunque da un non obiezionista) piuttosto che ipotizzare un fantasiosa relazione tra superamento dell'obiezionismo e legalizzazione dell'infibulazione?
Edit: mi rendo conto che obiezionismo e obiezionista sono termini che non esistono...obiettori sarebbe meglio...
Ultima modifica di Rws; 05/04/2016 alle 13:39
Ma non è che ti stai confondendo tu?
Questa è mutazione:
Non è detto che anche l'articolo fondante sull'uguaglianza non possa un domani dover essere ritoccato, secondo l'evoluzione culturale.
Ho serie difficoltà ad immaginare un "ritocco" al concetto di uguaglianza come evoluzione...
Mi sono persa... Quando scrivi
"Se oggi a un medico succede di poter esercitare l'obiezione di coscienza in casi specifici, non tutti!, è perchè, a mio parere, è consentito da leggi obsolete che si spera vengano presto superate."
sembri contrario alla possibilità di obiezione. Qui invece dici che può starsene a casa non ho capito in che senso.
A monte di ciò, la relazione non è fantasiosa.
Ho amici medici di pronto soccorso che si trovano a fronteggiare emergenze legate a tale pratica, vietata dalle nostre leggi ma prevista da altre culture.
Quando si tratta di salvare la persona, operano e basta, scavalcando i dettami religiosi.
Ma quando ricevono la pretesa di "ricucire", hanno il dubbio se operare trasgredendo la legge o meno, in base alla scelta del male minore (consapevoli che la paziente verrebbe portata da un praticone di provata fede, e avndo già avuto per le mani infezioni e complicanze derivate da questo tipo di operazioni clandestine). In pratica, si sta creando una situazione analoga a quella su cui si discuteva ai tempi della liberalizzazione dell'aborto, che poi ha fatto nascere il concetto di medico obiettore.
Allora, il punto diventa: quando una fetta di cittadini italiani di altra cultura chiederanno di poter applicare le loro usanze mediche, faremo una legge per liberalizzarle (o ci sarà una proposta di legge, un referendum, qualcuno andrà a votare... boh?). La domanda invece è: ammettiamo che qualche medico si rifiuti di operare, cioè faccia obiezione di coscienza, in nome dei nostri principi civili che vietano di mutilare un essere umano, oppure riteniamo questa storia dell'obiezione di coscienza "consentito da leggi obsolete che si spera vengano presto superate".
Io stoparlando di un caso reale, che si presenta già oggi, e uno dei tanti su cui ci troveremo a dibattere a breve.
Ti ripeto, non ho risposte, non so nemmeno io che pesci pigliare... però inizio a prendere in considerazione la cosa, perché è un fatto reale, e non di fantasia.
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