
Originariamente Scritto da
lg59
forse ci son sempre stati da quando sei nato,dato che sono stati introdotti negli anni 90.Certamente c'erano nei secoli passati,e i valligiani li hanno sterminati perchè erano pericolosi per le loro famiglie e gli animali.Il fatto è che chi va in giro a fare trekiing,trail o running in Italia non mette in conto(non metteva)di imbattersi in animali feroci.Attenzione alle vipere,a qualche insetto,ma non fiere pronte a sbranarti.Altro discorso se si è consci di fare un'attività pericolosa.Sono andato in dolomiti e in brenta per una quindicina d'anni,ho fatto decine di vie su svariate pareti,non mi sognavo di superare oltre il IV grado in montagna anche se in falesia passavo il 6c ma con uno spit ad ogni metro

,era un rischio calcolato cio nonostante ho rischiato la pelle un paio di volte,era uno sport molto pericoloso ma ne ero ben cosciente.Non mi sono mai preoccupato di trovare qualche bestiaccia nei sentieri che portavano alle pareti.Mio figlio guida una moto che fa i 270 all'ora,non è che la cosa mi renda felice,ma anche qui si sa che è una passione molto pericolosa.Non mi aspetto di vedermelo ammazzato dal branco di lupi se va a passeggiare in pineta.Negli stati uniti ci sono parchi naturali grandi come l'emilia romagna,in africa nelle riserve è ovvio che non devi andare tra i leoni a fare una passeggiata in infradito,ma con guide e grossi fuoristrada.Io penso che in nome dell'ambientalismo piu spinto imporre una rinnovata convivenza con grossi predatori sia una forzatura.Altra cosa sarebbe individuare sulle alpi una zona veramente selvaggia e poco o nulla antropizzata e adibirla a parco integrale con la presenza di questi animali,con avvertenze e restrizioni per frequentarli,ma esiste una zona così?
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