è chiaro che sia l'ennesima tua interpretazione...infatti scrivi se--->allora
Non ho scritto quello sopra in grassetto e mi pare ovvio rileggendo che ho fatto intendere che ci si curava di più a casa.Il resto che scrivi è chiaro che c'entri un piffero con qello che scrivo, visto che si parla di concentrazione di sintomatici e non di ciò che succede in seguito coi vari focolai.
Fine OT ci rinuncio
Sostanzialmente ricorda come agisca l'immunità, che prima di tutto si basa sul riconoscimento dell'antigene (virus, batterio) da parte di un sistema di allarme (IBF, FcR) che allerta e attiva la risposta immunitaria.
Sul'esempio di una reazione chimica, il cui risultato in termini di energia o concentrazione dei prodotti cambia a seconda delle moli dei reagenti o delle condizioni di contorno, così nel caso di una reazione immunitaria cambiando la concentrazione della carica virale (assimilabile ad uno dei reagenti in una reazione chimica) cambierà la sintomatologia clinica (il prodotto di reazione) e anche la velocità della reazione stessa (minor tempo di incubazione, maggiore rapidità nella presentazione dei sintomi).
Nella reazione chimica che avevamo impostato prima della delta, con i vaccini, la risposta era efficace perchè avevamo montato sufficienti sistemi di allarme. La delta però, aumentando la carica virale, ha reso insufficienti i sistemi di allarme nel numero che avevamo creato con i vaccini (e anche con le infezioni naturali), per cui l'effetto è una parziale elusione della risposta immunitaria che si traduce in contagiosità anche in soggetti vaccinati e in generale in una potenziale e diffusa maggiore severità dei sintomi.
Mah, mah. Le poche volte che sono dovuto andare al Pronto Soccorso in epoca pre-Covid ho sempre fatto dalle 8 alle 12 ore di coda in sala d'attesa, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Un mare enorme di codici verdi, addirittura dei codici bianchi. Gente che chiacchierava, stava alle macchinette, prendeva il caffè. Su 50 persone ne vedevi mediamente 3 o 4 che effettivamente stavano male (e le riconosci: NON prendono il caffè, NON chiacchierano, NON escono a fumare ogni 3x2, NON attaccano bottone, NON vanno a zonzo: stanno seduti, zitti e tranquilli).
Fortunatamente (tocco ferro) post-Covid non sono più andato di persona, ma conoscenti che sono andati mi hanno sempre riferito di situazioni abbastanza tranquille, almeno qui a Cuneo.
Poi non so, c'è sempre stata la paura di infettarsi in ospedale, quindi presumo che molti lo abbiano evitato il più possibile, e non ci andassero volentieri... poi magari sbaglio...
Lou soulei nais per tuchi
#Covid19: cosa rivelano Tac e radiografia sull’infezione | News | Policlinico di Milano
- È possibile individuare il virus tramite radiografia o Tac del torace?
L’imaging radiologico non rappresenta un criterio diagnostico per l’infezione da Coronavirus (Sars-Cov2), ma è in grado di evidenziare l’eventuale polmonite che ad essa si può associare, in tal caso infatti è possibile vedere alla radiografia o alla TC una opacità, definita addensamento. Questo è un segno di possibile polmonite Covid-19 dovuta all’infezione in corso che dovrà essere confermata con il tampone. Per questo motivo una RX o una TC del torace negativi, cioè senza un addensamento a livello polmonare, non possono escludere a priori l’infezione da Sars-Cov2.
Dalla nostra esperienza e dai dati pubblicati fino ad ora dalla letteratura mondiale, si può dire che le alterazioni evidenziate dalla TC per le loro peculiarità (pattern radiologico) e per la loro distribuzione all’interno dei polmoni sono abbastanza caratteristiche di questo tipo di infezione.
In altre parole, benchè NON basti una semplice radiografia per fare diagnosi di Covid 19, i segni visibili alla radiografia sono abbastanza caratteristici da poter già fare una diagnosi preliminare abbastanza accurata, ovviamente da confermare con il tampone molecolare.
Quindi eventuali polmoniti pre-Covid sarebbero saltate all'occhio degli specialisti visto che hanno un quadro radiologico peculiare che NON è stato prima notato da nessuno.
Peccato che in sanità l'aggettivo "sufficiente" possa diventare anche prima del 2020 "scarsa":
Avvisi ignorati, zero scorte di dpi, scarsa sorveglianza epidemiologica: il flop del Piano pandemico fermo a dieci anni fa | Sanita Informazione
oddio, se ho rotto un dito o fratturato un braccio posso comunque chiacchierare, andare a fumare, prendermi un caffè, ciò non toglie che io abbia bisogno di cure medichevoglio vederti farti un gesso a casa
nel senso, è vero quanto dici sull'abuso del PS, ma non è che se chiacchiero o mi alzo significa che non sto male o non ho bisogno di cure mediche![]()
Si vis pacem, para bellum.
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