2 mesi fa, durante l'inizio della risalita dei casi in UK avevamo fatto delle stime per il nostro paese cercando di capire a quali cifre di picco saremmo potuti arrivare avendo una determinata base suscettibili ancora non vaccinata.
Ricordo di aver detto che avremmo potuto avere X mila ingressi in TI, spalmati su 3 mesi da fine agosto a novembre.
E ci veniva 500TI di picco, contando la degenza media.
Siamo a 423 e manca ancora una settimana di salita di TI, ma il picco dei casi si sta raggiungendo in questi giorni.
Ancora una volta rientra tutti in calcoli matematico/statistici/epidemiologici, alla faccia di tutti quelli che si affidano all'università della vita.
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Vorrei parlare di questo.
Spesso leggo queste affermazioni e mi lasciano l'impressione che si creda che l'organismo umano, nel corso del tempo, nel mondo europeo, avesse "appreso" e selezionato persone con un sistema immunitario più forte nel combattere virus quali influenza e vaiolo, al punto che se avessimo scelto un europeo da una parte e un amerindo dall'altra, entrambi mai infettati da quei virus nel corso della loro vita, l'europeo sarebbe sopravvissuto e avrebbe avuto, molto probabilmente, sintomi meno gravi rispetto all'amerindo.
La realtà, invece, è ben diversa: sì, ci sarà stata sicuramente una selezione genetica che rendeva gli europei tendenzialmente meno inclini a morire o avere forme gravi quando contraevano quei virus, ma questa selezione genetica non era tale da lasciare un segno evidente.
Il vero motivo è che molti di quegli europei erano già sopravvissuti al vaiolo probabilmente, una malattia che colpiva nel Settecento secondo le stime 1,2 milioni di europei l'anno (numero che ho ricavato io moltiplicando per 3 il numero di morti annuali che si sono stimati, circa 400mila l'anno; il tasso di mortalità del vaiolo è sul 30% infatti), ovvero l'1% della popolazione europea dell'epoca. Possiamo applicare stessi numeri e stime anche al Cinquecento e Seicento.
Ne deriva che mentre nella popolazione amerinda un'epidemia di vaiolo aveva una mortalità fino al 40% essendo la popolazione vergine, tra gli europei ne ammazzava anche meno del 10% visto che molti si erano già immunizzati in passato nel Vecchio Mondo.
Ma sia l'amerindo sia l'europeo avevano una probabilità di morire, se contraevano la malattia, sostanzialmente identica, il 30-40%.
Quanto dico è ben spiegato a pagina 8 e 9 di questo documento:
https://local.disia.unifi.it/livi/pu...ic-america.pdf
In altre parole la specie umana non si è mai adattata al virus del vaiolo, nè gli amerindi erano così immunodeficienti rispetto agli europei per il solo fatto di non aver mai avuto conoscenza con la malattia; il motivo per cui sembrava che fosse meno diffuso è nella semplice matematica dell'epidemiologia e non in una forma di evoluzione del sistema immunitario nostrano contro il patogeno, che non può avvenire in così breve tempo (ricordo che ci sono solo 3-4 generazioni nell'arco di un secolo; ogni generazione corrisponde ad una ricombinazione del materiale genetico).
Per dire, la malaria ha sì selezionato esseri umani più resistenti nel bacino dove era diffuso (Mediterraneo, fenotipo resistente nell'anemia falciforme mediterranea), ma la malaria si stima sia tra noi da oltre 50mila anni...
Sugli effetti collaterali risultano essere come se non minori della seconda dose (parlo di pfizer), purtroppo non posso recuperare articolo in inglese (questo a livello sperimentale da quello che mi è sembrato di capire), ma se è vero che siamo già nell'ordine del milione di somministraizoni mi sembra un numero che comincia ad essere consistente.
Nel frattempo:
Lodi, dottoressa sospesa dall’Asst di Melegnano va per vaccinarsi ma le certificano che non sara protetta dall’infezione - Cronaca, Lodi
Uno dei medici responsabili dell’hub vaccinale di Lodi a Ferragosto ha certificato a una dottoressa dell’Asst Melegnano – Martesana, che i vaccini a disposizione non servono alla “prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2”, il requisito che invece è prescritto dall’articolo 4 del decreto legge 44 dell’1 aprile scorso (poi convertito in legge) riguardo alla previsione di obblighi vaccinali per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario. La dottoressa si è presentata attorno alle 10 del mattino assieme a un avvocato, Fabio Daprati del foro di Lodi, e ha richiesto e ottenuto anche l’intervento di una pattuglia della polizia di Stato perché non vi fossero dubbi sulla verbalizzazione dell’episodio. «I vaccini attualmente disponibili prevengono il Covid-19, che è la malattia conseguente al virus, e forse non ne è neppure l’unica manifestazione, ma non risulta prevengano anche il contagio – riflette l’avvocato – . Ora, in questa sede, la questione non è scientifica ma di diritto. Chiederemo a questo punto all’Asst di revocare la sospensione dal lavoro della dottoressa e tra i passi successivi ci riserviamo un esposto alla Procura della Repubblica sull’intera materia. La dottoressa vuole certamente farsi vaccinare ma con un preparato che rispecchi i requisiti di legge, e quindi scopre, e le certificano, che il prodotto non è idoneo a ottemperare l’obbligo». Va da sé che, ricevuto il verbale, la dottoressa del Sudmilano ha ritenuto di non sottoporsi all’iniezione, ha ringraziato i colleghi dell’hub e i poliziotti ed è tornata a casa.
Ci sono diverse malattie che in certe parti del mondo scorrazzano e qui no (tipo TBC)... non sarebbe la prima né l'ultima. I vaccini hanno un ruolo importante in questo, le nazioni prevalentemente vaccinate non hanno problemi se non qualche caso sporadico. Io penso che in futuro si arriverà a questo e se tutti siamo vaccinati, diventa davvero un'influenza.
a supporto di ciò abbiamo già una realtà tangibile: fai scorrazzare il virus tra soli vaccinati (come in Islanda ad esempio) e hai casi gravi e morti come per l'influenza: pochissimi sul campione di popolazione o in percentuale.
l'obbiettivo rimane quello, non star male o morire, poi se lo si prende ma passa come appunto un raffreddore, amen.
Si vis pacem, para bellum.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Covid, Bassetti: "Errore terza dose a tutti dopo 8 mesi, Pfizer non e unico vaccino"
a mio giudizio, condivisibile.
Si vis pacem, para bellum.
Qualche dato in più. Il 98% dei nuovi infetti ha contratto la variante delta. Il 20% rientrava dalle ferie. Mi manca la percentuale dei non vaccinati fra i nuovi infetti, che dovrebbe essere di circa il 90% ma purtroppo non trovo il dato preciso, quindi come non detto.
In Italia avete questa percentuale?
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