infatti ho esposto la situazione qui a Milano semplicemente per esporre la situazione ed avallare le tue affermazioni.Anche io sono per "o si chiude tutto o nulla"
Si vocifera di una riapertura delle scuole da lunedì qui nel milanese, ma appunto per ora sono solo voci non confermate.
primo caso in messico
Si, però andrebbero discriminati, cosa che i dati cinesi non consentono di fare, visto che il 75% dei dati cinesi dipendono dalla disastrosa situazione dell’Hubei.
Se un paziente necessita di ventilazione è ipso facto ricoverato in terapia intensiva. Quindi io non mi riferisco a quei casi, ma a coloro che non sono intubati, hanno una polmonite (per quanto importante) e vengono solo monitorati costantemente nei reparti.
Ecco: io credo che questi pazienti dovrebbero essere trattati o in apposite strutture non ospedaliere, onde evitare che si infettano di batteri ospedalieri responsabili di polmoniti da nosocomio in soggetti appena ospedalizzati e in condizioni di salute non ottimali, o trattati a casa con personale medico pronto a intervenire in caso di necessità e comunque con l’obbligo di visita domiciliare.
Ultima modifica di burian br; 28/02/2020 alle 15:24
Ti chiedo scusa per i modi, sono stato poco educato: hai ragione su questo.
Le mie perplessità in merito alle bombole a domicilio le ho espresse poco sopra, secondo me avendo dati incerti sul contagio e sugli effetti collaterali è un azzardo rischiare utilizzando mezzi di dubbia efficacia (mi riferisco anche al personale medico necessario per verificare che il tutto stia andando per il verso giusto).
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Intorno le 15:00 (ora italiana), attesi gli esiti dei test svolti sulle 20 squadre bloccate ad Abu Dhabi
Il virus c'era gia: una possibile buona notizia
Che ne pensate?
I pazienti di mio padre stati a Codogno e ancora con sintomi simil-influenzali hanno fatto il test ieri. Chissà se sono positivi.
Lo sapremo forse già al pomeriggio? Nel caso comparirebbero altri due positivi in Puglia, a Brindisi.
Addirittura parla di inizio Dicembre...mi sembra un po' eccessivo. La verità è che non abbiamo dati per avere un'idea della propagazione del contagio e del momento zero del primo contagio in Italia.
Infatti non sarebbe una buona notizia nel caso fosse giunto di recente, perchè significherebbe che quei ricoverati in terapia intensiva si sono ammalati in uno stadio iniziale dell'infezione in Italia, non medio-avanzato. Se così fosse la cosa è preoccupante, perchè se il virus dovesse infettare moltissime persone, allora il numero di ricoverati in terapia intensiva aumenterebbe esponenzialmente.
Tutto sta dunque nel capire da quanto circola in Italia, e quanti siano gli effettivi contagiati.
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