
Originariamente Scritto da
Heinrich
Quella segnalata dal virologo tedesco Christian Drosten?
Credo anch'io.
Soprattutto perché l'ho sentita anche dalla Ilaria Capua.
Ovvero:
Prima ancora dei vaccini probabilmente le ondate pandemiche del nuovo virus trasformeranno i nostri sistemi immunitari di modo da recepirlo come una delle tante rino-sinusiti in circolazione annualmente.
Tempo un altro inverno?
Ma era ovvio!
Nessuna vera quarantena pesante "all'italiana", 2 settimane e guarisci, quando in realtį esistono anche casi in cui pazienti non testati definitivamente fossero ancora in latenza positivi asintomatici e contagiosi.
La Germania -come la Svezia- ha avuto fortuna e basta all'inizio, coi timing giusti.
Adesso insisto che la via ferrea tenuta da noi mi va meglio di altri.
Molto meglio anche degli austriaci, dei danesi e francesi.
Benissimo l'estrema cautela ed i mille DPCM.
Bene anche la definizione di "congiunto".
Scopriamo quanti cornuti esistono.

Nel frattempo l'Antonov A225 viene noleggiato dall'esercito tedesco per portare oltre 25 milioni di mascherine dalla Cina a Lipsia, ma viaggia mezzo vuoto visto che risulta l'aereo cargo piś grande del mondo.
Ma poi, vi pare distanziamento sociale quello? Giornalisti tedeschi accalcati attorno ad Annegret Kramm-Karrenbauer, AKK, la ex futura erede della Merkel nel suo partito, che ha preferito tirarsi indietro dall'elezione a delfina del ruolo della Bundeskanzlerin perché una responsabilitį simile in tempi di estremismi non la voleva. Poi ha fatto il suo arrivo la pandemia e lei ha preferito spostarsi alla logistica col ministero della difesa lasciato libero dalla Ursula che ora ha spostato la sua famiglia di 8 bimbi ed un marito a Bruxelles a chieder scusa alle Südeuropäische Länder; soprattutto a noi.
Bilder des Tages - Momentaufnahmen im April - Gesellschaft - SZ.de
Tramacci, ghe n'é?
Riprendendo il motto.
Comunque resto dell'idea che il mezzo lockdown tedesco, francese, spagnolo non serva.
E che l'unica via estrema cinese aiuterebbe dopo che i focolai sono esplosi, ergo la via italiana mi continua a sembrare molto buona, con tutte le difficili compromissioni che si devono responsabilmente prendere.
É interessante come da noi in A.Adige, col distanziamento sociale semi-automatico dato dalla divisione etnica Südtiroler - italiani, si sia evitata una diffusione certamente molto maggiore oltre un mese fa ad inizio pandemia.
Teoria esposta dalla mia cugina infermiera che lavora in una casa di riposo di Mezzocorona vicino Trento.
APROPOSITO DI MIA CUGINA:
A Pasqua -lei asmatica 38enne- ha avuto una crisi d'asma a lavoro, 82 anziani, 20 morti, TUTTI positivi, la terza messa peggio delle case di riposo trentine, durante i giorni di Pasqua ha iniziato a sentirsi un poco debole, nessuna febbre.
Dopo un giorni di stanchezza ha perso gusto e olfatto: tampone positivo confermato!
45 infermieri e medici, lei era fra le ultime a non infettarsi. Ne restano 8 ancora non infetti.
Il loro medico capo-reparto ha da un mese un respiratore che gli entra in bocca e lo sostiene, a Trento.
Le RSA lazzaretti.
Anche in A.Adige comunque: Barbiano, Klausen, Bressanone, Castelrotto, Appiano e Terlano hanno avuto in case di riposo i focolai peggiori.
Metį dei decessi quasi qui sono tutti anziani dalle case di cura. A Bolzano nelle varie struttura la situazione ha avuto maggior controllo ma si son avuti casi anche qui.
Oggi pochi reagenti e pochi tamponi, 1/3 della media: 1200 al giorno ne analizzano solitamente qua altrimenti.
Direi lecito che la provincia autonoma si permetta di far aprire i bar e ristoranti in mod.: take-away ben prima del 18 maggio qui. Almeno vedremo.
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