Vi allego ora le pagine più significative dello studio.
In esse sono riportati anche grafici che mostrano l'eccesso di mortalità giornaliero (in percentuale e in numero assoluto), sia maschile sia femminile, suddiviso per:
- fasce d'età:
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- genere sessuale (in blu morti in eccesso non morti ufficialmente per Covid):
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- regioni (Lombardia ed Emilia Romagna + provincia di Bergamo; come sopra, in blu i morti in eccesso non ufficialmente deceduti per Covid):
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Di seguito, le parti più significative:
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Ma l’aumento di mortalità non può essere dovuto al fatto che a causa della necessità di restare a casa molta gente non sia potuta andare al pronto soccorso?
un esempio (triste): a Fasano qualche settimana fa è morta una persona molto conosciuta in città per via di un’emorragia interna. Questa persona pochi giorni prima si era causato un trauma, apparentemente innocuo, sul posto di lavoro, ma non era andata in ospedale per paura di esser rimandato indietro e perché ormai è stato ripetuto fino all’osso che gli ospedali siano fonti di contagio. Insomma, il poverino di poco più di 50 anni ci ha rimesso le penne...io temo che una parte di eccesso di mortalità sia spiegato non solo col Covid...
Anche, è scritto nel rapporto Istat.
Ma questi morti devono essere solo una minima parte. Come ho già scritto giorni fa, le uniche patologie che potrebbero davvero incidere tanto sulla mortalità sono infarto e ictus. Però, matematicamente, un terzo di questi eventi, e in tutta Italia, potrebbe al massimo spiegare nel mese di Marzo un eccesso di 2000 morti (e sono pure largo...molto largo).
Inoltre in Puglia c'è la strana presenza di morti in eccesso tranne a Taranto e Lecce, dove in effetti il Covid ha meno colpito. E a Marzo non avevamo una situazione d'emergenza ancora, almeno qui.
Molte cose positive, altre assurdità (distanziamento dei bambini???).
Si parla di riaprire a Giugno, forse addirittura l'ultima di Maggio.
Speriamo bene!Fase 2, dal Veneto il piano sperimentale per la riapertura di asili nido e scuole dell'infanzia
Fase 2, dal Veneto il piano sperimentale per la riapertura di asili nido e scuole dell'infanzia„l Veneto ha elaborato un protocollo unico per i servizi per i bimbi da zero a 6 anni per sperimentare la riapertura di nidi e centri per la prima infanzia, in forma ludico/ricreativa.PresentazioneIl documento, messo a punto con il sostegno della Direzione regionale prevenzione sanitaria, è stato presentato nel primo pomeriggio di mercoledì 6 maggio ad Anci, Fism, Confcooperative, Assonidi-Confcommercio, Aninsei-Confindustria e Federazione dei pediatri di base, da Manuela Lanzarin e Elena Donazzan, as*****re rispettivamente alla Sanità e al sociale e alla Scuola e lavoro. Spiega Manuela Lanzarin: «Siamo pronti a condividere la nostra bozza con le altre Regioni e il Governo, e a confrontarci con le linee guida nazionali attualmente in discussione nei ministeri per l’Istruzione e la Famiglia, al fine di facilitare il rientro al lavoro dei genitori e il ritorno alla normalità per i più piccoli. Il nostro intento è di avviare quanto prima esperienze pilota, con l’avallo della comunità scientifica, perché siamo consapevoli che famiglie e bambini non possono attendere. Ci rendiamo conto che tutto ciò avrà un notevole impatto sui costi delle strutture e sull’impegno delle famiglie, ma siamo anche pronti ad attivare ogni risorsa e a fare pressione sul Governo perché ci sia un adeguato sostegno economico». Aggiunge Elena Donazzan: «Il robusto lavoro di programmazione svolto dal Veneto, a partire dal protocollo sanitario unico, può costituire una ottima base di lavoro anche per le altre regioni, ma, sia chiaro: servono risorse aggiuntive, sia per adeguare le strutture, sia per ampliare gli organici. I gestori, pubblici e privati, non possono essere lasciati soli nel fronteggiare i maggiori oneri. Servirà quindi un adeguato intervento da parte dello Stato».Il programmaIl programma di riapertura progettato dal Veneto è strettamente collegato alla situazione epidemiologica e vincolato ad uno stretto monitoraggio sanitario. Le riaperture dei servizi per i 0-6 anni potranno partire, in via sperimentale, nelle province dove la circolazione del virus risulta inferiore, cioè Venezia e Rovigo, per poi estendersi progressivamente alle altre realtà provinciali, ultime in ordine di tempo Verona e Belluno, dove gli indici di contagio al momento risultano maggiori. Evidenzia l'as*****re Lanzarin: «Le prime riaperture dovranno essere accompagnate con campagne di test rapidi (tamponi e test sierologici) su dipendenti e genitori, per garantire la massima sorveglianza e sicurezza sanitaria». Il protocollo prevede uno specifico "patto di responsabilità" tra genitori e strutture, che impegna genitori ed educatori a tenere alta la guardia della sorveglianza sanitaria e a comunicare eventuali sintomi-spia di contagio che si manifestino in famiglia, sia tra i minori sia tra gli adulti. L’organizzazione dei servizi dovrà prevedere piccoli gruppi stabili di 5 bambini con un educatore di riferimento: il principio del nucleo educativo stabile faciliterà il monitoraggio epidemiologico. Ai bambini che frequenteranno tali servizi ludico-ricreativi verrà richiesto inoltre il puntuale rispetto del calendario vaccinale regionale e, in vista della prossima stagione autunno-inverno, viene prevista anche la profilassi antinfluenzale e anti-pneumococcica.Il protocollo regionaleEntrando nel dettaglio, il protocollo regionale dà indicazioni sulla priorità di accesso ai servizi (famiglie in difficoltà e bimbi disabili) e sul distanziamento fisico tra bambini, tra bambini e personale e tra personale e genitori; prescrive modalità separate di entrata e uscita e ingressi scaglionati, rimodulazioni degli orari di frequenza, distribuzione degli spazi interni ed esterni con puntuali prescrizioni di igiene e sanificazione; prevede percorsi anti-assembramento per i genitori o familiari che accompagnano i bimbi, l’utilizzo di dispositivi di protezione, norme di igiene di spazi, ambienti e superfici, e uno stretto controllo sanitario sulla presenza di eventuali sintomi, soprattutto negli adulti, educatori e genitori. Concludono in coro gli as*****ri Donazzan e Lanzarin: «Questo documento nasce dall’esperienza maturata in questi 70 giorni sull’impatto del Covid-19 sui minori e da un attento lavoro di analisi condotto sulle diverse componenti delle esperienze educative e ricreative, bambini, educatori, genitori. Il documento prende in considerazione i molteplici adempimenti a cui strutture, famiglie, educatori e pediatri saranno chiamati e rappresenta un quadro dettagliato e organico di linee guida per organizzare centri estivi quanto prima, e per poter programmare la ripresa dell’attività scolastica, a settembre».“Potrebbe interessarti: Fase 2, dal Veneto il piano sperimentale per la riapertura di asili nido e scuole dell'infanzia
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Vediamo se ho preso i dati giusti. Rapporto casi positivi/abitanti (100.000) per gli Stati americani aggiornato al 6 maggio:
New York 1617.2
New Jersey 1465.9
Massachusetts 1018.1
Rhode Island 939.5
Connecticut 857.1
District of Columbia 757.6
Louisiana 645.3
Michigan 643.2
Delaware 555.3
Illinois 517.7
Maryland 466.1
Pennsylvania 397.9
Nebraska 333.7
Iowa 320.4
Indiana 314.3
South Dakota 308.4
Colorado 304
Mississippi 282
Georgia 281.4
Virginia 237.8
Washington 206.9
Tennessee 202.2
New Mexico 197.5
New Hampshire 194.3
Kansas 187.5
Nevada 184.6
Ohio 179.4
Alabama 177.6
Florida 175.8
Utah 174.9
North Dakota 166.6
Wisconsin 147.3
Missouri 145.5
Vermont 144.7
California 142.1
Minnesota 139.9
South Carolina 134.6
Kentucky 130.3
Arizona 129.7
Idaho 121.3
North Carolina 118
Texas 116.3
Arkansas 116
Wyoming 104.5
Oklahoma 102.8
Maine 93.7
Guam 89.9
West Virginia 68.8
Oregon 67.7
Virgin Island 63
Puerto Rico 60.2
Alaska 50.3
Montana 42.9
Impressionante l'espansione nel nord-est americano, praticamente tutti gli Stati più colpiti sono di quell'area. Incredibile la concentrazione a New York, New Jersey, Massachusetts, Rhode Island (cavolo!) e Connecticut. Molto colpito anche il Distretto di Columbia (dove si trova la capitale Washington D.C.) e la Louisiana, che come ben sappiamo è il primo Stato del sud per numero di contagi e morti.
Da osservare che il Nebraska e l'Iowa hanno relativamente pochi decessi, ma in rapporto alla popolazione sono stati decisamente colpiti, hanno una percentuale più alta anche del Colorado o dello Stato di Washington (che invece sono stati parecchio martoriati in quanto a decessi).
Dati sui malati attuali di ieri:
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La Lombardia, complice il numero elevato di guariti dovuti all'aggiunta di dati delle settimane precedenti, vede il calo maggiore sia in valore assoluto (seguita da Piemonte e Veneto) che in % al numero di malati attuali precedenti (seguita da Campania e Provincia Autonoma di Trento) sia in % alla popolazione (seguita da Provincia Autonoma di Trento e Piemonte).
Continua il buon trend di alcune zone come Veneto, buona parte del centro sud italia, Trentino Alto Adige e Friuli V. G.
Peggiore la situazione ancora al nord ovest+Emilia Romagna, seppur in miglioramento.
Ieri cresceva il numero degli attualmente positivi in:
Lazio
Marche
Molise
V. d'Aosta
In particolare la V. d'Aosta vede un ennesimo aumento dei malati e di gran lunga sia un aumento % rispetto ai malati precedenti che un aumento % rispetto alla popolazione totale.
Terapia siero iperimmune: mi sembra una buona notizia.
Bado piu alle terapie che alle statistiche di diffusione/arretramento del virus, perché fintanto che non troveranno una cura semplice, efficace ed economica non potremo stare tranquilli per la nostra salute e conseguentemente anche l'economia rimarrà bloccata.
Temo le grandi manovre delle case farmaceutiche per disincentivare le cure " poco redditizie" per loro....
La Valle d'Aosta non devi prenderla in considerazione perché hanno completamente sbagliato il numero di dimessi (e si capisce anche quanto sono organizzati a comunicare i dati...). Se vai a vedere le tabelle della Protezione Civile vedi che:
1° maggio -> 904 dimessi/guariti
6 maggio -> 880 dimessi/guariti
Evidentemente hanno sbagliato a contarli prima, dubito che oltre 20 persone si siano reinfettate. Piuttosto andrebbe guardato il dato dei guariti effettivi (che in quella tabella non trovi), che è in continua crescita.
1° maggio -> 612 guariti/384 positivi
2 maggio -> 642 guariti/357 positivi
3 maggio -> 675 guariti/329 positivi
4 maggio -> 700 guariti/304 positivi
5 maggio -> 729 guariti/275 positivi
6 maggio -> 749 guariti/258 positivi
Io ho preso i dati dall'Azienda Sanitaria Locale e credo che siano quelli più corretti. La tabella dei dimessi/guariti della Protezione Civile è completamente sbagliata sulla Vda, per quanto riguarda quel dato.
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