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Discussione: Nuovo Virus Cinese

  1. #52221
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

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  2. #52222
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    Poveri ragazzi.
    Povera istruzione.
    Paese sempre più allo sfascio.
    Commento off topic e sul limite della politica, infrazione.
    Moderatore MeteoNetwork Forum

  3. #52223
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  4. #52224
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Buongiorno, non so se avevate già postato queste considerazioni di Enrico Bucci sulla riapertura delle scuole (l'hanno condiviso alcuni miei contatti di Facebook).

    ANCORA SULLE SCUOLE - PARTE 2

    Dai commenti che sto ricevendo, vale la pena di spiegare ancora una volta qual è la situazione della nostra conoscenza circa i rischi che si corrono aprendo le scuole (in particolare per il personale scolastico) rispetto a tenerle chiuse e circa le precauzioni da prendere e le cose cui prestare attenzione.

    In questo post, non riporterò per l'ennesima volta tutte le fonti bibliografiche a supporto di quel che dico: le trovate sparse nei miei post precedenti dedicati alla scuola.

    1). Bilancio costi/benefici. Dai dati di cui noi disponiamo, l'effetto della chiusura delle scuole sulla salute è peggiore di quello della loro riapertura. I morti che rischiamo ad aprire, cioè, sono minori dei morti che rischiamo a mantenere chiuso. I morti da chiusura si osservano a distanza, e sono associati agli effetti sulla salute dovuti al declino cognitivo, alla minore sorveglianza pediatrica e ad altri effetti indiretti come la sottrazione di tempo al personale ospedaliero con figli.

    2). Misure da adottare. Qui mi rifaccio all'eccellente riassunto di Antonella Viola
    , direttore di un istituto di ricerca dedicato alla salute dei bambini, che riporto di seguito:

    1. Numerosità degli alunni. Da questo dipende tutto: se si riuscisse ad avere classi di 15 persone, potremmo stare tutti più tranquilli perché i rischi di contagio sarebbero minori.
    2. Distanza di almeno 1 metro tra i banchi. Ora, questo metro ha poco di scientifico ma è il minimo indispensabile (e in Italia anche il massimo possibile).
    3. Areare spesso l’aula. Aprire la finestra ogni 40 min per almeno 10-15 minuti. Ora si potrà persino fare lezione con finestre spalancate, che sarebbe meglio, poi quando arriverà il freddo ne riparleremo.
    4. Indossare le mascherine. Credo che dai 10 anni in su (dalla prima media) dovrebbero essere obbligatorie. È vero che se stanno seduti c’è la distanza... ma se un ragazzo positivo starnutisce o ha un colpo di tosse o parla a voce alta 1 metro di distanza non serve a proteggere gli altri.
    5. Dare ai professori gli strumenti adeguati: se in classe con pochi ragazzi che usano mascherina, basta la mascherina normale. Se in classi piene e senza mascherina, valutare livelli di protezione maggiore. (Condizione che però va assolutamente evitata!!!). Disinfettare la cattedra regolarmente. Pensare a fornirli di microfono per evitare che parlino ad alta voce (con la mascherina non è facile e senza si spargono goccioline...). Ovviamente i microfoni vanno disinfettati.
    6. Misurare febbre a casa e a scuola.

    3). Ulteriori misure da richiedere per il periodo medio-lungo. Le strutture scolastiche versano in stato di abbandono più o meno grave da troppo tempo. Ora, in una struttura fatiscente il rischio per qualunque malattia - infettiva o meno - è maggiore del dovuto. Pensate a cosa potrebbe succedere se si diffondesse un'epidemia di colera, considerato i bagni delle scuole, o a come ll'influenza stagionale in ambienti senza un corretto condizionamento e filtraggio dell'aria, oltre che sovraffollati, comporti un rischio maggiore del dovuto di morire di polmonite virale. Questo senza contare il rischio di prendersi un calcinaccio in testa. E' indispensabile quindi, se chiediamo che le scuole siano aperte, di iniziare un piano serio di edilizia scolastica - non solo di assunzioni - che porti ad una scuola degna di questo nome: da questo passa la minimizzazione del rischio alla salute non solo per il personale scolastico, ma anche dei nostri figli.

    4). La didattica a distanza, da quello che sappiamo, è via via più efficace all'aumentare dell'età; questo fatto, da solo, dovrebbe consentire di applicare misure differenziate per scuole dell'infanzia (fino a 10-11 anni) e successive fino all'università, graduando la presenza scolastica, almeno durante una pandemia come questa, secondo l'età. IN ogni caso, la didattica a distanza richiede investimenti e omogeneità, per evitare che il digital divide si trasformi rapidissimamente in cognitive divide.

    5). Misure quali l'allargamento del concetto di congiunti, presentate come soluzione, danno evidenza dell'incapacità di almeno una parte della struttura dirigente del paese. Danno pure l'idea che non è possibile fidarsi del governo e dello stato, ed abbattono la fiducia nella possibilità di risolvere questa e le future crisi, spingendo le persone a restare a casa. E' ora di stroncare questo tipo di comportamento irresponsabile da parte della classe dirigente, denunciandolo pubblicamente per quello che è: una frode.

    6). Le epidemie e le malattie infettive non sono un'eccezione: nel nostro mondo, sono la regola, come dimostrano i casi di Dengue appena scoperti in Nord Italia. Vogliamo far finta che si tratti di risolvere questa emergenza e tutto sia poi finito? Le misure di cui ai punti precedenti devono essere parte di un piano complessivo, calibrato a seconda degli esiti di una nuova sorveglianza epidemiologica a spettro ampio. Qui, ovviamente, non posso scendere in maggior dettaglio.

    7). Chi sceglie la scuola come lavoro, si assume rischi professionali legati alla circolazione di malattie infettive (molte in maniera speciale tra i più piccoli). E' quello che fanno con altri tipi di rischi i pompieri, gli infermieri, i poliziotti, ma anche i metalmeccanici ed altri. Se qualcuno cerca il rischio zero, si licenzi.

    CONCLUSIONE: Io posso solo cercare di far ragionare e di evidenziare ciò che sappiamo. Non sono un politico, non sono un decisore e non sono nemmeno uno psicologo, costretto ad ascoltare recriminazioni assurde su questa pagina.
    Quindi, per piacere, adoperate cautela e assicuratevi di aver ben compreso ciò che cerco di dirvi, prima di lanciarvi nell'insulto o nell'accusa.

    PS: ovviamente, come ho scritto non so quante volte, test rapido e tracciamento sono la pietra su cui deve poggiare l'intero edificio della prevenzione, non solo a scuola.

  5. #52225
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    Licenziati in tronco, che problema c'è...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  6. #52226
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
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  7. #52227
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Terzo mondo d’Italia, continuo a ripeterlo che vergogna
    Si vis pacem, para bellum.

  8. #52228
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    22 nuovi positivi
    15 guariti
    2100 tamponi
    Nessuno in Ti ( -1)
    12 ricoverati (-1)
    Tutti questi guariti a stretto giro di posta potrebbero essere dovuti dalle deboli positività o da falsi positivi
    Situazione stabile
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  9. #52229
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    1462 casi e 9 morti oggi

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  10. #52230
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Ancora in leggero aumento i contagi per il Coronavirus in Italia: sono 1.462 (contro i 1.411 di ieri) quelli registrati nelle ultime 24 ore, nuovo dato più alto dagli inizi di maggio. Sono 9 i morti, invece, in aumento rispetto ai 5 di ieri. I tamponi sono stati 97.065, record per il terzo giorno di fila, secondo i dati del ministero della Salute.

    I casi totali ammontano ora a 265.409, le vittime complessive a 35.472. Le persone attualmente positive sono ora 23.035, con un incremento di 1.103 in 24 ore. I guariti sono 206.902, 348 in più. Spicca l'incremento dei pazienti in terapia intensiva, +7 per un totale di 74. I ricoverati con sintomi sono 47 in più (1.178), aumentano invece ancora di 1.049 i pazienti in isolamento domiciliare (21.783 il totale).


    Anche oggi nessuna regione fa registrare zero nuovi casi nelle ultime 24 ore. In testa per positivi trovati di nuovo nettamente la Lombardia con 316, seguita dalla Campania con 183, dal Lazio con 166, Emilia Romagna 164, a 135 il Veneto. Il Piemonte ne fa registrare 91, la Toscana 82, la Sardegna 55, la Sicilia 54. Chiude la classifica odierna dei nuovi positivi il Molise con un solo caso.
    FRIULI VENEZIA GIULIA

    Le persone attualmente positive al coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono 354 (12 più di ieri). Nessun paziente risulta in cura in terapia intensiva, mentre 13 sono ricoverati in altri reparti. Non si sono registrati nuovi decessi (348 in totale). Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute. Oggi sono stati rilevati 19 nuovi contagi; quindi, analizzando i dati complessivi dall'inizio dell'epidemia, le persone risultate positive al virus sono 3.728: 1.473 a Trieste, 1.171 a Udine, 820 a Pordenone e 256 a Gorizia, alle quali si aggiungono 8 persone da fuori regione. I totalmente guariti ammontano a 3.026, i clinicamente guariti sono 7 e le persone in isolamento 334. I deceduti sono 197 a Trieste, 77 a Udine, 68 a Pordenone e 6 a Gorizia.

    VENETO


    Sono 135 i nuovi casi di positività al Coronavirus in Veneto, per un dato complessivo dall'inizio dell'epidemia che raggiunge i 22.604 infetti. Si registrano nelle ultime 24 ore anche due vittime, per un conteggio totale di 2.119 morti (tra ospedali e case di riposo). Lo rende noto il bollettino della Regione. Con i nuovi focolai sul territorio si registra oggi un altro boom dei soggetti in isolamento, +1.074, per un dato complessivo di 8.110 (126 dei quali con sintomi). Si tratta però di un incremento - spiega la sanità regionale - che risente di un caricamento massivo di dati riguardanti viaggiatori sottoposti a tampone dall'Ulss di Verona, provincia in cui le persone in isolamento sono ora 2.307. I soggetti attualmente positivi in Veneto sono 2.253.TOSCANA

    In Toscana sono 11.595 i casi di positività al Coronavirus, 82 in più rispetto a ieri (17 identificati in corso di tracciamento e 65 da attività di screening). I nuovi casi sono lo 0,7% in più rispetto al totale del giorno precedente. L'età media degli 82 casi odierni è di 35 anni circa (il 32% ha meno di 26 anni, il 36% tra 26 e 40 anni, il 23% tra 41 e 65 anni, il 9% ha più di 65 anni) e, per quanto riguarda gli stati clinici, il 67% è risultato asintomatico, il 20% pauci-sintomatico. Delle 82 positività odierne, 20 casi sono ricollegabili a rientri dall'estero, di cui 9 per motivi di vacanza (5 Grecia, 3 Spagna, 1 Croazia). 16
    casi sono ricollegabili a rientri da altre regioni italiane (11 Sardegna, 5 altro). 2 casi riferibili a cittadini residenti fuori regione la cui positività è stata notificata in Toscana.
    ABRUZZO

    "Sono complessivamente 3725 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza. Rispetto a ieri si registrano 20 nuovi casi (di età compresa tra 8 e 71 anni), mentre il numero dei pazienti deceduti resta fermo a 472". Lo comunica l'Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo. "Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 2870 dimessi/guariti (+18 rispetto a ieri, di cui 14 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2856 che hanno cioè risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 383 (+2 rispetto a ieri). Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 153133 test". "Sono 39 i pazienti (+2 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 1 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 343 (invariato rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 388 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+11 rispetto a ieri), 905 in provincia di Chieti (+1), 1686 in provincia di Pescara (+4), 710 in provincia di Teramo (+4), 31 fuori regione e 5 per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza".
    MARCHE

    Torna ad essere occupato un posto di Terapia intensiva nelle Marche, a causa del coronavirus. Il Gores infatti comunica che i contagi sono saliti a 7.211 (+17): 5.933 dimessi/guariti (+9), 282 in isolamento domiciliare (+7) e nove ricoverati (+1). Tra quest'ultimi un paziente è in terapia intensiva al torrette di ancona mentre gli altri otto sono tutti in reparti non intensivi: sei a malattie infettive a torrette, uno a malattie infettive del san salvatore di pesaro ed un'altra paziente nel reparto di ostetricia-ginecologia dell'ospedale pesarese. Il territorio più colpito è Pesaro Urbino con 2.931 casi positivi (+8), segue Ancona con 1.933 (=), Macerata 1.212 (+4), Fermo 516 (+1) e Ascoli Piceno 355 (+3). Forte aumento dei casi/contatti in isolamento domiciliare che oggi sono 2.145 (+186) tra cui 78 operatori sanitari: 601 ad Ancona (+29), 699 a Pesaro Urbino (+45), 290 a Macerata (+12), 305 a Fermo (+93) e 250 ad Ascoli Piceno (+7).LAZIO

    "Oggi nel Lazio si registrano 166 casi e un decesso. Di questi 87 sono a Roma e si conferma una prevalenza dei casi di rientro (circa 60%) ed in particolar modo con link dalla Sardegna (38%). Continua lo straordinario lavoro di testing e tracciamento, record tamponi oltre 14 mila". Così l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, in una nota. "Da lunedì a Civitavecchia sarà possibile anche per chi parte verso la Sardegna effettuare volontariamente e gratuitamente il test. Ai drive-in regionali, che rimarranno aperti anche al sabato e la domenica, sta entrando in funzione progressivamente la rete dei test rapidi gratuiti e validati con risposta entro la mezz'ora. Presso ciascuna asl nascono le equipe anti-covid per le scuole per la gestione operativa del protocollo dell'Istituto superiore di sanità".iframe src="https://flo.uri.sh/visualisation/2026926/embed" frameborder="0" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" style="width:100%;height:500px;">
    CAMPANIA

    Sono 183 i nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime 24 ore in Campania dall'analisi di 5.494 tamponi. Dei 183 nuovi casi, 81 sono relativi a rientri (36 dalla Sardegna e 45 da Paesi esteri). Il numero totale dei casi di coronavirus registrati in Campania dall'inizio dell'emergenza sale a 6.424, mentre sono 402.390 i tamponi complessivamente analizzati. Non ci sono nuovi decessi (il totale resta 445) mentre l'Unità di crisi della Regione Campania comunica che ci sono 10 nuovi guariti: il totale dei guariti è 4.383 (di cui 4.378 completamente guariti e 5 clinicamente guariti).BASILICATA

    Quattro nuovi casi di contagio, tutti lucani, sono stati rilevati in Basilicata su un totale di 613 tamponi esaminati ieri. È il numero più elevato di test della nuova fase sanitaria. I nuovi positivi sono in isolamento domiciliare, si tratta di residenti a Matera (2), Rivello, Montescaglioso. Nel complesso i casi attuali in Basilicata sono 67. Aggiornando il bollettino della task force regionale, in cui sono conteggiati solo i casi dei residenti lucani con tampone registrato in Basilicata, sono 26 (+3) gli attuali positivi (25 in isolamento e uno ricoverato) mentre sono 28 le persone decedute con tasso di letalità in Basilicata del 5,5% e sono 376 (+1) i guariti. Sono due i pazienti ricoverati: uno nel reparto di malattie infettive dell'ospedale San Carlo di Potenza e un altro (un pugliese della provincia di Taranto) trasferito dal reparto di malattie infettive al reparto di terapia intensiva dell'ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Per la prima volta, dopo la fase 1, si registra un ricovero in terapia intensiva. Ai casi lucani vanno aggiunti 23 migranti ospitati nei centri di accoglienza e qui in isolamento; altri 10 stranieri domiciliati o residenti in Basilicata e in isolamento domiciliare; 7 cittadini di altre regioni (1 Umbria, 1 Lazio, 5 Toscana) in isolamento in Basilicata; il paziente ricoverato a Matera. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono stati analizzati 55.308 tamponi, di cui 54.668 risultati negativi.
    PUGLIA

    Oggi in Puglia sono stati registrati 3.226 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e 52 casi sono positivi: 20 in provincia di Bari, 6 nella provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi, 15 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto. Non sono stati segnalati decessi. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 297.585 test, 4.028 sono i pazienti guariti e 684 sono i casi attualmente positivi.SARDEGNA

    Supera la soglia dei duemila casi (2.022) il numero di positività al Covid-19 complessivamente accertato in Sardegna dall'inizio dell'emergenza. Nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale si registrano 55 nuovi casi. Resta invariato il numero delle vittime, 134 in tutto. In totale sono stati eseguiti 131.604 tamponi, con un incremento di 1.552 test rispetto all'ultimo aggiornamento. Sono invece 23 (uno in meno rispetto al bollettino di ieri) i pazienti ricoverati in ospedale. Invariato il numero di pazienti in terapia intensiva, due. Le persone in isolamento domiciliare sono 597. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.262 pazienti guariti, più altri 4 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 2.022 casi positivi complessivamente accertati, 362 (+13) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 212 (+10) nel Sud Sardegna, 64 a Oristano, 122 (+2) a Nuoro, 1.262 (+30) a Sassari.


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