Nuovo Virus Cinese

[nevearoma]

Il virus può anche fare una strage mondiale ma gli rimarrebbero miliardi di persone da infettare e reinfettare; non ridurrebbe il suo pool di potenziali ospiti tanto da essere soggetto a una pressione selettiva nelle sue mutazioni genetiche. Prendi un virus dei tanti: quello del vaiolo. Fino all'ultimo giorno in cui ha popolato questo pianeta, ha avuto una mortalità del 30% circa nei soggetti colpiti. Non lo chiamerei di certo "adattamento", un tasso del genere. Poi diciamo che, se nel mondo saranno rimaste così poche persone da mettere in difficoltà la specie virale e rischiare che si estingua, la situazione generale sarà talmente apocalittica che la speranza in mutazioni che rendano il virus meno pericoloso sarebbe paradossalmente l'ultimo dei pensieri dell'umanità.

E che devo dirti? Allora forse è meglio entrare nell'ordine delle cose che si può morire di covid come si poteva morire di vaiolo, o di polio, o di morbillo. Sicuramente più desiderabile che fare lockdown a fisarmonica per il resto dei nostri giorni, se proprio (poi per ottenere cosa non si sa).

[Perlecano]

psicologicamente è un vero incubo comunque ragazzi... io inizio a sentirne il peso.
Sempre con questa pressione sul groppone, a stare attenti, a stare distanti e con la mascherina maledicendo quell’idiota che non la mette, e con la prospettiva di mesi difficili senza una soluzione alla mano. Con il pensiero fisso “ecco, un altro che conosco positivo, ziocaro qua finisce che dobbiamo inchiodarci in casa tutti”...

L’unica, ma proprio l’unica, al momento è attuare quelle norme solite per rallentare il contagio e renderlo sostenibile per il SS.

Poi verosimilmente anche il lockdown eh.

Se si vuole tornare all’età della pietra allora sì, è sostenibile.

per il grassettato non farti il sangue amaro, tanto il problema è a monte e la mascherina comunque non protegge totalmente dal contagio (certi studi in merito che si basano solo sui droplets non mi convincono troppo). è come dire che il problema principale dell'andare in giro in macchina è che uno degli automobilisti che incroci per strada ha sonno e quindi rischia di non guidare perfettamente... alla fine il vero rischio è già insito nel fatto che ti imbatti in centinaia di persone che magari sanno guidare molto bene, ma un errore che non dipende direttamente dalla loro perizia e accortezza può, purtroppo, presentarsi ugualmente.

[Lou_Vall]

Questo thread penso che sia il migliore di sempre, perchè, oltre a dati statistici e scientifici, ci arrovelliamo per trovare soluzioni e proposte. Una cosa che nelle prossime settimane ogni persona farà.
Soluzioni pronte non ce ne sono.
Ma... non voglio fare l'ottimista, ma possiamo uscirne.
E credo che le soluzioni siano nel mezzo. Non al lockdown e no alla libera circolazione del virus: sono misure estreme, entrambe catastrofiche. La libera circolazione del virus ci porterebbe alle fosse comuni ai bordi delle strade, senza se e senza ma. Che piaccia o no siamo un paese di anziani, malati e pluripatologici, sarebbe un'ecatombe, con centinaia di migliaia di morti e altre centinaia di migliaia di morti collaterali per collasso del sistema sanitario, oltre a migliaia e migliaia di operazioni e diagnosi non fatte, crollo del personale sanitario, tensioni sociali. E il tutto, ovviamente, senza sapere quanto durerà l'immunità per i superstiti. Ci sarebbe una catastrofe umanitaria a cui seguirà una catastrofe economica e sociale, nonchè la paura latente che tutto possa riaccadere. E, per citare qualcuno, dovremmo davvero dare per scontato che perderemo i nostri cari o che noi stessi potremmo morire. Siamo pronti ad affrontare una cosa del genere? Io non credo..
Il lockdown salvaguarda le persone dall'infezione da Covid-19 per cui, effettivamente, bloccherebbe temporaneamente l'epidemia, abbiamo visto che sì, funziona. Ma gli effetti collaterali sono anch'essi catastrofici: depressioni, violenze domestiche, suicidi (tutte cose che verranno fuori, vedrete), collasso del sistema economico, crisi gravissima con migliaia di disoccupati, casse statali sempre più in rosso, indebitamento folle che porterà ad un'esasperazione della tassazione per i pochi che potranno ancora lavorare e produrre. Anche questo non è sostenibile, e i danni sono subdoli, magari non immediatamente evidenti, ma ci saranno, perchè ci sono interi sistemi economici che collasseranno (l'industria dello spettacolo o dell'intrattenimento, ad esempio, in parte quella del turismo, delle feste, ecc.) e migliaia di persone che non potranno più sostentarsi, e che cercheranno di riqualificarsi altrove. Ergo aumento smisurato di disoccupati, pronti a vendersi a salari sempre più bassi, e problemi annessi: ansia, suicidi, delinquenza, criminalità, furti, rapine.
Se vogliamo andare avanti, bisogna incontrarsi a metà. Una via di mezzo tra una circolazione del virus e una limitazione alle attività. Ma una cosa pensata bene, a lungo termine, una sorta di "piano quinquennale", per andare sul sicuro. L'idea dei lockdown locali, personalmente, non mi ha mai convinto, o per lo meno ha senso con pochissimi casi tracciabili. A questi livelli non ha senso, casi ce ne sono ovunque, già il tracciamento è andato a farsi benedire. Penso che un buon compromesso sarebbe una sorta di "rotazione delle attività": chiusure temporanee di determinati settori (es. bar, pasticcerie) mentre altre restano aperte (es. musei e parrucchieri), poi, dopo un tot di giorni, aprono i settori rimasti chiusi e chiudono quelli che erano aperti. In questo modo ne patiranno tutti senza dubbio, ma forse in maniera più "soft" e senza scossoni eccessivi, garantendo comunque quel minimo di respiro per le attività finora messe da parte. Il sistema economico - se pianificato bene - patirà in maniera non estrema, poichè verrà comunque garantita una continuità delle attività e delle commesse: anche il mercato del lavoro non morirebbe del tutto, poichè, anzichè alla chiusura, si guarderebbe già alla prossima apertura. Certo, sarà economicamente costoso, nessuno lo nega, ma d'altra parte fa sì che le cose proseguano, con delle pause (brevi, una decina-quindicina di giorni) e delle ripartenze.
Non sarà la soluzione, ma spero che qualcuno inizi a ragionarci su. Anche come impatto psicologico sarebbe molto molto più accettabile.

[Perlecano]

E che devo dirti? Allora forse è meglio entrare nell'ordine delle cose che si può morire di covid come si poteva morire di vaiolo, o di polio, o di morbillo. Sicuramente più desiderabile che fare lockdown a fisarmonica per il resto dei nostri giorni, se proprio (poi per ottenere cosa non si sa).

Hai citato tutte malattie per le quali l'immunità è permanente (non solo nel senso che se ti contagi e sopravvivi poi sei a posto a vita, ma anche nel senso che a monte, il vaccino ti rivoluziona l'andamento epidemico per sempre). Sulla seconda frase, detto con grandissimo rammarico, non posso che concordare...

[nevearoma]

Hai citato tutte malattie per le quali l'immunità è permanente (non solo nel senso che se ti contagi e sopravvivi poi sei a posto a vita, ma anche nel senso che a monte, il vaccino ti rivoluziona l'andamento epidemico per sempre).

Ah certo, ma il vaccino una volta non c'era

[Lou_Vall]

E che devo dirti? Allora forse è meglio entrare nell'ordine delle cose che si può morire di covid come si poteva morire di vaiolo, o di polio, o di morbillo. Sicuramente più desiderabile che fare lockdown a fisarmonica per il resto dei nostri giorni, se proprio (poi per ottenere cosa non si sa).

O di bronchite, o di polmonite, o di semplice influenza.
Purtroppo o meno male la nostra società del benessere ci ha portato a ritenerci quasi invincibili quando, fino a meno di cent'anni fa, i nostri bisnonni accettavano senza troppe storie quest'ordine delle cose. Ho avuto un prozio morto di tetano, all'età di 16 anni, peraltro. Si era tagliato, non ci aveva fatto caso, infezione trascurata, poi era peggiorato. Era stato un lutto in famiglia, chiaramente, ma era "uno dei tanti". Non travisate il mio messaggio, non è un inno alla morte. Dico solo che fino a un pò di anni fa il rapporto con la morte era quasi quotidiano: tutti morivano, chi prima chi dopo, in casa, con poche cure. E lo si accettava. Adesso una cosa del genere farebbe scandalo perchè, psicologicamente, non siamo pronti ad accettare una cosa del genere. Per noi ora è accettabile morire a 90 anni dopo una vita in salute, stop. Qualsiasi cosa che si allontana da questo standard non riusciamo più a tollerarlo, perchè ci siamo settati su un livello di benessere altissimo.

[wtrentino]

per il grassettato non farti il sangue amaro, tanto il problema è a monte e la mascherina comunque non protegge totalmente dal contagio (certi studi in merito che si basano solo sui droplets non mi convincono troppo). è come dire che il problema principale dell'andare in giro in macchina è che uno degli automobilisti che incroci per strada ha sonno e quindi rischia di non guidare perfettamente... alla fine il vero rischio è già insito nel fatto che ti imbatti in centinaia di persone che magari sanno guidare molto bene, ma un errore che non dipende direttamente dalla loro perizia e accortezza può, purtroppo, presentarsi ugualmente.

Sinceramente?
Periodicamente salta fuori questo discorso. Non è accertato che unaa mascherina fermi totalmente le droplets. Bene, e com’è allora non c’è un articolo che sia uno che ne accerti la completa inutilità?

Che poi cosa ci sarà da accertare: è una barriera fisica, vuoi che non fermi nulla? Cioè anche un bambino la capisce... (ne faccio un discorso generale non mi riferisco a te direttamente)

Ma cazzarola, ma sarà ben meglio sfruttare una possibilità che ne riduca la diffusione di (sparo) il 50%, son mezzi contagi in meno.

Nel mentre qualcuno mi prova che non servono a un bel niente io la metto e PRETENDO che lo facciano anche gli altri.

[Alessandro1985]

O di bronchite, o di polmonite, o di semplice influenza.
Purtroppo o meno male la nostra società del benessere ci ha portato a ritenerci quasi invincibili quando, fino a meno di cent'anni fa, i nostri bisnonni accettavano senza troppe storie quest'ordine delle cose. Ho avuto un prozio morto di tetano, all'età di 16 anni, peraltro. Si era tagliato, non ci aveva fatto caso, infezione trascurata, poi era peggiorato. Era stato un lutto in famiglia, chiaramente, ma era "uno dei tanti". Non travisate il mio messaggio, non è un inno alla morte. Dico solo che fino a un pò di anni fa il rapporto con la morte era quasi quotidiano: tutti morivano, chi prima chi dopo, in casa, con poche cure. E lo si accettava. Adesso una cosa del genere farebbe scandalo perchè, psicologicamente, non siamo pronti ad accettare una cosa del genere. Per noi ora è accettabile morire a 90 anni dopo una vita in salute, stop. Qualsiasi cosa che si allontana da questo standard non riusciamo più a tollerarlo, perchè ci siamo settati su un livello di benessere altissimo.

hai perfettamente ragione, sempre per ricordare come si stava meglio quando si stava peggio ma in tutto ciò io mi sono perso un passaggio sulla polemica a proposito dei blocchi totali (alias locdaun)
personalmente vi dico quello che ho capito io così eventualmente qualcuno mi può correggere: questi ultimi non sono frutto di una mente perversa quanto sadica ma sono l'extrema ratio per evitare i collassi complessivi del sistema sanitario
il che vorrei ricordare non significa non poter più curare i malati del nostro nuovo amico qui ma vuol dire mandare in crisi totale una buona parte delle forme di assistenzialismo sanitaria
a quel punto se non vogliamo ricorrere a questo metodo rozzo quanto si vuole e altrettanto micidiale quanto necessario, a certi livelli di diffusione, facciamo prima a serrare solo gli ospedali e a comunicare ai cittadini che le magagne legate alla salute se le smazzino a casa propria
almeno mettiamo tutti sullo stesso piano

[Perlecano]

Sinceramente?
Periodicamente salta fuori questo discorso. Non è accertato che unaa mascherina fermi totalmente le droplets. Bene, e com’è allora non c’è un articolo che sia uno che ne accerti la completa inutilità?

Che poi cosa ci sarà da accertare: è una barriera fisica, vuoi che non fermi nulla? Cioè anche un bambino la capisce... (ne faccio un discorso generale non mi riferisco a te direttamente)

Ma cazzarola, ma sarà ben meglio sfruttare una possibilità che ne riduca la diffusione di (sparo) il 50%, son mezzi contagi in meno.

Nel mentre qualcuno mi prova che non servono a un bel niente io la metto e PRETENDO che lo facciano anche gli altri.

Dico solo che sono peggio, nel complesso, cento persone con la mascherina che una senza. Salta all'occhio chi individualmente è portatore di un rischio che, nel collettivo, diventa poco influente. Chi ha mai parlato di completa inutilità? Sì, spannometricamente posso tenermi sul 50% anch'io, come stima.

[Perlecano]

Ah certo, ma il vaccino una volta non c'era

Il mio discorso verteva sulla gigantesca differenza esistente tra immunità permanente e immunità temporanea. Il vaccino era una conseguenza del mio discorso e non un fattore discriminante a monte.