Per rispondere ad un pò di persone)
@burian: (non so se ho messo il tag) il numero di persone giornaliere ricoverate in terapia intensiva è in lieve calo, da +8 il 23/03 a +1 il 01/04 a -10 di oggi, quindi quel dato, di per sè, è buono.
Riguardo il numero di casi nascosti e la mortalità: vero che la popolazione anziana è una bella fetta, ma è anche vero che non facendo tamponi (o per meglio dire, facendoli con i soliti criteri ridicoli detti più volte, e per giunta pochissimi) non potremo MAI sapere quale fascia d'età della popolazione è stata maggiormente colpita dal contagio, nè come.
Come dicevo, almeno per la mia provincia, il settore trainante è quello agroalimentare: un settore che non si è mai fermato, ovviamente, neanche dopo il 22/03 e neanche ora. Per cui, se il contagio continuasse in ambito lavorativo (cosa che ritengo molto probabile), l'infezione sta continuando a galoppare praticamente tra colleghi e loro famiglie, e si tratta di persone sostanzialmente non anziane (dato che sono tutti più o meno in età da lavoro) e i casi anziani dovrebbero, almeno in teoria, essere infettati solo ed esclusivamente da familiari conviventi e dal personale sanitario (che è un gran gran veicolo).
Terza cosa: il numero di morti. Ci sono decine e decine di segnalazioni e di notizie di persone che sono morte in casa senza avere alcun tampone. Decine e decine sono solo quelle note, che hanno fatto notizia. Gli ultimi due casi, per esempio, sono un'infermiera nel Pinerolese e un'altra a Beinasco. Ma quanti sono i casi sommersi, anche di morti? Parlo di tutti quelli che non hanno fatto notizia, anziani magari soli, o con pochi familiari, che non hanno potuto, o voluto, far sentire la propria voce e denunciarlo agli organi di stampa.
Abbiamo la certezza assoluta che 1 positivo, il 17 febbraio, era nella sala d'attesa del Pronto Soccorso dell'Ospedale Mauriziano di Torino, insieme a molte altre persone ovviamente. E sappiamo che era infetto più o meno dal 2 febbraio, per cui, dal 2 al 17 febbraio, non sappiamo quante persone abbia mai infettato. E, una volta fatte le 2 settimane post 17 febbraio, ossia il 2 marzo (ben 9 giorni prima del lockdown), senza alcun tampone, è tornato a lavorare. Sarà stato ancora positivo? E chi lo sa?
Il 6 marzo, una coppia di anziani con sintomi influenzali da due settimane si è presentata al Pronto Soccorso delle Molinette, sempre a Torino. E' stato detto che il loro figlio lavorava a Lodi, ed era venuto a trovarli, e dunque (visto che avevano tutti i sintomi + contatto con una zona rossa) sono stati sottoposti a tampone e trovati positivi. Peccato che, come affermato dopo, il figlio non solo non lavorava a Lodi, ma non era mai stato in tutta la sua vita nè nel Lodigiano, nè in una zona rossa. Cosa significa? Che già a metà febbraio, almeno a Torino, i casi erano già diversi, parecchi. Difficile quantificare. La mia idea (opinabile) è che il Piemonte, già alla terza settimana di febbraio, avesse minimo minimo un migliaio di casi, se non di più.
Lou soulei nais per tuchi
"Nel nome del fango, della manna e del metro di fresca a 3000 metri. Amen."
www.meteostretti.it - INSTAGRAM: https://www.instagram.com/giorgiopavan_photography/
"there's no better place to chase like home"
Posso farti una domanda Borea? Dato che sei della zona di Palermo da quel che vedo... Poco fa è passato al TG LA7 un servizio relativo al mercato di Ballarò a Palermo, dove a detta del giornalista c'erano tante persone in giro ad acquistare beni di prima necessità senza i dovuti accorgimenti (sappiamo quali sono... mascherine, distanza di sicurezza...). Ti risulta? Non è una domanda polemica eh, bada bene, ti chiedo solo per capire se il giornalista in questo caso ha enfatizzato esageratamente la reale situazione.
Qua poi la situazione, nel caso in cui li sia vero, non è che sia poi molto diversa, almeno in certi episodi più recenti... È di qualche giorno fa l'apertura del mercato del quadrilatero di Bologna degli alimentare (in centro città) con persone accalcate le une sulle altre per l'acquisto di generi alimentari... Si parla del 2/3 aprile:
Bologna, spesa affollata nel Quadrilatero':' "Cosi non ne usciremo piu" - la Repubblica
Non mi stupisco, pertanto, nel caso in cui in città incrementano i casi di positività a seguito di questi comportamenti ignoranti... Fortuna che in questi giorni hanno messo le transenne però ormai dei danni sono stati fatti.
Inviato dal mio Nokia 3.2 utilizzando Tapatalk
Eh, anche questo è da tenere in considerazionea proposito di dittature comuniste il Venezuela dichiara 200.000 tamponi e 180 casi, quello mi sembra poco veritiero. In Vietnam sinceramente non saprei...però in ogni caso è giusto non farci troppo affidamento per trarre certe conclusioni.
Ecco, il Brasile molto più di Indonesia ed Ecuador...cioè, non so come spiegarmi i morti lasciati per le strade in Ecuador, pensando ai loro numeri ufficiali. Però anche in Ecuador, può essere spiegabile col fatto che ha colpito Quito, che è una zona più fredda, col clima che abbiamo noi adesso.
L'Indonesia ha neanche 4.000 casi totali, magari li avessimo noi...
Sul Brasile bisognerebbe vedere che parte del Brasile sta colpendo, visto che si estende per parecchi gradi di latitudine, però sì per quello non ho una spiegazione
Segnalibri