
Originariamente Scritto da
AbeteBianco
Eh certo, concordo, sarebbe una contraddizione. E poi queste autocertificazioni a cosa servono? Vanno bene se ad esempio sei un dipendente, e per andare a lavorare l'azienda ti fornisce la giustificazione del tuo spostamento da mostrare agli enti preposti al controllo, ma non vedo nessun senso per andare a portare a spasso il cane o fare la spesa, fare un foglio per te stesso! Non è sufficiente spiegarlo a voce??
Quanto sto per dire forse non è totalmente applicabile alla realtà italiana, però sono dell'idea di non limitare arbitrariamente gli spostamenti, è la gente che deve capire cosa si deve fare.
Vedrei un problema di eccessiva rigidità burocratica. Puoi obbligare la gente ad uscire al massimo a 300 m da casa, o di confinarla al comune, però:
1) come Stato devi avere le risorse di far rispettare queste forti limitazioni se le imponi come aspetto legale e non come raccomandazioni che forse sarebbero più semplici da gestire e chiare per tutti.
2) limiti arbitrari non vanno bene per tutti alla stessa maniera, c'è da considerare questo aspetto.
Ad esempio se si decide di "limitare gli spostamenti all'interno del comune", dipende di che comune si parla, quindi uno di Morterone (piccolo comune di 30 abitanti in Lombardia) di fatto non può uscire dal suo caseggiato in montagna mentre uno in centro a Milano si sposta dove vuole perché "è all'interno del comune"?
Idem per discorsi di regioni, perché la Valle d'Aosta non è come la Puglia. Poi dipende anche dalla singola persona, uno per vari motivi deve spostarsi tra le regioni, mentre uno no e magari è proprio quello che sta nella sua regione a fare più spostamenti inutili e che dovrebbe ridurli. Così come il discorso di uscire di casa al massimo a 300 m o 1 km come in Francia... dipende chi sono io.
Devi quindi garantire flessibilità in questi regolamenti altrimenti la gente esplode, oppure
li imposti in altra maniera. Ed è importantissimo evitare i paradossi.
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