Io ho trovato questo:
Il bollettino aggiornato al 23 aprile mostra che a livello nazionale ci sono 82.821 uomini e 90.895 donne contagiate, per un totale – aggiungendo 427 pazienti di cui non si conosce il genere – di 177.143 persone. I pazienti maschi rappresentano quindi il 48,7% dei casi, mentre le femmine il 51,3%. A livello di decessi la situazione è però profondamente diversa: il 63,3% riguarda gli uomini e il 36,6% le donne, un fenomeno che si era già visto nell’analisi dei micro-dati della Lombardia.Complessivamente, la fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 50 e i 59 anni con 32.524 casi, pari al 18,4%. A seguire gli anziani tra gli 80 e gli 89 anni con 30.534 casi, il 17,2%.
Le meno colpite sono invece le fasce più giovani: tra gli under 20, infatti, si registrano 3.450 casi (l’1,9%). Guardando al genere, tra gli uomini la fascia d’età più colpita dal contagio è quella compresa tra i 70 e i 79 anni con 16.410 casi (il 19,1%), mentre tra le donne è quella tra i 50 e i 59 anni con 16.685 casi (il 18,4%).Per quanto riguarda i decessi complessivi, invece, il 40,5% è concentrato tra pazienti di età compresa tra 80 e 90 anni e il 29,7% tra i 70 e i 79 anni. Per le donne la fascia d’età 80-89 rappresenta il 44,1% dei decessi, per gli uomini il 38,5%. Tra i pazienti maschi si registra il 33,8% dei decessi nella fascia d’età 70-79, mentre tra quelli di tipo femminile “solo” il 22,6%. Non ci sono stati decessi decessi tra ragazzi e ragazze (10-19 anni) e se ne registrano due tra gli 0 e i 9 anni (e di uno dei due non si conosce il genere).
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
dovrebbe essere grossomodo dell'altro ieri (l'ho trovato nell'infografica di oggi che a sua volta è aggiornata con i decessi notificati prima del pomeriggio di ieri). non so di chi si tratti (un 24enne affetto da morbo di Crohn e con la febbre alta da alcuni giorni, deceduto improvvisamente nella sua abitazione a Genova, è risultato negativo al coronavirus in un tampone post-mortem, quindi l'ottavo morto nella fascia 20-29 anni non è lui).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Il 60% basta, è scritto anche tra le raccomandazioni dell'ISS:
Coronavirus, Rezza: la via di trasmissione principale non e da superfici - ISS
Credo che si consigli quella percentuale perchè se troppo diluito l'effetto dell'alcol viene attenuato e si eliminano meno particelle virali. Ripetendo lo stesso procedimento non è detto ottieni lo stesso risultato.
E' un po' come dire che del vino annacquato, se bevuto più volte, ti dà lo stesso sapore del vino vero. No, non è così.
Sì. Più schiuma si crea, più sporco si toglie.altra domanda: si dice che bisogna insaponarsi le mani bene sfregandole 20 secondi e pulendo fino a circa metà avambraccio. si dice anche che, di fatto, qualsiasi sapone vada bene e che più si crea schiuma nello sfregamento e meglio è. vero?
Ho letto una ricerca che diceva che il virus si inattiva del tutto a 90°. Quindi mi spiace, ma 65° può eliminare alcune particelle, non tuttenel caso, il lavarsi poi le mani con acqua ben calda (la mia caldaia la fa uscire a 65° circa, ma penso che un po' ovunque almeno i 50° si raggiungano), può aiutare a uccidere il virus? si è scoperto con quali temperature muore facilmente? cioè, se tengo le mandi una decina di secondi abbondanti sotto l'acqua bella calda (ovvio, quanto si riesce, mica bisogna ustionarsi) per sciacquarmi, può facilitare l'eliminazione del virus rispetto all'utilizzo di acqua tiepida o fredda?
Comunque il principio chimico su cui si basa il lavaggio delle mani con sapone è il seguente: il sapone è un sale di sodio o potassio che presenta una parte grassa. La componente grassa, chimicamente si dice "lipidica", del sapone crea delle piccole celle che intrappollano lo sporco, ivi incluso batteri e virus. Dato che i lipidi sono idrofobi, cioè non posso legarsi con l'acqua chimicamente, ne vengono respinti. L'acqua in altre parole entrando in contatto con il sapone favorisce la creazione di queste celle ulteriormente e le spazza via.
Dunque il principio del lavaggio non è eliminare il virus, uccidendolo. Ma allontanarlo e spazzarlo via. Quindi di fatto basta anche solo lavarsi le mani, poco importa se con acqua fredda o calda. Il principio è lo stesso![]()
Ne sono già a disposizione alcuni. Proprio oggi stanno partendo con l'analisi sierologica su 150mila italiani.
Il test sierologico potrà essere a breve usato per diagnosticare anche il Covid in pazienti con sintomi da un po' di giorni (non prima però), ma andrà sempre supportato dal tampone per ulteriore conferma.![]()
all'ottima risposta di damiano aggiungo che tra i 50 e i 59 anni per me la letalità del covid è dello 0,2% circa, quindi moltiplicherei tranquillamente il numero di contagiati italiani ufficiali per dieci, in quella fascia d'età (l'ISS vede un 2,5% di letalità per questa fascia anagrafica, quindi ti lascio immaginare quanto sommerso ci sia...). Al massimo, visto che chi è più vicino ai 60 che ai 50 è proporzionalmente maggiore che in altre nazioni dalla popolazione più giovane, in cui c'è maggiore sbilanciamento verso chi supera di poco i 50 rispetto a chi sta di poco sotto i 60, la letalità della fascia 50-59 italiana può realisticamente arrivare allo 0,3%, ma direi non di più.
Hanno effettuato test mirati l'Islanda (con sommerso quasi nullo), l'Australia (con sommerso ridotto), la Nuova Zelanda (sommerso modesto anche per lei) e la Diamond Princess (con sommerso trascurabile): ebbene, questi quattro "gruppi" (tre nazioni e la nave da crociera) hanno complessivamente fatto registrare circa 1750 casi nella fascia 50-59, e i decessi sono stati solo due (i due australiani - un maschio e una femmina - di cui ti ho parlato pochi minuti fa). Se volessimo arguire la letalità del covid per fascia di età da questo campione, peraltro relativamente esiguo, otterremmo un misero 0,11%...
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
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