ma è esattamente il modo in cui si diffonde questa epidemia, ci sono sempre più evidenze scientifiche che nella maggior parte dei casi la diffusione del virus tende a spegnersi da sola o a mantanere un numero limitato di nuove infezioni mentre in alcune situazioni tipicamente in ambienti chiusi con numerosi contatti e forse anche con differenze tra contagiati può avvenire una rapida esplosione dei casi, può spiegare ad esempio il fatto che il giappone è riuscito a mantenere sotto controllo l'epidemia ed è anche il motivo percui è eccezionalmente stupido riaprire ogni cosa, così rischiamo di pagarne le conseguenze tutti quanti anzichè perdere qualche discoteca.
Most COVID cases don’t spread virus—it’s the superspreaders we need to stop | Ars Technica
Ormai la loro situazione è abbastanza chiara: disastrosa a dir poco negli Stati più meridionali, con California, Texas, Florida e Arizona che da soli ieri hanno tirato fuori il 35% dei casi nazionali; decente altrove e pure molto buona negli Stati nord/orientali (dal Maryland in su) .
Il calo dei morti, che è stato ben più rapido e intenso rispetto al calo dei casi, riflette bene questa situazione: negli Stati centro/settentrionali l'epidemia sta realmente calando e dunque i morti calano di conseguenza, mentre negli Stati meridionali, dove l'epidemia è in corso tuttora, i morti non crescono granché perché sono stati con popolazione più giovane.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Gli aerosol dispersi nell'aria sono la maggior causa di diffusione del virus, ovvero in ambienti chiusi con poca ventilazione sono essenziali le mascherine per ridurre la trasmissione e da sole sono molto efficaci, voglio vedere come possono fare in una discoteca:
Identifying airborne transmission as the dominant route for the spread of COVID-19 | PNAS
https://twitter.com/DrEricDing/statu...48839162146820
Convertire le discoteche in teatri o pub si potrebbe, almeno in questo periodo, questo sì.
Ma di teatri, cinema e pub siamo già pieni ovunque, quindi dal punto di vista economico, secondo me non sarebbe un rimedio per i gestori, perchè non farebbero grandi incassi.
Ma sempre meglio che star chiusi....
Però se da un lato potrebbe servire da contenimento dell'epidemia, dall'altro non servirebbe al popolo delle discoteche, e siamo sempre allo stesso punto:
dove vanno a ballare i ragazzi?
Mentre LucaTS, farebbe il dj in smart - working da casa?![]()
Stanotte mi sono messo a pensare ad una cosa, che ho battezzato "immunità locale".
Seguitemi, poi datemi pure in testa
Faccio il mio esempio, perchè conosco la mia realtà, quindi non so se sia applicabile ovunque, ma ad ogni modo...
Nella mia valle, 60km di lunghezza, ci viviamo in circa 7.000 persone. Lavoriamo, facciamo la spesa, andiamo la bar, ecc.ecc. Fermo restando l'utilizzo corretto delle 3 D (che aiutano), bene o male vediamo sempre le stesse persone. Vedo i colleghi a lavoro, gli amici il weekend, i genitori, ecc. Ma si tratta sempre delle stesse persone. Così come i luoghi (pochi, a dir la verità) che frequentiamo: sono sempre gli stessi, e ci sono sempre le stesse persone, conosciute o non.
Non si tratta assolutamente di un ambiente chiuso perfetto (c'è un valico internazionale, c'è un pò di turismo, quando partirà), ma di un ambiente, come dire, non così aperto come potrebbe essere una grande città al centro di traffici, commerci, turismo, convegni, scali, ecc.ecc.
Quel che voglio dire è che, se si ammalasse una persona all'interno di questo sistema (mettiamo un mio collega), e disgraziatamente infetti qualcuno, questo qualcuno sarà sempre bene o male all'interno della stessa cerchia (un altro collega, o un familiare), che a sua volta rimarrà sempre all'interno dello stesso sistema, e quindi potrà infettare a sua volta sempre un collega, o un familiare, o al massimo un amico, che comunque frequenta sempre lo stesso bar, le stesse persone, ecc.ecc. con la possibilità che il virus resti sempre nello stesso ambiente, e che dunque non trovi "sfogo" all'esterno. In questo modo l'infezione, anzichè andare incontrollata verso l'infinito e oltre, potrebbe rimanere ostacolata dai soliti contatti.
Un ragionamento simile lo vedrei applicabile in altre valli alpine, o in comunità relativamente piccole del nostro territorio. La base, alla fine, sarebbe la riduzione all'osso degli spostamenti e la limitazione del turismo (lo so, fa paura). Questo, ovviamente, compenserebbe il mancato utilizzo totale delle 3D (lo facessero tutti potremmo andare ovunque e fare quasi qualunque cosa con rischi minimi).
Lou soulei nais per tuchi
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