Buonasera. Aggiornamento dal Piemonte.
Oggi 11.113 tamponi, dei quali 2.003 positivi: tasso di positività al 18,0%, in linea con la scorsa settimana. +17 in TI e +21 decessi.
La mia provincia segna un +232 positivi, per il 3° giorno consecutivo non si arriva ai 300
Questo è il grafico dell'incremento dei casi giornalieri, provincia di Cuneo
Cattura01.JPG
Speriamo non sia solo un calo momentaneo, ma l'inizio di una nuova fase..
Questo invece il grafico dei casi attivi in tutta la regione
Cattura022.JPG
Purtroppo ancora in salita... Spero che non manchi molto al cambio di pendenza...
Lou soulei nais per tuchi
La matematica non è un'opinione. Se si resta costanti su 90-100mila casi al giorno, senza un rallentamento, in un mese si infetteranno 3 milioni di italiani, e fino a Natale siamo a 6 milioni.
Dato che le persone in TI ci restano più tempo di quanto ci mettano nuove persone ad entrare, alla fine il trend sarebbe solo di aumento del carico ospedaliero inevitabilmente. Alla fine avresti comunque il collasso, ma più in là.
E ho capito
Quello che continuo a non capire è il senso di queste affermazioni. Senza polemica eh, Burian, cerca di capire il mio discorso: la matematica è vero che non è un'opinione, sacrosanto: se si fanno 100.000 casi al giorno per 30 giorni si arriva a 3.000.000. Se se ne fanno 200.000 si arriverà ad un'altra cifra. Se se ne faranno 1.000 la cirfra sarà ancora diversa. Tutto matematicamente giusto, ma "epidemiologicamente" lo vedo come un puro esercizio di stile. Perchè è evidente a tutti che, verosimilmente, non si potrà rimanere costanti su 90.000/100.000 casi al giorno tutti i giorni da qui all'eternità, per i motivi che abbiamo detto e ridetto più volte (riduzione del bacino del contagio, riduzione delle occasioni sociali, auto-quarantene, ecc.ecc.).
E' un pò come dire, che, quando inizio a correre, se continuassi a correre così, in 12 ore arriverei a Torino, in 24 ore arriverei a Milano, in 48 ore arriverei a Verona, e così via. Matematicamente giusto, ma non tiene conto di mille variabili che ci saranno di sicuro: rallenterò perchè sono stanco, perchè avrò fame, oppure potrei infortunarmi, e così via.
Per calcolare uno scenario possibile, se non probabile, bisogna mettere già in conto l'effetto (presunto, perlomeno) delle variabili in gioco che sono intervenute e che interverranno. Se, come detto più volte, stiamo accusando oggi situazioni che si sono verificate due settimane fa, a maggior ragione non abbiamo ancora visto l'impatto delle restrizioni, nè la quantità dei "nuovi" infetti di questi giorni.
Dunque ben vengano le previsioni, ma usare il "a parità di condizioni attuali" per proiezioni relativamente lunghe non ha senso![]()
Lou soulei nais per tuchi
Diciamo anche visto quanto è stato deciso in Europa questi giorni, prima di inasprire ulteriormente le misure occorre anche attendere per valutare l’efficacia di quanto già messo in atto nel corso di questa e settimana scorsa. Non so nel dettaglio ogni nazione cosa ha fatto, ma generalmente i movimenti delle persone sono drasticamente calati anche con queste misure “più soft di primavera” (in Svizzera la mobilità è ai livelli di metà marzo). Già questo da solo contribuirà a rallentare la curva.
Oppure le notizie positive provenienti dall’Irlanda dove il lockdown ha funzionato (ovvio, ci sarebbe mancato altro) ma oltre alle misure decise, praticamente la popolazione aveva già optato per un suo autoconfinamento migliorando gli effetti.
Ultima modifica di AbeteBianco; 02/11/2020 alle 22:09
Domanda, giovedì avrei un'escursione serale in notturna in montagna in provincia, rientro alla macchina per le 23,a casa per le 24.
Si potrà fare?
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Alla mamma della mia ragazza che lavora come infermiera nella comasca (hanno anche pazienti covid) hanno aumentato il turno a 12 ore. Lo reputa un segnale assai negativo, soprattutto perchè mentalmente (e questo lo confermavano anche dal Papa Giovanni XXIII di Bergamo) sono ancora/già cotti.
Ultima modifica di Turgot; 02/11/2020 alle 22:22
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