Concordo con l'amara realtà delle ultime righe.
Però credo che a maggio l'avanzamento stagionale, e pure una prima parte di maggio calda e stabile, ci abbia dato una grossa mano, ora nella stagione invernale per tenere R0 esattamente a 1 ci vorrebbe molto di più...e non so se sia sostenibile, anzi sicuramente non lo è così come non lo sono le chiusure a intermittenza, ma il problema è che non ci sono alternative e vie di mezzo: se non li si fa anche con restrizioni "soft" si rischia di farlo diffondere in modo eccessivo. Davvero, vorrei vederla in modo diverso, ma non ci riesco.
Il "Modello italiano" poteva esistere solo nella testa di certi quotidiani USA per puro spirito di polemica contro il negazionismo di Trump, che ha fatto stragi anche senza paragonarlo a un paese tutt'altro che esemplare come noi. Il modello veneto aveva un nome e un cognome, Andrea Crisanti, e una politica ben precisa: tamponi a tappeto e impiego massiccio di sanità di base. Quando la potentissima Confindustria veneta l'ha fatto cacciare, il Veneto si è allineato nel peggio del resto d'Italia, e i risultati stanno arrivand.
Non è del tutto vero che non ci sono, e ad ogni modo che si fa? Si chiude il Sud quando il Nord è resistito così un mese? Cioè, così condanni un Sud che potrebbe anzi tirare avanti molto di più con anche beneficio dell'economia a stare ANZI PEGGIO economicamente del Nord!!
Inoltre non vedo alcun problema sulla "calabresizzazione": ci sono regioni che hanno carenze, e allora si ridistribuiscono risorse e medici finchè i nuovi studenti di infermieristica e medicina non rimpiazzeranno quelli che ogni anno vanno in pensione, causando una carenza cronica nel sistema sanitario in queste condizioni pandemiche.
Questo varrebbe solo per affrontare il Covid, e non vedo che ci sia di male a riequilibrare squilibri cronici che esistono da decenni per affrontare una situazione emergenziale comune.
Aggiornamento con i dati odierni.
Percentuale di casi testati sulla popolazione:
Bolzano: 23,36%
Trento: 21,38%
Lazio: 21,32%
Valle d'Aosta: 21,28%
Molise: 20,63%
Umbria: 20,51%
Toscana: 20,40%
Emilia Romagna: 19,79%
Basilicata: 19,54%
Friuli Venezia Giulia: 19,32%
Lombardia: 18,93%
Veneto: 18,84%
Piemonte: 15,56%
Liguria: 15,41%
Calabria: 14,63%
Sardegna: 14,48%
Abruzzo: 14,30%
Marche: 12,82%
Campania: 12,20%
Puglia: 10,29%
Sicilia: 10,13%
Percentuale degli infetti totali (compresi morti e guariti) sulla popolazione residente
Valle d'Aosta: 2,97%
Lombardia: 2,22%
Liguria: 2,07%
Bolzano: 1,89%
Piemonte: 1,88%
Trento: 1,82%
Toscana: 1,42%
Emilia Romagna: 1,41%
Umbria: 1,37%
Veneto: 1,34%
Campania: 1,20%
Marche: 1,07%
Friuli Venezia Giulia: 1,01%
Abruzzo: 0,96%
Lazio: 0,94%
Molise: 0,67%
Sardegna: 0,65%
Puglia: 0,55%
Sicilia: 0,52%
Basilicata: 0,50%
Calabria: 0,31%
Percentuale di letalità
Lombardia: 7,96%
Emilia Romagna: 7,47%
Marche: 6,35%
Liguria: 5,71%
Piemonte: 5,50%
Valle d'Aosta: 4,87%
Trento: 4,57%
Abruzzo: 4,53%
Veneto: 3,78%
Puglia: 3,45%
Friuli Venezia Giulia: 3,38%
Bolzano: 3,19%
Toscana: 2,77%
Lazio: 2,37%
Sardegna: 2,27%
Sicilia: 2,18%
Calabria: 2,05%
Molise: 2,03%
Basilicata: 1,94%
Umbria: 1,28%
Campania: 1,06%
Lou soulei nais per tuchi
E niente. Volevo solo salutare e condividere le cose belle.Vale la pena affrontare periodi cosi con ottimismo e sorriso
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Grazie per la precisazione, comunque onestamente pensavo che la Campania avesse dati nel complesso ben peggiori.
Io sinceramente una cosa che non riesco proprio a capire è come mai, ad esempio, i centri sportivi possono rimanere aperti mentre le piscine no (e che hanno all'interno cloro, termoscanner resi obbligatori da uno degli ultimi D.P.C.M e prenotazione ormai obbligatoria).
Non percepisco proprio la logica... Forse la presenza degli spogliatoi in uno spazio chiuso? Mah.
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