... giochi con i trenini?...
non so, penso che non sei l'unico con figli, il fratello del moroso ad esempio ne aveva due, di pochi anni, e nel corso del covid ne ha fatto un terzo. Ora, non voglio dire che questo sia un consiglio, però vuol dire che in qualche modo tutti cercano di tirare avanti. Tanto la situazione non cambia, quindi meglio trovare qualcosa per dipingerla noi più rosea...
Io trovo invece snervante questo continuo travisare quel che qualcuno dice, come hai fatto tu e come hanno inteso tanti.
Verza parlava di anni buttati via, e io ho solo fatto notare che quelle cose che lui citava occupano cronologicamente una minima parte di un anno, quindi non ha senso parlare di anni sprecati, ma al massimo di giorni.
Inoltre chi dice che quelle cose rendono la vita degna di essere vissuta? Chi vive nei paesi poveri e con meno risorse non vive una vita degna? La dignità di una vita si misura in base a cosa?
Beato te che hai certe sicurezze.
Io credo che semplicemente non hanno nemmeno loro informazioni a sufficienza, perchè per quanto i trial siano stati fatti su migliaia di persone sono in pochissimi ad essersi ammalati, anche del gruppo placebo.
Credo sia un fattore che si riscontra nella popolazione quando inizi le vaccinazioni di massa.
per brusaferro prime indicazioni di calo di incidenza over80.
Coronavirus, Brusaferro: "Casi in crescita, ma cala l'incidenza negli over 80. Primo effetto positivo dei vaccini" - Il Fatto Quotidiano
Però misurare il valore del tempo in proporzione alla durata del tempo stesso è sbagliato. Fare una vita casa - lavoro è abbastanza pesante , è quello che ha detto verza, non poter coltivare i propri passatempi e le proprie relazioni. Sulle risorse e sui paesi poveri : mesi così sarebbero persi anche nei paesi poveri, e anche in epoche ben lontane da questa. Non penso che se in un ipotetico villaggio africano annullassero feste ed eventi non penserebbero la stessa cosa
I nuovi casi giornalieri non sono mai stati così alti dal 16 Gennaio quanto oggi.
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Non è routine comunque, in quanto la routine è la giornata standard per l'appunto, non la giornata fuori dallo standard. Se parliamo allora di routine sconvolta, devo far notare che, salvo per le palestre o smart working o mascherine, non è stata in realtà sconvolta più di tanto. Ieri come oggi posso svegliarmi, fare colazione, andare a lavoro, fare la spesa, tornare a casa, cenare, vedere la TV o stare con mia moglie/i miei figli. Posso anche andare a fare compere nei negozi e vedere i miei amici dove, quanto voglio e quando voglio (eccetto tra le 22 e le 5).
Parlo per chi è adulto ovviamente, ci sono categorie quali gli studenti che sono stati stravolti nella loro routine, e infatti ho sempre detto che a mio parere la fascia d'età che se la passa peggio è quella adolescenziale e degli universitari.
Se poi portiamo tutto sul piano della soddisfazione personale è un'altra storia, è normale che certe mancanze si sentono.
Mi innervosisco però se leggo che sono queste cose che rendono degna la vita. La dignità della vita è un concetto etico e giuridico e non può essere misurata sulla base della qualità della stessa, terrei fuori dunque la dignità. Parliamo semplicemente in termini di "meglio" o "peggio": certo, una vita da malato è peggiore della vita di un sano, ma non per questo meno degna.
Una vita da recluso è peggiore della vita di uno libero, ma non per questo meno degna.
Una vita sotto la pandemia è peggiore della vita senza pandemia, ma non per questo meno degna.
L'esempio con il villaggio povero si pone in questa prospettiva, in quanto il fatto che non possano godere di tante cose che li renderebbero migliore la vita non rende quest'ultima meno degna di essere vissuta, al massimo decisamente meno desiderabile, non meno degna.
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