Ogni anno 12,6 milioni di morti per colpa dell’inquinamento. Il nuovo rapporto Oms - Quotidiano Sanità
E' il primo che mi viene fuori. Ma toh, nessuno o quasi ci fa caso.
E' una semplice questione di rischio. Tra 3 giorni ricominciamo a fare AZ, e se la gente non lo vuole fare si mettesse in coda.
Non mi mettete in bocca cose che non ho mai detto, per me non ci marcia nessuno come ti ho già spiegato, per quanto riguarda i tamponi rapidi come già detto ne faccio uno a settimana e mi rilasciano un foglio di validità di 4 giorni, non saranno attendibili al 100%
Bene penso sia sempre meglio che non farlo per niente
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Scusa allora se ho capito male, anche perchè sai che concordo con te sulla necessità dei vaccini e sull'inutilità delle polemiche sul fatto che andiamo lenti (i piani erano questi, e li stiamo rispettando al momento, anche se il numero di vaccinati sarebbe dovuto essere più alto nella fascia dei settantenni).
Il punto è che c'è anche Astrazeneca ad esempio, che offre una protezione dell'80% se ricordo bene con due dosi. Un 20% in teoria sarebbe scoperto, anche se si dice che previene i casi gravi (ma io preferisco attendere i dati ufficiali quando il vaccino sarà diffusissimo, per ora abbiamo fondamentalmente solo i dati del vaccino Pfizer somministrato su larga scala in Israele).
C'è da considerare quanti non faranno il vaccino (parametro comunque risolvibile con un'obbligatorierà o con restrizioni nel caso non lo si facesse).
C'è da considerare la soglia dell'immunità di gregge con le nuove varianti (mi pare sia vicino all'80%).
Insomma, combinando questi fattori c'è nello spettro delle possibilità quella che il virus continui a circolare a ritmi non indifferenti, ma non tale da costituire un problema come oggi. L'unica cosa da fare sarebbe potenziare il numero di posti letto invernali per patologie respiratorie, perchè alle tante si aggiungerebbe il Covid.
Siamo stati comunque molto fortunati, non c'è dubbio alcuno, con vaccini meno efficaci sarebbe stato difficile tornare alla vita pre-2020, anche se le cose sarebbero decisamente migliorate comunque rispetto ad oggi, e voglio vedere se non sarebbe stato così.![]()
Non si tratta di sottovalutarle: il vaccino verrà progressivamente aggiornato in funzione proprio di esse, esattamente come succede con gli antinfluenzali (che, ribadisco, mutano di gran lunga maggiormente dei coronavirus, covid-19 compreso). L’unica novità che avremo, a mio parere, sarà solo il richiamo periodico.
E non è detto che sia anche frequente: dipende dalle varianti che usciranno, appunto.
Ma se in un anno di pandemia con una diffusione fuori di testa del virus ne abbiamo avute giusto una manciata (di cui solo una che mina l’effficacia e solo parzialmente dei vaccini), quante ne potranno mai saltare fuori, con una circolazione silente (ergo poche possibilità di replicarsi e quindi mutare) data dall’immunità conferita dai vaccini?
Capite che una volta abbattuto il numero degli infetti proprio grazie ai vaccini, la probabilità che una variante pericolosa arrivi entro poco tempo da un’altra precedente è molto bassa?
E anche quando una che evada l’immunità acquisita arriverà, non ci vuole un anno intero per arrivare a una nuova versione di vaccino, dato che si hanno i precedenti. Anzi, sono sicuro che non passerà molto tempo prima che verrà messo in distribuzione un aggiornato alla sudafricana.
Continuo a non capire il perché di questo pessimismo, ad oggi, infondato.
Ma quando? Adesso siamo di nuovo nella melma quanto marzo 2020.
Iniziamo ad uscirne, e poi ne parleremo.
Non capisco, ne parliamo al passato, come se fosse tutto finito e fossimo tornati alla vita di prima.. alle soglie di una terza ondata pesantissima, con vaccini che vengono ritirati, blindati in casa, alla faccia...
Lou soulei nais per tuchi
Non è un calcolo corretto questo. Va bene i 113 al giorno sull'intera popolazione, ma si considerano come potenzialmente collegati al vaccino solo i casi avvenuti immediatamente dopo la somministrazione, non entro due mesi dalla somministrazione. Se aspettassimo due mesi dalla somministrazione ne verrebbero fuori molti di più e allora avrebbe senso confrontarli con il numero di 113 per milione, ma è meglio concentrarsi su quelli più ravvicinati.
Ci sono abbastanza fattori da richiedere una analisi statistica più seria per capire se c'è uno scostamento significativo o meno, comunque l'ordine di grandezza è oggettivamente piccolo e su questo concordo.
Io l’unico motivo valido che vedo, al momento, è la scarsa copertura sulla sudafricana. i dati che abbiamo a disposizione oggi non giustifica questa scelta, se poi ci stanno nascondendo cose ben più gravi beh... non passerà molto tempo prima che un uccelletto canti una canzone a riguardo.
Capisco Lou, ma vediamo la luce in fondo al tunnel (tunnel in cui ci troviamo ancora, come ricordi) e non c'è motivo di credere che non torneremo, allo stato attuale, a vivere come nel 2019.
Poi fino ad allora può succedere di tutto, magari un nuovo salto di specie di qualche altro coronavirus, ma mi gratto
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