Bisogna vedere quanto è in grado di diffondersi ancora senza misure di contenimento/mitigazione diverse dalle pochissime ancora in vigore perché, a sensazione in UK si è molto... molto... lontani dal picco, tenendo anche conto che la distribuzione sul territorio britannico è ben lungi dall'essere uniforme. A un certo punto se raggiungi i 60k, 70k od 80k contagiati al giorno puoi avere anche abbattuto le ospedalizzazioni del 90 o 95% ma ti ritrovi con numeri comunque ingestibili...
Tra l'altro in UK la distribuzione dei focolai, pur allargandosi, è ancora abbastanza disomogenea, non riesco a immaginare che cosa potrebbe fare se dilagasse in tutto il paese come aveva fatto la variante alfa tra dicembre e gennaio... potrebbero trovarsi anche con 6 o 7 volte i contagi dell'ultima settimana... si, certo, probabilmente l'abbattimento delle forme gravi e della letalità conseguente al vaccino potrebbe trasformare Covid-19 in una malattia sintomatica non troppo diversa da quella indotta da un virus influenzale stagionale, magari di quelli un po' tosti, ma sarebbe un'influenza col turbo... e infatti vorrei vedere Johnson a giustificare un nuovo lungo e duro lockdown nazionale con una malattia 10 o 20 volte meno grave/letale di quella vista nell'inverno 2020/2021, magari perché i pazienti da gestire in regime ospedaliero e/o di cure intensive sono diventati troppi per le risorse ordinarie del sistema sanitario britannico...![]()
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Quelli del NW dell'Inghilterra e quelli londinesi probabilmente hanno raggiunto il picco, però ci sono territori che al momento sono marginalmente interessati ma in cui potrebbe aumentare la circolazione della variante delta. Il fatto che i dati procedano con questi balzi mi fa pensare che, mano a mano che il tempo passa, vi sia un coinvolgimento (leggasi accensione di focolai) anche in altre parti dell'UK, che poi è quello che abbiamo visto con la variante alfa. L'unica differenza è che tra dicembre e gennaio la progressione di alfa in tutto il UK è stata velocissima, delta sembra letteralmente dilagare in alcuni contesti ma avere comunque una diffusione più lenta a livello di territorio complessivo. L'alta percentuale di popolazione immunizzata (almeno parzialmente) forse rende meno frequenti gli eventi di super-diffusione? Un'altra possibilità è che essendo così contagioso il fenotipo delta abbia infettato molto velocemente quella parte (non piccola) di popolazione totalmente suscettibile che ha incontrato sulla sua strada, mentre tra i parzialmente immunizzati e soprattutto tra coloro che hanno completato il ciclo, la variante vada incontro a una diffusione più lenta e generi numeri molto più bassi di sintomatici gravi o critici, in tal caso i picchi di ricoveri e quelli di positivi potrebbero registrare dei disallineamenti, come se avessimo due epidemie:
- una nella popolazione non immunizzata;
- una nella popolazione più o meno immunizzata.
Va anche detto che la stessa variante delta non si è affatto propagata in modo uniforme in India e che anche nel subcontinente indiano a determinare il picco record di fine marzo/inizio aprile è stato sostanzialmente l'andamento epidemico degli stati settentrionali.
Ultima modifica di galinsog@; 23/06/2021 alle 21:27
In UK ben +16mila casi. Diamine, nonostante il 47% sia stato completamente vaccinato con due dosi (dati di oggi).
In TI sono arrivati a 250, quasi 150 in più di un mese fa. Ricordo che i numeri delle TI della Gran Bretagna sono sempre stati bassi pure in inverno, andamento strano.
Circa una settimana fa erano a 180, come vedete ecco l'esponenziale che inizia a manifestarsi.
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