In Francia i tamponi rapidi sono gratuiti, anche in qualche regione d'Italia, ma dubito che i privati (che faranno almeno i 4/5 dei rapidi, anche in regime di convezione privato/pubblico) sarebbero in grado di assorbire una tale domanda...
Se adottassero la norma francese in Liguria un pendolare, postulando una durata del green pass di 48 ore a tampone, dovrebbe spendere dai 60 ai 90 euro la settimana, indipendentemente dal fatto che il ciclo non l'abbia completato per scelta o perché costretto dalle tempistiche di alcuni vaccini (noi disgraziati vaccinati a maggio con AZ)... Facessero una roba del genere io farei disobbedienza civile e dopo la seconda dose rifiuterei il green pass, come del resto ho già fatto con quello provvisorio dopo la prima, cestinando l'email con le credenziali. Tra l'altro come già spiegato in precedenza io sono tanto favorevole all'obbligo ma tendenzialmente contrario al green-pass... per cui probabilmente farò disobbedienza civile lo stesso.
Ultima modifica di galinsog@; 16/07/2021 alle 18:00
Bene 38,2 C di febbre e super raffreddore esploso in 2 ore ,che dite mi preoccupo?
Vaccinato Moderna 1 dose 13 giorni fà.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
Gran Bretagna, la lettera degli scienziati a Boris Johnson contro la riapertura: «Pericoloso e immorale»
Il documento pubblicato su Lancet: riaprire con i casi in aumento significa esporsi al rischio che si sviluppino nuove varianti
E’ una lettera firmata da oltre 1200 scienziati e medici di tutto il mondo: ed è un atto di accusa contro la decisione di Boris Johnson di eliminare in Inghilterra, a partire da lunedì prossimo, tutte le rimanenti restrizioni imposte a causa del Covid. Il documento era stato originariamente pubblicato la scorsa settimana su Lancet, la prestigiosa rivista medica, ed era stato sottoscritto solo da 120 esperti, ai quali però si è poi aggiunta una vastissima schiera di colleghi: che oggi hanno esposto alla stampa le loro tesi.
La scelta del governo di Londra viene definita «pericolosa e immorale»: perché tutto il mondo è coinvolto da ciò che i britannici stanno facendo. Gli scienziati hanno sottolineato che riaprire la società nel momento in cui i contagi crescono, a causa della variante Delta, significa esporsi al rischio che si sviluppino nuove varianti del Covid: e poiché il Regno Unito è uno snodo internazionale, quelle varianti potrebbero rapidamente espandersi in altri Paesi. «E’ un politica che finisce per coinvolgere tutti», hanno ammonito, e «il mondo sta guardando».
Gli esperti hanno parlato di «strategia avventata» e si sono detti «stupefatti» delle decisioni «controproducenti» di Londra: gli scienziati internazionali hanno ricordato che la Gran Bretagna ha sempre rappresentato un punto di riferimento, ma hanno ammesso di non riuscire ora a capirne le scelte, perché rimuovere le restrizioni in questo momento rappresenta «un disastro». Infatti i criteri per riaprire tutto dovrebbero essere una pandemia sotto controllo e una popolazione protetta: condizioni che in questo momento la Gran Bretagna non soddisfa, il che espone al rischio di una crescita esponenziale dei contagi. Gli scienziati hanno parlato quindi di «una sfida alla logica e alla scienza», una cosa «stupida in termini sia di politica sanitaria che di politica economica».
Gli esperti hanno rimarcato che nessuno nel mondo ha raggiunto livelli di vaccinazione sufficienti per riaprire completamente: ma il sospetto è che il governo Johnson abbia deciso di nuovo di perseguire una strategia di immunità di gregge raggiunta facendo dilagare il virus tra la popolazione. Una scelta definita «folle» dal professor Walter Ricciardi, che ha aggiunto che «errare è umano, perseverare è diabolico».
E’ vero però che anche all’interno del governo britannico comincia a farsi strada il nervosismo. Per Boris era politicamente impossibile fare marcia indietro a questo punto, dopo aver annunciato l’arrivo del Freedom Day, il giorno della libertà. Ma questa «liberazione» giunge adesso avvolta da mille cautele: è vero che cadrà l’obbligo di portare le mascherine in qualsiasi caso, ma i ministri dicono che «ci si aspetta» che la gente continui a farlo. Il sindaco di Londra, così come i primi cittadini di altre città, hanno annunciato che sui mezzi pubblici locali bisognerà continuare a indossare le protezioni, e anche tutti i maggiori supermercati hanno adottato la stessa linea, così come le compagnie aeree.
I consiglieri medico-scientifici del governo britannico dicono di avere il consenso della stragrande maggioranza degli esperti: ma così non la pensano i firmatari dell’appello su Lancet. Il contrasto è a monte: a Londra ritengono che prima o poi bisogna imparare a convivere col Covid, una volta che i vaccini hanno messo al riparo da un numero eccessivo di ospedalizzazioni e di decessi, mentre gli scienziati di Lancet sostengono che bisogna perseguire un obiettivo di «zero Covid», ossia di eliminazione del virus e non soltanto di un suo contenimento. E’ uno scontro non solo teorico, ma che si gioca sulla pelle di intere popolazioni.
Covid Uk, l'app di tracciamento frena la riapertura voluta da Johnson: 1,6 milioni di persone in quarantena
Dal 19 luglio in Gran Bretagna non sarà più obbligatorio mantenere il distanziamento, né portare mascherine: ma le regole sul tracciamento e l'innalzamento del numero dei contagi sta bloccando a casa, in quarantena, moltissime persone
LONDRA – Il «freedom day» in Inghilterra si avvicina ma, mentre sono in aumento i casi di positività al Covid, crescono anche i cittadini costretti a isolarsi perché entrati in contatto con chi ha contratto il virus.
Numeri da capogiro che, accusano imprese e datori di lavoro, renderanno difficile in un primo tempo l’anelata ripartenza. Nella prima settimana di luglio, 520.194 persone sono state contattate attraverso l’app di tracciamento del sistema sanitario nazionale e costrette a isolarsi per dieci giorni. In aggiunta nelle scuole del paese sono circa 624,000 gli allievi che nello stesso periodo sono rimasti a casa per via di un caso positivo nella loro «bolla».
Per telefono ed email sono state contattate altre 337.000 persone che in teatri, ristoranti, sale da concerti, musei o negozi si sono trovate in prossimità di un malato. Inclusi i positivi stessi, 194,005 nell’arco della settimana, si arriva a un totale di cittadini in isolamento di circa 1,6 milioni.
L’analisi dei numeri realizzata dal Guardian parla di una paralisi sociale e commerciale proprio quando il governo si appresta a rimuovere ogni restrizione. Il cosiddetto «freedom day», il giorno della libertà dalle misure anti-Covid, è previsto infatti per lunedì 19 luglio. Dopo il weekend, spetterà ai singoli cittadini gestire il rischio. Non sarà imposto il distanziamento e non saranno obbligatorie le mascherine.
È una decisione che in tanti considerano avventata, soprattutto dato che in Gran Bretagna i casi quotidiani si avvicinano ai 50,000 e, stando al governo, potrebbero arrivare a 100,000 al giorno prima della fine dell’estate. 1.200 esperti hanno firmato un documento della rivista scientifica Lancet in cui la decisione di rimuovere le misure contro il virus viene definita «un esperimento pericolo e poco etico».
Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha sottolineato che sui mezzi pubblici della capitale continueranno a essere richieste le mascherine. La stessa posizione è stata adottata nella City da diversi gruppi finanziari, tra cui Goldman Sachs, dove tra i dipendenti che lo desiderano potranno anche continuare a lavorare da casa. Per le imprese, l’assenza dei dipendenti dovuta alla richiesta di isolamento è un problema. La Rolls Royce e la Nissan hanno avvertito che sarà pressoché impossibile attenersi ai ritmi di produzione previsti. Stando a Hospitality Uk, circa il 20% della forza lavorativa del settore ospitalità è in isolamento.
Comunque ragazzi, mi sono letto un po' degli ultimi interventi...uno esterno se entrasse qui si taglierebbe le vene
Iperbolizzo volutamente, quindi non attaccatemi, cerco solo, in qualche modo, di sdrammatizzare
Si evince che:
- I vaccini non sono sufficienti perchè non coprono al 100% e rimarranno scoperti comunque scoperte centinaia di migliaia di persone da mandare in crisi il SSN
- Ci infetteremo tutti
- Long covid: anche se uno lo prende da asinotamtico è spacciato
- La circolazione virale porterà il virus a mutazioni fino ad essere più letale del vaiolo
- Lockdown perenne come unica "parziale" soluzione
- L'Rt del virus arriverà a 50
Probabilmente nessuno dei punti si avvererà mai (lo spero vivamente), ma è chiaro che la pandemia si esaurirà in qualche modo...insomma io in qualche modo non sono così pessimista...e credo che da qui alla prossima primavera se ne uscirà in qualche modo...
io nel lazio avevo appuntamento per la seconda dose alle 10.30 al centro commerciale. Ci sono andato alle 9.30 pensando di farmi prima un giro per il centro mentre aspettavo... ma siccome non c'era praticamente nessuno in fila mi hanno fatto entrare subito e sono uscito alle 9.55! A saperlo ci andavo alle 7.30 quando apriva il centro ed evitavo mezza giornata di ferie (la mia azienda simpatica non accetta la vaccinazione come visita medica).
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