Ma va?? L'EMA si è svegliata adesso dal lungo torpore...
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Secondo me ci si dovrebbe pensare a farlo quando la situazione si sarà stabilizzata (si spera), vietando però l'accesso a luoghi pubblici (e pure a lavoro) se si hanno sintomi. Non importa se non si ha certezza che sia il covid, anche perchè lo si dovrebbe fare anche per l'influenza in teoria. Permetterei di fare diversamente solo in caso di lavori veramente indispensabili (magari obbligandoli a usare ffp2) e dove possibile queste persone dovrebbero senza dubbio lavorare da casa per il periodo in cui hanno sintomi.
Ultima modifica di ale97; 13/01/2022 alle 17:49
cmq ci starà il casino più totale nei centri di controllo dei tamponi.
avevo già segnalato come il molecolare di mia moglie era arrivato dopo 24H, ma con data di prelievo che aveva data 9 gennaio invece di 10 (il giorno prima).
oggi parlo invece con un amico positivo e mi ha detto che lui ha fatto il molecolare ad un hub di Bari il giorno 9, ma ha ricevuto l'esito solo oggi (giorno 13), ma con data campionatura il giorno 11.
Mi pare evidente che la volontà di rilasciare i dati a 7gg possa servire solo a loro per sistemare i loro casini e basta, non certo per prevenire il panico alla gente.
Da quello che vedo, il panico alla gente arriva solo quando la tocca.
Fino a quando l'aumento in Italia era limitato al Nord Italia, non ho visto nessuno dei miei conoscenti strapparsi i capelli, cosa che invece è accaduta regolarmente dopo Natale, quando i positivi hanno iniziato a fioccare da tutte le parti in tutte le famiglie, nessuna esclusa
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Dando le informazioni, in questo caso meglio dire i dati, quando ci sono, ovvero a granularità massima.
Tanto se uno non è capace di elaborarli non lo sarà neanche una volta alla settimana, o al mese o ogni ora.
In compenso averli a granularità massima consente di analizzarli in più modi.
Su questo non sfondi una porta aperta, ma un deserto... Ma è un problema che va ben aldilà dei numeri del Covid. Anzi... Fosse circoscritto a quell'ambito saremmo già in marcia per Marte con equipaggio...
E succede nonostante i dati a disposizione ci siano. Pensa senza... I siti alla Byoblu, tanto per fare un nome a caso, continuerebbero a pubblicare giornalmente le loro minchiate.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
...isoliamo i negativi!!!
Se in un ufficio sono tutti positivi, possono lavorare fra di loro; se c'è qualched'uno ancora sano, se ne sta a casa in telelavoro. Le merci, beh, quelle... sigilliamo i finestrini dei camion e isoliamo gli autisti. Le FdO non ci interessano, lavorano comunque, perché tanto al massimo infettano i rapinatori, 'azzi loro se la sono cercata...
A proposito di EMA e di informazioni corrette e non...
Magari val la pena ascoltare dalla viva voce invece di affidarsi a titoli ad cazzum.
EMA press briefing 11 January 2022 - YouTube
Ci sono anche i sottotitoli...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sì, in teoria potrebbe avere senso, però come fai a verificare i sintomi? Nel mio ufficio in entrata misurano la febbre al polso, non dice la misura ma solo verde o rosso; facciamo anche un quarto d'ora di osservazione per vedere se resiste senza starnutire o tossire? e il mal di gola? quello è ancora più facile da nascondere... il cagotto come lo consideriamo? è sufficiente l'autocertificazione?
e se si supera il controllo, poi si può essere beccati nell'ufficio dal collega, in effetti è difficile riuscire a tossire solo di nascosto, soprattutto in un openspace. Però a quel punto cosa si fa? il capo ufficio può allontanare il dipendente? teoricamente sì, se si ravvisa una condizione di pericolo. Ma dove è il limite? cioè, il fatto è che per fare una cosa simile occorre una normativa a monte, che definisca l'operazione e come debba risultare poi nell'orario di lavoro.
L'idea di non andare al lavoro se si hanno sintomi dovrebbe essere un comportamento responsabile da parte del singolo, supportato poi dal medico che riconosce i giorni di malattia, e non un'imposizione dall'alto, perche il controllo sarebbe quanto mai evanescente.
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