altrimenti un par de ciuffoli, l'impatto ecologico delle batterie che bruciano è imparagonabile con la benzina o il gasolio. fermo restando che poi è difficilissimo spegnerle, alcune bruciano per giorni (effetto a catena, una cella dopo l'altra e una macchina elettrica ha centinaia di celle).
ma tolto questo aspetto, siamo qui che parliamo di macchine elettriche ma siamo pieni di blackout per il caldo... Seregno attualmente è senza corrente, l'altro giorno Brugherio per ben 7 ore, a Milano è praticamente all'ordine del giorno.
lode al cielo che l'elettrica non ha preso piede altrimenti saremmo senza corrente un giorno sì e l'altro anche da inizio giugno...
Si vis pacem, para bellum.
Scusa Jack ma questi sono discorsi che chiamarli da bar è fargli un complimento.
Che c'entrano le auto elettriche con i black out, adesso il sistema è progettato per un certo livello di domanda, con il caldo la domanda aumenta e le centrali a combustibili fossili del nord si stanno fermando perché manca l'acqua per raffreddarle.
Quando avremo più macchine elettriche il sistema sarà progettato per avere una maggiore capacità, i problemi di questo tipo saranno esattamente uguali se non si rende la rete più resiliente a questo tipo di eventi estremi.
Ma è evidentemente più comodo fare retorica vuota contro l'auto elettrica evidentemente, bruciamo più combustibili fossili che hanno prodotto questo clima infame e vedrai che va tutto bene.
e secondo me invece tu dai troppe cose per scontate, tipo il grassetto.
cose che si sentono da una vita ma di fatto non cambia niente o poco.
il discorso (da bar) è molto semplice: se il parco macchine elettriche attuale fosse l'auspicato dai fautori della "transizione energetica a tutti i costi" i blackout sarebbero ben peggio.
poi tra x anni vedremo come saremo messi, ma attualmente la realtà è questa.
sono tutti blackout da sovraccarico, come sempre in estate. oltre alla situazione attuale, attacca quel milioncino di auto elettriche a caricare e vedi cosa succede.
ah, non è retorica spicciola, è banale realtà.
si spinge per l'elettrico quando NON CE LO SI PUO' PERMETTERE, e non solo dal punto di vista energetico. attualmente è fuori da ogni dubbio che sia così.
fermo restando che rimango fermamente convinto che, visto che la domanda di energia sarà SEMPRE in crescendo, l'unica fonte "alternativa" che possa sostenerla è il nucleare.
col fotovoltaico e l'eolico ci fai ben poco (sicuramente fino a quando il primo non è accessibile a tutti), l'idroelettrico più di così è difficile (le Alpi e non solo sono tappezzate).
Si vis pacem, para bellum.
Lo do per scontato sì, altrimenti il sistema non sta in piedi.
Esattamente come do per scontata oggi l'esistenza di petroliere e oleodotti e gasdotti o il sistema non sta in piedi.
E grazie. A che serve un'infrastruttura più potente quando la domanda non c'è?
Cresceranno ovviamente assieme.
Appunto: è un discorso da bar.
Che sarebbe stato lo stesso un secolo fa se qualcuno avesse detto "se tutti avessero un'auto invece dei cavalli non ci sarebbe carburante per tutti". Grazie alla fava.
Peccato che non siamo passati da un'auto ogni milione di persone a 2 auto a nucleo familiare in una notte esattamente come non passeremo da un parco circolante termico a uno elettrico in una notte.
Attualmente la realtà è che una rete dimensionata per poche macchine elettriche per colpa di un lungo periodo siccitoso è in difficoltà, lato produzione, anche senza le vetture elettriche.
Ergo non è che ci sia bisogno di inventarsi altri scenari per trovarne uno che mostra la corda...
E perchè cavolo dovrei attaccare qualche milione di auto elettriche seduta stante al sistema energetico attuale? Per discutere di uno scenario irrealizzabile in pratica avendo tempo da perdere?
Un po' come dire "diamo una macchina a tutti i cinesi domani e vedrai che andranno tutti a piedi perchè non c'è benzina per tutti". E grazie...
No, non è realtà: è uno scenario limite, anzi oltre il limite in quanto irrealizzabile in pratica.
Esattamente come le automobili a fine '800.
E senza le auto elettriche invece?
Non che le centrali nucleari non avrebbero problemi di raffreddamento in un periodo come questo, peraltro.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
se la mia è retorica spicciola, la tua è peggio, se il mio è un discorso da bar, il tuo è da circolo di briscola.
parlare di 800 è come parlare della seconda guerra mondiale e paragonarla a quella ucraina... ma vedo che a comodo piace il sistema.
nessuno ha detto che l'elettrico non vada bene, ma non è il presente, è il futuro sicuramente ma dare per scontato in ITALIA che siamo in grado di adeguarci in tempo col resto per me è un errore, enorme, soprattutto senza nucleare. pensare di farlo con il fotovoltaico a me fa semplicemente ridere.
se per adeguarci si intende comprare sempre più energia all'estero allora alzo le mani, tanto paga pantalone
se negli ultimi 3 anni la gente avesse veramente comprato elettrico in massa (invece che l'attuale 6 o 8% non ricordo, fai anche solo un 20%), adesso saremmo senza energia un giorno sì e l'altro anche come lo sono io in questo preciso istante e da più di due ore. Non riusciamo a stare al passo con l'aumento dei condizionatori (la prova la hai sotto gli occhi TUTTI i giorni in estate), figuriamoci con l'elettrico.... e finché non sei indipendente energeticamente, per me è UTOPIA.
ripeto, a meno che l'obiettivo nobile sia quello di comprare e ricomprare energia (nucleare quasi sempre, caso strano) dai paesi confinanti...
l'articolo che ho messo ha delle conclusioni super veritiere: l'UE (ma vedo anche tante persone...) si riempie la bocca con la transizione energetica senza fare i conti con la realtà.
rinnovo, la realtà attuale (e fino a che non si va verso l'indipendenza energetica) è quella. non c'è energia sufficiente.
poi ci sono n problemi collaterali che non sono per nulla in via di risoluzione per lo meno veloce, ad esempio i prezzi, l'autonomia reale, la ricarica, ilproblema convengo con te più marginale dell'auto elettrica che prende fuoco e via discorrendo.
Saranno risolti? sicuramente, quanto a breve? boh, non si sa, di certo non domani o l'anno prossimo.
ci vuole tempo, ed il punto è proprio questo. Ora invece, dopo 200anni di inquino a più non posso, si scopre che bisogna risolvere tutto in poco tempo. a me puzza di voler far cassa, anzi, è sicuramente così, certamente più che "oddio stiamo distruggendo il mondo dobbiamo fare qualcosa", come se poi la causa sia interamente l'automobile....
vedo solo un botto di ipocrisia e falso perbenismo da parte di chi ordina e punta il dito contro il motore a combustione, dall'oggi al domani.
Ultima modifica di jack9; 25/07/2022 alle 16:25
Si vis pacem, para bellum.
Ne riparliamo quando io dipingerò degli scenari impossibili per dire "ah ma il sistema non sta in piedi".
Se per te ha senso dire "se attacca qualche milione di auto elettriche alla rete vediamo se sta in piedi" ne prendo atto.
Prima però mi devi dire dove trovi "qualche milione di auto elettriche" da attaccare alla rete domani.
E infatti io non ho parlato di '800, ma di tempi di transizione.
Che non sono "domani attacco qualche milione di auto elettriche alla rete" perchè non basterebbe il genio della lampada per ottenerlo.
Per fortuna non esiste solo l'Italia.
Lo sai vero che suona come "se mio nonno aveva 3 palle era un flipper"?
Non è che non lo hanno fatto perchè qualcuno li ha costretti a non farlo eh. Se una roba non è matura non è matura.
Ergo vuol dire che passare da 6% a 20% era impossibile negli ultimi 3 anni.
Esattamente come è impossibile attaccare qualche milione di auto elettriche alla rete domani.
Può essere.
Ma ti posso garantire che la realtà non è neppure attaccare qualche milione di veicoli seduta stante.
La realtà è che oggi, a meno di situazioni eccezionali, c'è sufficiente energia per quel che serve oggi.
E a meno di minchionate clamorose sarà così anche domani.
Fortuna che nessuno obbliga ad andare con auto elettriche ad autonomia relativamente scarsa entro l'anno prossimo allora.
Ah sicuro. Anche per attaccare il famoso milioncino di auto alla rete.
"Far cassa" te lo scordi. In particolare finchè i prezzi non scendono. Ergo direi che se l'obiettivo era questo era meglio scegliere un'altra strada.
Che la causa sia "interamente" l'auto ovviamente è una minchiata. Ma altrettanto evidentemente è una delle concause. E neppure lei può chiamarsi fuori (fermo restando che l'Europa è la zona a minor intensità di carbonio al mondo, quarto mondo a parte, quindi l'impatto globale sarebbe comunque risibile; ma è anche una delle poche aree a poterselo permettere).
E fermo restando pure che IMVVHO il 2035 è utopia (e i problemi di dimensionamento della rete sono probabilmente gli ultimi della catena) anche se si parla di stop alla vendita, non di riconversione del parco (che sarebbe utopia^3).
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
bene, vedremo a conti fatti cosa comporterà nel breve e come reagiremo noi ad un aumento di domanda. però comprare energia a caro prezzo dall'estero non vale, non si è risolto un bel niente così. e sono certo che quella sarà la soluzione... la stessa energia nucleare alla quale diciamo no ma che compriamo a caro prezzo magari da centrali addossate al confine... ah no, è un discorso da bar anche questo, che ignorante che sono
per il momento io vedo blackout tutti gli anni, nella stessa misura anzi, sempre peggio almeno qui in Lombardia, è decisamente aumentare la frequenza, perché aumentano i condizionatori (sarà un caso visto che c'è il bonus anche per quelli, voglio vedere se istituiscono il bonus del 50% per le auto elettriche, fortunatamente non è possibile) e la rete elettrica non tiene il passo. Non capisco perché lo debba fare con le auto elettriche francamente, e sarebbe anche ben peggio...
curioso di vedere, mi segno la cosa e ne riparliamo più avanti![]()
Si vis pacem, para bellum.
È retorica spicciola e anche piuttosto stupida invece, come se avessi detto negli anni 70 "se tutti avessero lavatrice e lavastoviglie l'energia non basterebbe!".
La produzione di energia elettrica e la capacità della rete dipendono dalla domanda di energia, se c'è la domanda che giustifica l'investimento viene realizzata, altrimenti no. La grossa differenza tra la domanda di condizionatori e quella delle auto elettriche è che una diventa problematica solo in condizioni eccezionali, l'altra c'è sempre, quindi l'investimento per soddisfare il fabbisogno dell'auto elettrica sarà redditizio perché il maggiore consumo è spalmato su tutto l'anno, quello per evitare che salti la corrente durante il una ondata di calore in concomitanza con una siccità che capita una volta ogni 10-20 anni no.
Negli ultimi 20 anni i consumi di energia non sono aumentati, è cambiata la loro distribuzione nel tempo con un aumento drastico dei picchi improvvisi e difficili da gestire. Avresti dovuto potenziare la rete mentre la quantità di energia che riuscivi a vendere diminuiva, economicamente sarebbe stato un investimento in perdita.
Le auto elettriche da questo punto di vista invece potrebbero anche aiutare la stabilità della rete, perché vai ad aggiungere una fonte di consumo relativamente stabile e con domanda flessibile (nella maggior parte dei casi non la ricarichi tutti i giorni e le ricariche possono essere pianificate in modo da ricadere nei momenti di minore domanda, si potrebbero dare anche incentivi in tal senso) e in estate il consumo dei grandi centri urbani tenderebbe a scendere con il numero di persone. Di conseguenza se investi per potenziare la rete che dovrà sopportare un maggiore carico nel periodo invernale avrai anche una maggiore stabilità in quello estivo, non ha niente a che vedere con la problematica dei condizionatori che appunto consiste nel creare picchi enormi in un contesto di calo generalizzato dei consumi.
La maggior parte dei blackout comunque non dipende dalla disponibilità dell'energia, ma dalla rete che va in sovraccarico a livello locale, un problema quindi di distribuzione e non di produzione.
Tirare in ballo l'auto elettrica nei discorsi sul blackout durante le ondate di calore non ha senso, ci sono problematiche serie che è giusto affrontare ma altre sono soltanto terrorismo, non so da dove venga il tuo furore anti-elettrico ma ti stai aggrappando a qualunque scusa più o meno pretestuosa.
La domanda di energia elettrica in prospettiva sicuramente aumenterà, ma ci anche sono margini enormi di riduzione dei consumi grazie ai miglioramenti di efficienza che ho avuto modo di verificare personalmente: mi sono trasferito da poco in una casa grande il doppio, con tutti elettrodomestici nuovi ma togliendo completamente l'utenza del metano, quindi con piano cottura a induzione al posto del fornello a gas e scaldabagno elettrico a pompa di calore.
Ebbene, nonostante questi mesi roventi con uso intensivo di condizionatore il consumo di energia elettrica nel bimestre maggio-giugno è sceso quasi del 20% rispetto a marzo-aprile, quindi migliorando l'efficienza energetica ho potuto aggiungere fornello, acqua calda e condizionatori senza aumentare i consumi di energia elettrica.
Ultima modifica di snowaholic; 25/07/2022 alle 18:36
sarà retorica stupida, vedremo poi senza alcun tipo di indipendenza energetica e con aumento della domanda (che penso sarà piuttosto repentino quando arriverà l'elettrica a basso costo) cosa succederà. Ripeto, comprare più energia dall'estero non vale, la situazione non è risolta, è solo tamponata.
da sempre ci sono le ondate di calore e da sempre ci sono i sovraccarichi (in realtà sono in aumento, indice che la rete non è stata adeguata all'aumento di domanda... a Seregno fino a pochi anni fa non era mai successo, ora in estate succede almeno almeno una volta al mese), nonostante i decenni passino e di fatto ciò che è aumentata è la presenza di condizionatori e basta, non può che essere indice di una rete inadeguata e nell'infrastruttura e nella disponibilità di energia elettrica.
qualunque scusa più o meno pretestuosa? furore anti-elettrico?
si va beh, buonanotte e sogni d'oro.
io dirò cose stupide ma tu non leggi.
chiuso il discorso, lo riapriremo a cose fatte e vedremo dove saremo arrivati.
PS: bellissimo il grafico, inquinare con l'auto a motore termico non va bene, produrre energia per un buon 60/70% dal termoelettrico per caricare la macchina sì...quanta ipocrisia....
Si vis pacem, para bellum.
È chi ha detto che va bene produrre il 50% di energia elettrica da combustibili fossili? Ci sono obiettivi drastici di riduzione anche per quello, vanno azzerati entro il 2050 esattamente come le emissioni delle auto, ma il calo più rapido dovrebbe essere nei prossimi 10 anni, la riduzione di emissioni che si prevede per i trasporti è decisamente più graduale rispetto al settore dell'energia.
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Peraltro nel caso delle centrali termoelettriche, che hanno una vita utile di circa 30 anni, imporre la chiusura al 2050 significa di fatto bloccare la costruzione di nuove centrali nei prossimi anni.
Decarbonizzare l'energia elettrica è indispensabile tanto quanto decarbonizzare i trasporti, bisogna fare contemporaneamente entrambe le cose e metterle in contrapposizione è estremamente pretestuoso. Eliminare quel 50% di fonti fossili non è più semplice di trovare il 20% di energia elettrica in più per alimentare le auto, ma bisogna farlo se si vuole prendere sul serio il problema.
Altrimenti diciamolo chiaramente, degli accordi di Parigi e di fermare il riscaldamento globale non ce ne frega niente, perché NON CE LO POSSIAMO PERMETTERE, basta con questi perbenismo di preoccuparsi per il clima.
Poi però quando la media massime di luglio a Milano sarà 36 gradi in una estate normale e 38 in una sfigata non voglio sentire un lamento.
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