
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Tutto vero, resta il fatto che è un dato di fatto che ormai le famiglie italiane stiano così bene da poter mantenere tranquillamente figli per anni e anni.
La percentuale di NEET in Italia è abnorme: tra i 15 e i 30 anni siamo sul 25%,
significa che 1/4 dei giovani non studia e non lavora, non so se ci rendiamo conto.
E questo mi spiace ma non può essere tutta colpa degli imprenditori sfruttatori: è una retorica che dopo un pò, dati alla mano, non funziona

Sicuramente hanno una enorme responsabilità in questo, non lo nego, ma credo (e temo) che la causa maggiore siano le famiglie "comode", che non spronano i figli e che
li mantengono ad oltranza.
Conosco alcuni NEET e diciamo che ho sentito parecchie motivazioni sul perchè non lavorano, e sono molto molto fantasiose. Dal "eh ma non ha senso andare lì perchè devo fare avanti e indietro due volte al giorno" (come, credo, l'80% dei lavoratori) al "eh no perchè lavorerei tutti i weekend" (sia mai), al "eh ma mi dovrei trasferire e io non voglio" (questa la ritengo la più giustificabile, diciamo) al "non mi piacerebbe fare quel lavoro, aspetto un lavoro che mi piaccia" (campa cavallo) al "pagano troppo poco".
Quando ho iniziato a lavorare io sono partito a far la gavetta: prendevo 400-500 euro al mese e zitto, filare. Mi pagavo giusto un pò le spese. Poi, una volta imparato il lavoro, sono salito a 700, poi 1000, poi 1200 e così via. Per inciso, non ci ho messo vent'anni, eh? Nel giro di un anno ci sono arrivato a 1.200 euro, il tempo di imparare il lavoro. Ho fatto un pò di sacrificio e poi ho ottenuto dei risultati. Ecco, ci vuole un attimo di pazienza nella vita: spesso alla prima esperienza di lavoro non si può pretendere il famoso "tutto e subito". E' questo che io ho sempre contestato ai NEET, ho sempre detto loro: "Ma tu intanto inizia! Prova! Bùttati! Le cose possono cambiare, possono migliorare, potrai provare a chiedere di più, a chiedere variazioni di orario, ecc.ecc., ma bisogna
almeno iniziare!".
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