Vi e`mai capitato di sognare di fare l`imprenditore?
Vi si e`esaudito il sogno e lo siete diventati?
E`possibile ancora partire da zero e fare business?
Conoscete qualche storia entusiasmante imprenditoriale?
Discussione di business con un solo tema d`eccellenza: L`imprenditorialita`!![]()
Mi ci sono trovato ma non tornerei mai indietro. Con tutte le rotture di palle, lo stress e i rischi del caso, perché potersi comunque gestire in autonomia non ha prezzo.
Progetto fantasioso…
Mettermi in proprio no grazie
Lavoro come dipendente, 40 ore settimanali, da lunedì a venerdì, dalle 08.30 alle 17.00 con mezz'ora di pausa pranzo, e ogni 2 mesi lavoro una domenica mattina (o un sabato pomeriggio, dipende). Stipendio 1.400/1.450 € mensili.
No, non sono tanti, visto il livello di prezzi che c'è. Spese mensili: 400€ di affitto, 34€ di internet, circa 30€ di energia elettrica, 180€ di INPS per riscatto laurea, circa 180€ di benzina, mettiamo almeno dai 200 ai 300 € per la spesa & varie, come vedete alla fine mi resta ben poco.
Tuttavia alle 17.30 sono a casa, ho il tempo libero da dedicare e ciò che più mi piace e mi fa star bene, ho i weekend quasi tutti liberi. Sinceramente non farei cambio con nulla.
Ho lavorato in passato in una situazione "vicina" ad essere imprenditore, diciamo, e NO, grazie. Lavorare 10-12 ore al giorno con mille problemi, perdere tempo libero, serenità e salute anche no grazie, per qualsiasi cifra. Non me ne faccio nulla dei soldi se non posso godermeli.
Detto questo, l'unica attività che potrei fare in proprio può essere solo ed esclusivamente qualcosa che mi piace tantissimo e che non veda assolutamente come un lavoro (nel mio caso, non so, suonare), però dubito ci si possa campare, ecco.
Lou soulei nais per tuchi
Tutto vero, MA, c'è un ma...
Se parliamo di attività di ristorazione e/o stagionali potrebbe non essere solo un problema di stipendio
Porto l'esempio di un'attività di ricezione qui nella mia zona. Il lavoro è da maggio a settembre in una borgata, attività: fare colazioni/apparecchiare/riassettare, insomma, tutte le attività classiche di rifugio/alberghetto. Ore giornaliere difficili da calcolare, visto che dipende molto dall'afflusso di gente: è possibile avere 3-4 ore in cui non si ha nemmeno il tempo di andare in bagno seguite da 2-3 ore di nulla in cui puoi tranquillamente farti un riposino o fare ciò che preferisci. Un giorno libero la settimana (variabile), e stipendio 1.000-1.200 euro al mese, naturalmente con vitto e alloggio.
Terribile? Non direi, a maggior ragione visto che conosco personalmente chi ci ha lavorato.
Qual'è il problema? Che di ragazzi italiani... beh, praticamente nessuno. I lavoratori erano quasi tutti ragazzi africani, che avevano davvero bisogno di lavorare per mandare i soldi alla famiglia.
Perchè i ragazzi italiani no (o comunque pochissimi e giovanissimi)?
Non è un problema di stipendio, è un problema di "sacrificio", se vogliamo. L'aperitivo del sabato sera e il weekend libero sono visti quasi sempre come irrinunciabili. Non è un problema di soldi, è un problema di scale di priorità. Moltissimi giovani pongono come conditio sine qua non il tempo libero. Giusto? Sbagliato? Boh, non lo so, il punto è che il benessere è talmente diffuso che fa sì che molti giovani possono tranquillamente non lavorare e rimanere mantenuti dalle famiglie senza problemi. Non c'è la necessità del "lavoro a tutti i costi" (i miei nonni - ma penso anche i vostri - hanno iniziato a lavorare a 12-14 anni e a 16-18 sono letteralmente stati sbattuti fuori casa perchè i genitori non potevano più mantenerli, letteralmente non c'era da mangiare a sufficienza, ergo dovevano mantenersi per forza da soli).
Detto questo io ritengo aberrante che nella ristorazione vengano offerti lavori a 300-600 euro al mese 12h + weekend (perchè sì, ci sono molti imprenditori che lo fanno davvero), ma mi sento abbastanza sicuro che, anche con stipendi più alti (1.200/1.400) non è che si trovino molte più persone disposte a lavorare nel settore. Ho visto alcuni servizi di ristoratori che arrivavano ad offrire anche 1.500 euro (io che sono 6 anni che lavoro nel settore dell'industria alimentare ne guadagno 1.400), ma, nonostante tutto, hanno enorme difficoltà a reperire personale.
Non si può generalizzare in "giovani che non vogliono lavorare" o "imprenditori che vogliono sfruttare", semmai c'è un livello di benessere così alto che fa sì che molti lavori che impiegano il weekend non vengono scelti.
Lou soulei nais per tuchi
Può benissimo essere, ma già da un bel po' di tempo. Comunque penso che gli orari all'italiana (con 70/90 ore settimanali in questi settori spesso) incidano più di stipendi e weekend, il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo e impiegarlo tutto nel lavoro è tutto tranne che dignitoso e onorevole
Il problema è proprio nel "dipende da quanta gente c'è": tu datore dovresti assumere quante persone servono adeguando il numero di persone al carico di lavoro, non il contrario spalmando il carico di lavoro su un'unica persona a prescindere. Se si fanno due o tre turni (colazione, pranzo e cena) e i turni per legge durano 6 ore e 45 come puoi pensare di assumere una sola persona essendo nel giusto? Il problema è proprio questo tipo di mentalità, una volta magari si faceva di tutto ma non vuol dire che fosse giusto. E le tutele legale, i ccnl ecc. gira e rigira sono spesso presi e stracciati.
Per il resto i lavori stagionali non fanno effettivamente più gola come un tempo sia perché in proporzione pagati meno, sia perché non mettono di mettere da parte qualcosa come un tempo e tanto meno di affittare una casa propria, occorre vivere con i genitori e prendere la naspi per il resto del tempo quando si può, gravano tra l'altro comunque sulle casse statali
Ultima modifica di ale97; 06/06/2022 alle 09:57
La si può infiocchettare in tutti i modi possibili, ma alla fine è sempre una questione di domanda e di offerta: se per un certo lavoro non trovi nessuno a 1200 Euro al mese vuol dire che stai offrendo poco. Che sia perchè offri poco, perchè si lavora troppo, perchè la forza lavoro libera è fatta dall'apoteosi degli scansafatiche non cambia nulla. Non te lo puoi permettere perchè la tua attività non è abbastanza redditizia? O te lo fai da solo o chiudi. Fare impresa non è un diritto umano.Se non sei in grado di stare sul mercato chiudi e lasci spazio a chi è capace di starci.
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A me non tornano molte cose
Faccio un esempio che conosco sugli infermieri perchè l'ho fatto:
l'infermiere è un po' il cameriere degli ospedali.Le situazioni sono eterogenee da reparto a reparto e da ospedale ad ospedale ma non c'è bisogno dell'emergenza covid per andare nel pallone.10 anni fa al s.orsola vedevo camere con uomini e donne la cui privacy era garantita da un separè (e ripeto al s.orsola di bologna non al di venere di bari), doppi turni dalle 6,30 alle 8 di sera, personale sanitario minacciato e a volte malmenato (mio fratello ci ha fatto la tesi in medicina sulle violenze subite dal personale sanitario). Ambiente fatto di dolore e lacrime dei pazienti e la materializzazione della definizione di pulp della parodia di mai dire gol.Però al concorso per entrare a fare il corso c'erano migliaia di persone per poche centinaia di posti, a volte solo decine.Ai concorsi pubblici ci sono ugualmente migliaia e migliaia di candidati e pochi posti.E parliamo di giovani.
Ma non è che il problema della ristorazione in Italia è che:
1) è sovradimensionata
2) Dal motivo numero 1 deriva quest'altra considerazione: il lavoro domandato così massicciamente dai ristoratori è incompatibile con quella che dovrebbe essere la formazione di un paese avanzato ergo:se non ho bisogno di soldi per quale misterioso motivo dovrei mettermi a fare il cameriere se non ho fatto l'alberghiero e ho altri interessi. E quindi grazie al piffero che trovano più facilmente persone che fanno parte di un ambiente economico meno avanzato del nostro.
3) pensare che gli studenti universitari si debbano mettere a fare i camerieri nel fine settimana è la sconfitta del sistema; perchè se la facoltà è seria sabato e domenica devono essere usati per rimettersi al passo con le lezioni seguite e le attività pratiche debbono essere usate per fare ciò che concerne il percorso di studi.Uno che studia chimica non può perdere tempo a fare il cameriere. Questo vuol dire anche che il sistema del fuori corso è totalmente sbagliato e ha favorito le suddette perdite di tempo. Altrove se vai fuori corso un anno ti cancellano tutto e devi ricominciare da capo. Non mi invento niente.
https://themarketjourney.substack.com :
economia, modelli, mercato, finanza
Vero. Del resto, il weekend serve per andare a fare shopping nei centri commerciali aperti anche la domenica sino a tardi, per l'aperitivo, il ristorante con gli amici, il cinema... mmmh... l'importante, fondamentalmente, è che il lavoro nel weekend sia quello degli altri.
Nell'insieme, qualquadra non cosa...
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