Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
Moderatamente favorevole, ma con alcune ovvie precisazioni:
1. il nucleare non è una fonte di energia pulita;
2. il nucleare è comunque una fonte esauribile;
3. il nucleare per i tempi di realizzazione di nuove eventuali centrali (ovviamente parliamo di reattori a fissione moderni e non di tecnologie alla Montalto di Castro) richiede 10/15 anni per la costruzione di nuove centrali e il loro inserimento nella rete nazionale, quindi non è la soluzione ai problemi di approvigionamento elettrico dell'Italia o di dipendenza da fornitori esterni all'Italia o all'UE, oltretutto in Italia di uranio ce n'è poco. Può contribuire ad affrontare il grande tema del cambiamento climatico, ma è uno dei tanti tasselli del puzzle.
Ma infatti. Sembra quasi ora che il nucleare sia la panacea di ogni dipendenza energetica, quando non è assolutamente così. Uranio e plutonio non sono inesauribili, vanno estratti, lavorati, i giacimenti vanno esplorati, ecc.ecc. Semplicemente, anzichè diventare dipendenti da petrolio e gas, diventeremmo dipendenti da uranio e plutonio, e chissà con quali costi.
Il vero cambiamento è la fusione nucleare, ma il suo programma di sviluppo, a causa degli investimenti ridicoli, è talmente lento da non poter nemmeno essere preso in considerazione. Ed è proprio questo il problema: non c'è la volontà di accelerare in questo senso. Come scrivevo prima, i primi reattori a fusione saranno fatti sicuramente non prima del 2050, e chissà quanto tempo ci vorrà prima che possano costituire una risorsa percentualmente rilevante.
Eolico e solare anche non sono nè fonti di energia pulita nè garantiscono indipendenza energetica per via dei loro componenti, che sono rari e costosi.
Come al solito a tutto questo bisognava pensarci già dagli anni '50, e non svegliarsi adesso.