Assolutamente no, ci mancherebbe.Originariamente Scritto da Folly
Semplicemente non ci trovo nulla di così riprovevole in quell'articolo, come non trovo nulla di riprovevole in quest'altro.
CAVALIERE, NON CAIMANO: Giuliano Ferrara, Panorama, 24 marzo 2006
"Vorrei prendere da parte Nanni Moretti e spiegargli con simpatia la differenza tra un Caimano e un Cavaliere... Un Caimano in economia e in politica ha alcune caratteristiche precise. Non basta un uomo molto ricco, che fattura alla grande con il suo business. Quello è un uomo di successo...
Per definire un animale predatore che incuta paura alla societÃ* civile e al potere civile ci vogliono altri elementi. Bisogna che il riccone eserciti una vera influenza, e sotterranea, sotto pelle, sotto la sua stessa scorza, sul grande giro della finanza, delle banche, dei grandi gruppi industriali. Il Caimano politico divora nel silenzio, non si espone personalmente, non mette a rischio i suoi possessi, conosce l’arte della eterodirezione, sa far muovere chiunque senza che si ascolti il suo sibilo. Il suo destino si forgia nell’ombra.
Un Caimano politico non zoppica, non grida al tradimento su un palco di Vicenza, non fa comizi, non si presenta alle elezioni vincendole e perdendole, non racconta barzellette, non sorride mai...per lui la dissimulazione è tutto. Vuole scomparire alla vista e ci riesce, nella sua assenza virtuale si realizza la sua capacitÃ* di intimorire, anzi di terrorizzare, anzi di terrorizzare i nemici...
Non si è mai visto nelle democrazie moderne un Caimano che abbia contro i grandi giornali, le grandi banche, i grandi imprenditori, i grandi intellettuali, i grandi programmi televisivi, i grandi magistrati, un Caimano che debba difendersi a colpi di referendum e altre ordalie sulle sue tv, uno del quale il più ricco dei ricchi possa dire, come fece Giovanni Agnelli a proposito di Berlusconi, "se vince lui vinciamo tutti, se perde lui perde solo lui". Uno così è un Cavaliere, non un Caimano.
Un Caimano politico non si sgola, non ride, non partecipa, non si invita a pranzo e a cena tutte le sere, non è familiare, non è domestico, non è bonario, non si inventa i manifesti 6x3, non ha nostalgia degli spot, non vara una nave elettorale per vincere le elezioni, non canta con il posteggiatore napoletano.
Berlusconi è uno splendido animale politico emerso in una democrazia ferita e caotica, dove i Caimani veri hanno spadroneggiato e deciso per la vita e per la morte delle antiche istituzioni, hanno liquidato partiti e tradizioni, hanno traballato sotto la sua sferza ma non si sono mai dati per perduti, lavorando per mandarlo a sbattere alla prima curva...Un Caimano che ha contro tutti, che prende applausi dai piccoli contro la smorfia di disprezzo dei grandi, non è appunto un Caimano, è solo un Cavaliere, e di una specie rara, caro Nanni."
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
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