Mai (ad eccezione di matrimoni, battesimi, funerali)
Raramente
Almeno una volta al mese
Spesso (tipo una volta la settimana o più)
Non vorrei dire una cavolata, ma mi pare di aver letto da qualche parte che il termine messa dovrebbe essere una "storpiatura" del missa pronunciato dal celebrante al termine della celebrazione.Originariamente Scritto da strauch67
Cercando in fretta in usenet
http://groups.google.it/group/it.cul...1f2de2b072eb71CLAUDIO BALZARETTI, «Missa». Storia di una secolare ricerca etimologica
ancora aperta, («Bibliotheca Ephemerides Liturgicae Subsidia» 107), Roma, C.
L. V. - Edizioni Liturgiche, 2000, pp. 207.
Finita vero oratione, cui praeceperit archidiaconus de diaconibus, aspicit
ad pontificem ut ei annuat, et dicit ad populum: «Ite, missa est». Et
respondent: «Deo gratias»: così l'Ordo romanus primus (VII-VIII secolo)
descrive il congedo al termine della celebrazione eucaristica stazionale.
Dall'invito ite, missa est, preludio allo scioglimento dell'assemblea,
viepiù impreziosito dalla solennitÃ* del canto, scaturì il termine «Messa»,
che finì per dare il nome all'intera oblazione liturgica che lo precede. Ma
qual è l'etimologia di missa? I liturgisti da tempo paiono ormai d'accordo
nel ritenere il termine un sostantivo (andate, è il congedo), mentre i più
recenti dizionari italiani sono concordi nel considerarlo un participio
(andate, l'eucaristia missa est agli assenti). Proprio alla storia delle
ipotesi avanzate in proposito è dedicato il volume di Balzaretti.
Stefano Giorgetti
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