correggimi se sbaglio ma gli anni corrispondenti alla durata legale del corso di laurea non concorrono alla formazione dei 40?Originariamente Scritto da Jadan
Ovvero, in altre parole, per avere la pensione di anzianitÃ* quelli che contano non sono gli anni di contribuzione?
Sai per caso se è prevista qualche forma di rateizzazione dei contributi per il riscatto della laurea perchè ho sempre voluto informarmi ma la paura di svenire di fronte alla cifra necessaria mi ha sempre fatto desistere![]()
Se hai fatto il riscatto sì: agli anni di lavoro devi aggiungere quelli della laurea. Nel caso mio sarebbe 36 anni di lavoro + 4 di laurea. Sarebbe perché non ho fatto il riscatto.Originariamente Scritto da Folly
Quanto costa il suddetto? Effettivamente una tombola. Quanto non lo so con esattezza ma so due cose:
1) è commisurato allo stipendio che hai al momento della richiesta. Per cui se oggi guadagni 10.000 euro all'anno e fai domanda, anche se poi dovrai pagare qualche tempo dopo, quando guadagnerai 10.000 euro al mese, tu dovrai sempre pagare in ragione dei 10.000 all'anno.
2) è rateizzabile per quanti sono gli anni di laurea. Cioè: laurea di 4 anni, rateizzabili in 4 anni.
Quanto è l'ammontare? Dovrebbe essere un 30-40% dello stipendio come da punto 1). Ma chiedi a chi ne sa di più.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
azzarola che sventola..Originariamente Scritto da Jadan
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Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
Mi pare sia la media dei contributi versati negli ultimi n anni dove n è la durata legale da riscattare (tipicamente per un lav dipendente circa il 35% della retr. lorda).Originariamente Scritto da Jadan
Infatti la convinzione comune è che sia una operazione da fare quanto prima possibile a meno che il soggetto non speri di veder decrescere lo stipendio con il passare degli anni![]()
La mia è una strana categoria, in cui uno continua a lavorare anche dopo la pensione. A parte che, come ho detto, a me toccherÃ* comunque in etÃ* veneranda (quando sarÃ* difficile godersi ancora la vita nel senso proprio del termine), vedo che molti ex colleghi continuano a scrivere con contrattini post-pensione (a discapito dei giovani che incalzano e avrebbero tutto il diritto di essere assunti).
Perché?![]()
Dicono sia una specie di dipendenza tipica del giornalista: lasciare la redazione, nella quale trascorriamo per anni e anni fino a 15 ore al giorno, equivale alla morte civile, quindi tutti tendono a continuare il rapporto con le rispettive aziende, seppure con contratti più o meno a nero, fino a che "morte non ci separi". E ho visto morire tanti vecchi colleghi "sul pezzo"!![]()
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Ps. Ma la vita vera, non quella scritta, quando me la godo?![]()
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