Claudione... discorso interessante, come sempre, con te. A malincuore ti abbandono perche' domani ho il rush finale delle consegne natalizie e dormire un 4 ore non sarebbe male... Ne riparleremo. Anche se hai torto e sei un romanaccio comunista che non ci piace lo zola. A vo' in lecc a durmi'.![]()
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Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Felice notte! Penso che andrò a dormire presto anche io...da domani sono
in vacanza, fino al 3, quando riprenderò a lavorare...non pagato per un
periodo spero non superiore ai 30 giorni (spese bloccate...attesa del corso
degli eventi dopo il "maxiemendamento"...)...bella la vita del precario...
C.
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"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Perche non diventa un politico.
http://lanazione.quotidiano.net/art/2007/02/04/5460315
e poi...........questa
http://http://lanazione.quotidiano.net/art/2007/02/04/5460338
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Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
Scusami, dove sta l'abominevolezza?
Parlando seriamente, ciascuno di noi può pensarla come vuole, ci mancherebbe altro.
Come conseguenza diretta ciascuno di noi può ritenere abominevole mantenere in vita un bambino disabile così come ciascuno di noi può ritenere abominevole uccidere un bambino disabile.
Personalmente propendo nettamente per la seconda, perchè quando non si parla di accanimento terapeutico si corre seriamente il rischio di sfociare nell'eugenetica [disciplina scientifica volta al perfezionamento della specie umana attraverso lo studio e la selezione dei caratteri fisici e mentali ritenuti positvi (eugenetica positiva) e la rimozione di quelli negativi (eugenetica negativa)].
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Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Infatti ho scritto "Personalmente propendo nettamente per la seconda, perchè quando non si parla di accanimento terapeutico si corre seriamente ".
Ma il problema vero è: chi decide quando si parla di accanimento terapeutico?
Chi decide quando un bambino è sufficientemente disabile da poter essere eliminato?
Per me i due discorsi devono essere affrontati in modo completamente separato: discutiamo di feti/bambini malformati e discutiamo di malati terminali.
Se mischiamo (noi e chi di dovere) le due cose si corre il rischio di dare in mano all'uomo un'arma tremenda: chi non si è scandalizzato quando ha sentito per la prima volta che in Cina in passato (solo in passato?) si usava uccidere le figle femmine? Per loro la "femminilità" non era una forma di disabilità?
(se non sapete di cosa sto parlando cercate qui)
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Stefano Giorgetti
always looking at the sky
state sbagliando tutto... la selezione genetica per impedire disabilità avviene prima che si formi l'individuo...è come dire ci sono quattro potenziali individui, uno solo nascerà per casualità di natura, due malati e due sani, lasciamo al caso la scelta, oppure favoriamo i due sani, in modo che nasce uno dei due?. Quindi non si uccide nessuno, si dà una raccomandazione ai più bravi. Si deve lasciare la libertà di scegliere: chi si sente abbastanza forte da affrontare tutte le difficoltà di un figlio disabile, da veder soffrire il proprio figlio per esclusione, da vederlo maggiormente soggetto a malattie può decidere di non intervenire. Non si ammazzano individui già nati o che nasceranno di sicuro. Certo il tema è delicato e il rischio di cadere nella tentazione dell'eugeneica c'è, ma dire che è ammazzare è da ignoranti...solo la chiesa la può dire, dato che per lei uno che ha l'aids e usa il preservativo è un peccatore che ammazza i propri figli.
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