La mia memoria corta fa da contraltare, e peraltro senza pareggiare la sfida, con la tua che è decisamente più lunga di quella di un elefante.
Per curiosità: quando alla prossime elezioni rivincerà Lui e dopo 5 anni saremo di nuovo nella stessa situazione del 2006 darai ancora la colpa all'11/09/2001 o sotto sotto spererai in un'asteroide o in una dichiarazione di guerra della Cina agli USA da usare come giustificazione?
Mi fa piacere sentire quindi che il terrorismo internazionale di matrice islamica oggi non è più un problema ...................
Se "si sta cercando di riorganizzarsi" vuol dire che oltre a subire l'impatto del costo si subisce pure quello della riorganizzazione, ergo un costo doppio.
Ergo i danni dovrebbero essere pure maggiori.
O sostieni che la bilancia dei pagamenti del settore energetico funzioni come la rana nella pentola?
Mi stai forse dicendo che inseguire la manodopera a basso costo per fare lo stesso fatturato decuplicando gli utili sia strategia non esattamente da etica del lavoro? E che quindi il precedente governo ha seguito la linea di "non farsi amici cinesi e indiani" per fare un piacere al nostro "movimento operaio"?
O stai forse dicendo che bisogna ignorare il mercato globale e chiudersi su se stessi contando sulle "infinite possibilità" del nostro mercato interno?
Che ne dici di provare ad approfondire il concetto?
Ma ringrazia che noi non abbiamo a disposizione direttamente (perchè la BCE lavora trasversalmente) la politica monetaria che ha fatto solo danni in tanti anni della nostra storia ...
Certo certo.
E' colpa dell'11/09.
A proposito sai che colui che inventato questa storia, l'ex supermegaministro dell'economia, ha di recente pubblicamente smentito il fatto che l'11/09 abbia avuto impatti rilevanti sulla nostra economia?
Forse è il caso che ti aggiorni ...
No. Io farei NIENTE gravando in maniera esagerata sul bilancio dello Stato.
E poi andrei a dire che è colpa della controparte politica, dell'11/09, degli alieni, del global warming.
Insomma di chiunque tranne che mia.
E se ho la pelle tirata magari convinco quasi mezzo Paese ..................
Ma certo. Perchè è un uomo fortunato.
Forse perchè se non ti decidi a farlo, e in modo ovviamente doloroso, sarai sempre messo così e continuerai a spendere di interessi più che in "opere pubbliche".
Sì sì. E' tutto culo. Come se adesso, peraltro, fossimo nel Paese di bengodi.
Come se la nostra economia ora potesse camminare con le sue gambe.
A margine, visto che sostieni apertamente che a risanare mediante prelievo fiscale son buoni tutti e che non è quello il sistema, perchè non spieghi anche a Lui come doveva fare nei passati 5 anni.
In fondo se la scelta di questo governo è filosoficamente sbagliata vuol dire che una giusta c'era; e che rigorosamente è stata ignorata.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ah no? Ora visto che io invece ritengo che i conti pubblici siano il principale ostacolo per una crescita duratura del nostro Paese (con un vantaggio non incolmabile, va detto, nei confronti di uno dei peggiori mercati corporativi del pianeta) per te il problema invece qual è?
Se lo Stato non ha soldi da spendere a sostegno della crescita la soluzione è gravare sui conti del medesimo?
Perchè finora ti ho solo sentito dire che questo governo ha fatto male a risanare come ha fatto, ma non ho sentito proporre nessuna alternativa al male evidente fatto dal precedente ........
Ok, questa è una tautologia, andiamo avanti.
Per esempio? E' aumentata la spesa per la pubblica istruzione?
O quella della sanità (Lazio escluso ovviamente che da solo in pochi anni ha divorato una finanziaria ..........)?
Ah beh, allora va bene; questo è sacrosanto ..............................
Puoi anche cercare di buttarla sul veterocomunismo, ma non attacca.
Gente di sinistra come me sa benissimo che finchè lo stato spende tutto quello che ha per pagare gli interessi sul debito "il popolo"si attacca; e non al tram.
Ecco perchè quelli di sinistra come me, tra le altre cose, dicono che il famoso tesoretto andrebbe utilizzato per abbassare il debito e non per misure che vadano ad incrementare la spesa pubblica, per quanto doloroso questo sia.
Perchè finchè non elimini "il cancro" inutile preoccuparsi della congiuntivite ....
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Considerato che in 5 anni sono piovuti tagli alla scuola e alla sanità mi spieghi quali sono le spese destinate al sociale che sono aumentate?
Vuoi dire che la colpa di tutto è stato l'aumento delle pensioni minime?
Giusto. E direi che il modo migliore per ottenerla sono i condoni a pioggia e messaggi del tipo "se le tasse superano una certa soglia è moralmente giusto evadere" ...
Più entrate? Sicuro?![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ammazza! Tra un pò ci danno una stanza a parte!
Volendo farla sintetica, a te fa comodo ignorare tutti i condizionamenti esterni che possono influire sulla politica economica di un paese (come se l'11/9 e la concorrenza a basso costo dell'est fossero un fatto normale), mentre a me fa comodo immaginare delle attenuanti nelle lacune del governo di cdx.
Però, fammi precisare alcune cose:
1) Io non ho detto di non essere d'accordo con il risanamento attuale dei conti pubblici, anche se hanno sbagliato a fare le "somme" (forse si erano sbagliati sul fatto che durante il governo di cdx non ci sarebbero state maggiori entrate dal fisco), ho detto che non può essere solo quella la strada, perchè ogni obiettivo di politca economica non può essere raggiunto solo aumentando le tasse (sarai concorde pure tu che non è un processo che può andare all'infinito).
2) Io la strada alternativa o comunque complementare te lo indicata per il risanamento dei conti attuali (con tutti i limiti delle mie conoscenze), tu, cosa avrebbe dovuto fare il governo di cdx in quel periodo di crisi economica, non me lo hai detto!
3) Se sono aumentate le spese correnti durante il governo di cdx e secondo te ci sono stati dei tagli alla sanità, all'istruzione, agli enti locali ecc., in che cosa li hanno spesi i soldi tarallucci e vino?
4) Mi sembra di capire che ritiene che lo sviluppo di un paese proceda di pari passo con la regolarità dei suoi conti pubblici, io non la penso così. Secondo me la regolarità dei conti discende da una corretta gestione del valore che riesce a creare la parte produttiva del paese, se la parte produttiva del paese è in crisi ahivoglia ad essere virtuosi!
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A me non fa comodo ignorare nulla.
Sei tu che mi devi spiegare come mai continui a menarla con l'11/09, dopo 6 anni, quando sia l'America che il resto del mondo civilizzato dopo 1 anno se l'era già dimenticato (nel senso, ovviamente, che aveva già assorbito il contraccolpo).
Per fare un esempio poco inflazionato possiamo guardare chi ha avuto la botta iniziale peggiore ovvero le compagnie aeree ...
Quanto all'Est ovviamente noi ne abbiamo maggiormente risentito visto il nostro tessuto produttivo assolutamente inadatto ad assorbire il colpo del mercato globale.
Ovviamente io non la colpa al passato governo di questo triste stato di cose; gli do la colpa di non aver fatto nulla.
1). Assolutamente d'accordo sulla conclusione. Non hanno sbagliato a fare le somme; hanno sistematicamente toppato tutte le previsioni; quindi delle 2 l'una; o non sono in grado di fare previsioni, quindi non sono capaci di governare; o non sono capaci di mettere in pratica le misure che consentano alle previsioni di avverarsi, quindi non sono capaci di governare.
2). Cosa doveva fare? Avere il coraggio di fare quello che aveva detto: iniziare a "modernizzare" lo Stato diminuendo le spese; doloroso, vero; ma serio; e invece le spese sono aumentate, ma vorrei sapere chi se n'è accorto ....
3). Sì dico esattamente questo; oppure neghi i tagli alla sanità e alla scuola e all'università?
4). Se regolarità dei conti pubblici = debito pubblico basso assolutamente sì; perchè debito pubblico basso significa che lo stato può metterci dei soldi nel momento in cui le cose non vanno bene (la famosa contingenza economica negativa, quando questa si presenti); altrimenti è un circolo vizioso.
Per rispondere alla conclusione: se la parte produttiva è in crisi è lo Stato non ha soldi per sostenerla come ne esci?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Finalmente, almeno un po' di realismo.
Ma poi lo abbandoni di nuovo però.Io dico che di + non si poteva fare, perchè le spese che sono aumentate in larga parte sono state destinate al sociale ed al funzionamento statale (altro che tagli), e di certo non si potevano chiedere soldi ai cittadini come si sta facendo adesso.
Quindi quale sarebbe il compito di un governo? Credi che giungere alla bancarotta o, ad esempio, uscire dall'unione monetaria acquisita siano bruscolini? Mi fa specie come si guardi a volte con tanta semplicità ai conti pubblici e ai rischi ad essi connessi, come se fosse scontato che tutto andrà comunque bene (in base a quale regola?). Non si può tagliare e non si può tassare. Ergo, se mai dovesse succedere, mentre la barca affonda il governo dovrebbe adoperarsi forse ad allargare la falla?
Comunque, dalle tue parole deduco che secondo te il governo Berlusconi non ha fatto niente per controllare la spesa. Altresì non ha agito sulle entrate per bilanciare i conti pubblici e renderli meno disastrati. Ha lasciato correre tutto e chissenefrega, questo deduco.
Parere personale: molto meglio controllarli i conti in qualche modo che non controllarli affatto. E' una questione di responsabilità e di puro buonsenso
Ciao
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Io continuo a non capire una cosa, ti lamenti che il cdx ha aumentato la spesa pubblica, però allo stesso tempo affermi che ci sono stati dei tagli in tutti i settori + importanti.
Possibile che il debito è aumentato solo per l'aumento delle pensioni sociali?
Quindi avrebbe dovuto attuare quei tagli che lamenti siano stati fatti?
Però, se ti riferisci ad una riorganizzazione dell'apparato statale ti quoto alla grande, perchè la devolution non ha prodotto nessun effetto!
Quanto al 4° punto, per poter arrivare ad avere i conti in regola deve migliorare il rapporto entrate - uscite, che non significa aumentare le tasse a prescindere dal reddito prodotto, ma fissato un equo livello di tassazione devono aumetare i ricavi dei contribuenti, uno stato "ricco" è figlio di una popolazione "ricca", secondo me è difficile che possa accadere il contrario!
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Interessi di conflitto/1
"Sono assolutamente intenzionato a vendere le mie televisioni. Ma si fa di tutto perché io non trovi i compratori".
(Silvio Berlusconi, 28 febbraio 1994).
"Ho dato incarico ai miei manager di avviare le dismissioni delle mie proprietà".
(Silvio Berlusconi, 23 marzo 1994).
"Sono pronto a vendere le mie aziende, ad andare anche oltre il blind trust americano. Questa storia delle riserve personali su di me è diventata una barzelletta. Ho già detto che distinguerò con nettezza adamantina il mio ruolo di imprenditore, che peraltro è già alle mie spalle, e quello di leader politico. Ho messo fatti che pesano come macigni a suffragare questo impegno, dalle dimissioni dalle cariche sociali del mio gruppo al progetto di un blind trust e di dismissioni di attività economiche: la mia non è dunque "parola di re", non è una promessa d'onore, ma una scelta di fatto. Tutta la campagna sul Signor Tv che si mangia il Paese per i suoi interessi è naufragata nel ridicolo di una sconfitta campale nelle urne".
(Silvio Berlusconi, Ansa, 7 aprile 1994).
"Le mie aziende o le congelo o le vendo. Voglio assolutamente dividere i miei interessi privati che ho come azionista Fininvest dalla mia attività pubblica che svolgerò nell'interesse di tutti. Credo che quella del blind trust americano sia la soluzione ideale".
(Silvio Berlusconi, 11 aprile 1994).
"Vendo la Standa, e le altre aziende - mi credano - seguiranno la stessa sorte".
(Silvio Berlusconi, 12 aprile 1994).
"Le garanzie ci sono eccome: i tre saggi per il blind trust, la legge antitrust, il Parlamento, le opposizioni, i protagonisti dell'informazione, il garante per l'editoria, la magistratura...".
(Silvio Berlusconi, a La Stampa, 1° maggio 1994).
"È stato legittimamente sollevato il problema del conflitto d'interessi che può sorgere nell'attività di governo, in ragione dello status di imprenditore nel campo della comunicazione di chi questo governo presiede. Ci impegniamo a trasformare in disegni di legge le proposte che verranno entro settembre dalla commissione di esperti nominata dal governo... Nel primo Consiglio dei ministri da me presieduto è stata decisa la formazione di una commissione di esperti sul blind trust per trovare delle soluzioni entro la fine del mese di settembre al problema del conflitto di interessi".
(Silvio Berlusconi presentando il suo primo governo al Senato, 16 maggio 1994).
"Quello che loro mettono come soglia al di là della quale uno dovrebbe prendere tutto e affidarsi ad un signore che possa fare delle sue sostanze ciò che vuole è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Vogliono fare come in America? Ma noi non siamo in America, siamo in Italia e le cose funzionano in modo diverso. Il blind trust è un provvedimento di killeraggio politico nei confronti degli oppositori per eliminare il più pericoloso dei concorrenti politici: il leader dell'opposizione, e cioè me stesso".
(Silvio Berlusconi, Ansa, 4 maggio 2007).
Interessi di conflitto/2
"C'è una sola difficoltà: come vendere il mio gruppo. Se conoscete qualcuno interessato, fatemelo sapere" (Silvio Berlusconi, al Washington Post, 30 maggio 1994)
"Ne convengo, questa situazione è un'anomalia soltanto italiana"
(Silvio Berlusconi, 7 giugno 1994)
"C'è una situazione di blind trust, la mia azienda oggi è una realtà che non mi appartiene"
(Silvio Berlusconi, 9 giugno 1994)
"Io per primo ho riconosciuto che la scesa in campo di un editore e del proprietario di un grande gruppo economico come la Fininvest era un'anomalia in sé nella complicata situazione italiana. Un'anomalia e una novità senza precedenti"
(Silvio Berlusconi, 29 luglio 1994)
"Stiamo approntando una soluzione seria al conflitto d'interessi, per separare nettamente la mia attività privata da quella pubblica: il blind trust indicato dai tre saggi"
(Silvio Berlusconi, 31 luglio 1994)
"Ho sempre costantemente riconosciuto che c'era un'anomalia da sanare... Sono il primo a proporre una soluzione di separazione drastica tra l'esercizio dei doveri di governo e l'esercizio dei diritti proprietari" (Silvio Berlusconi, 2 agosto 1994)
"Oggi vi annuncio che ho deciso di vendere le mie aziende, perché credo che qualcuno, quando si prende un impegno e dentro questo impegno ci sono certe condizioni che sono ostative allo svolgimento globale dell'impegno, deve avere anche il coraggio di sacrificarsi"
(Silvio Berlusconi, 23 novembre 1994)
"La valutazione della Fininvest la lascio fare a un consorzio di banche nazionali e internazionali. Se mi danno in cambio titoli pubblici, la Fininvest è loro" (Silvio Berlusconi, 7 marzo 1995)
"Da novembre ho dato mandato irrevocabile alla Fininvest di vendere le tv"
(Silvio Berlusconi, 18 marzo 1995)
"Venderò le tv a imprenditori internazionali"
(Silvio Berlusconi, a il Giornale, 1° aprile 1995)
"Prendetevela, la Fininvest, all'Iri o al Tesoro: fissate un prezzo e io l'accetterò"
(Silvio Berlusconi, 11 maggio 1995)
"Il primo atto del mio governo sarà l'approvazione della legge sul conflitto d'interessi"
(Silvio Berlusconi, 25 ottobre 2000)
"Mi auguro che la legge sul conflitto di interessi venga approvata entro i primi cento giorni della nuova legislatura, se vincerò le elezioni. Dopodiché il cittadino Silvio Berlusconi si adeguerà a quella legge" (Silvio Berlusconi a "Telecamere", 26 aprile 2001)
"Faremo una legge sul conflitto d'interessi entro i primi cento giorni di governo"
(Silvio Berlusconi, Corriere della Sera, 27 aprile 2001)
"Mi impegno a fare nei primi cento giorni di governo quello che la sinistra non ha fatto in sei anni: presentare e approvare in Consiglio dei ministri un disegno di legge che affronti il problema del conflitto d'interessi in sintonia con le leggi che disciplinano in altri Paesi occidentali questo problema. I tre saggi a cui mi sono rivolto entro fine maggio mi daranno il frutto del loro lavoro"
(Silvio Berlusconi, Ansa, 9 maggio 2001)
"Io ho preso un impegno a dare una soluzione entro i primi cento giorni, cosa che faremo sicuramente. Immagino di poterlo fare addirittura prima delle ferie estive e quindi credo che non ci siano problemi al riguardo"
(Silvio Berlusconi, Ansa, 23 giugno 2001)
"Sul conflitto di interessi la soluzione giusta ed equilibrata è quella di marca americana, ossia il blind trust. Io cedere l'azienda a parenti o a figli? Sono per soluzioni chiare e trasparenti, non oblique o furbe: le soluzioni sono blind trust o vendita"
(Silvio Berlusconi, Ansa, 15 febbraio 2001)
"Il blind trust? Nessuno mi può chiedere di affidare il mio patrimonio a uno sconosciuto. Questo patrimonio è frutto di una vita di lavoro: ho cinque figli e nessuno può chiedermi un sacrificio folle di questo tipo. Se il centrosinistra dovesse riuscire nell'intento di approvare le legge, non ci sarebbe più una vera democrazia"
(Silvio Berlusconi, Ansa, 5 maggio 2007)
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Ma guarda un po', i santarellini..
http://www.marcotravaglio.it/clementinafaccisognare.htm
Di M.Travaglio, da molti giudicato un ottimo giornalista.
Oggi l’Unità non sarà in edicola per uno sciopero sacrosanto (gli editori stanno cercando di far fuori il direttore Antonio Padellaro e di rimetter mano al contratto di collaborazione di Furio Colombo). Dunque non uscirà nemmeno la rubrica “Uliwood Party”. Chiedo ospitalità al sito per dire quel che penso delle intercettazioni del caso Unipol.
Se in Italia non esistesse Berlusconi con la fairy band dei Previti e dei Dell’Utri, ce ne sarebbe a sufficienza per chiedere le dimissioni di Massimo D’Alema da vicepremier, di Piero Fassino da segretario dei Ds e di Nicola Latorre da vicecapogruppo dell’Ulivo al Senato. Quello che emerge dalle loro telefonate con Giovanni Consorte (e, nel caso di Latorre, anche con il preclaro “compagno” Stefano Ricucci) ha un solo nome: conflitto interessi, e dei più gravi. Naturalmente tutto il dibattito è falsato dalla presenza in Parlamento di Berlusconi e della fairy band, al cui confronto il gravissimo conflitto d’interessi Ds-Unipol-coop rosse impallidisce. Ma in un paese normale (espressione cara a D’Alema), nel quale dunque Berlusconi & C. fossero già stati sbattuti fuori dalla vita pubblica, i telefonisti rossi se ne dovrebbero andare su due piedi.![]()
Stefano Giorgetti
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