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Risultati da 11 a 20 di 94
  1. #11
    Burrasca L'avatar di Fabio Volcano
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    Citazione Originariamente Scritto da mescal28 Visualizza Messaggio
    che governo c'è adesso?quindi la rai pende a sinistra o se ti piace di più pende verso il pd,a me questo basta e posso chiudere la discussione,mentre per quanto riguarda mediaset credo che non ci saranno problemi,ieri ho discorso una giornata sul forum sul conflitto d'interesse,siamo arrivati alla conclusione che per superarlo basta che berlusconi ceda al figlio o al fratelloa questo punto se è così non credo che ci saranno problemi
    Soluzione ridicola e falsa.

  2. #12
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    Citazione Originariamente Scritto da kelvin Visualizza Messaggio
    Chettedevodì, Fabio, dai, consoliamoci con Elisir di Mirabella!



    Ahhh.... forse perchè là dicono che il cuore sta a sinistra???

    ....e magari mirabella è diventato fascista

  3. #13
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio Volcano Visualizza Messaggio
    Soluzione ridicola e falsa.
    il thread è quello del rinvio a giudizio di bassolino,guarda bene chi ha proposto una cosa del genere,e poi mi viene imputato un leccaculaggio eccessivo nei confronti del cavaliere

  4. #14
    Burrasca L'avatar di Fabio Volcano
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    Citazione Originariamente Scritto da mescal28 Visualizza Messaggio
    il thread è quello del rinvio a giudizio di bassolino,guarda bene chi ha proposto una cosa del genere,e poi mi viene imputato un leccaculaggio eccessivo nei confronti del cavaliere
    Questo spiega perchè una certa "sinistra" non è in grado o non vuole risolvere il conflitto di interessi. Se la determinazione è quella...
    Cmq la mia idea è che prima si deve risolvere il conflitto di interessi e lo strapotere mediatico di Forza Italia, poi si potrà parlare di lottizzazioni in RAI, perchè quest'ultimo problema si alimenta dal primo. Inutile girarci attorno.


  5. #15
    Coordinatore tematico Puglia L'avatar di franko
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    la Rai è governativa, segue la bandiera del momento.
    l'unica differenza è che con lo scorso governo sparirono in molti, alcuni anche illustri.
    con l'ultimo i vari Vespa&Co. sono rimasti

    MeteoNetwork Puglia su Facebook e Twitter

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  6. #16
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    Citazione Originariamente Scritto da franko83 Visualizza Messaggio
    la Rai è governativa, segue la bandiera del momento.
    l'unica differenza è che con lo scorso governo sparirono in molti, alcuni anche illustri.
    con l'ultimo i vari Vespa&Co. sono rimasti
    ed è sparito mimun però

  7. #17
    Bava di vento L'avatar di Luca D'inverno
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    Citazione Originariamente Scritto da mescal28 Visualizza Messaggio
    ed è sparito mimun però
    Porca la vigliacca! è diventato direttore di quel teatrino da avanspettacolo che è tg5!!
    Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!

  8. #18
    Vento teso L'avatar di zi pacciano
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabio Volcano Visualizza Messaggio
    Ma se avete tre tv private a disposizione, di cui una con la sola funzione di propaganda politica, che altro volete? Addirittura quando state al governo le tv vostre diventano sei, male male ve ne restano tre contro tre. A me pare che siano gli spettatori di sinistra a doversi lamentare.
    Excusatio non petita,accusatio manifesta
    Sta in questa dichiarazione la risposta al 3D
    [URL="http://www.capracottameteo.it"]www.capracottameteo.it[/URL]

  9. #19
    Burrasca L'avatar di Fabio Volcano
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    Citazione Originariamente Scritto da zi pacciano Visualizza Messaggio
    Excusatio non petita,accusatio manifesta
    Sta in questa dichiarazione la risposta al 3D
    Dichiarazione? Questa è la verità

  10. #20
    Vento teso L'avatar di zi pacciano
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    Predefinito Re: La RAI un covo di comunisti?

    Quando Prodi sostituì Petroni con Fabiani al cda della Rai,fece "full"
    Tutti i consiglieri d'amministrazione erano dell'area di governo.(che democrazia!)
    ..la Rai era tutta in mano al governo di sinistra.(democratici..).Ovvio che "qualche"(1) direttore di tg dovesse essere di area di cdx,non eravamo in Bulgaria.
    Insomma un cda Rai "full left" pagato anche da me
    Meno male che c'era il Tar del Lazio

    Con Fabiani Prodi conquista un altro posto nel Cda della Rai

    di Guido Forte
    Article content: Arriva Fabiano Fabiani. Dopo quattro mesi di battaglia legale e poi politica Romano Prodi ce l’ha fatta. Angelo Maria Petroni, consigliere del Consiglio d’Amministrazione della Rai, abbandonerà il CdA per fare posto al fedelissimo del premier. L’Assemblea degli azionisti Rai ha deciso per la revoca di Petroni e per il subentro di Fabiani. Un vero e proprio colpo di mano, come la Casa delle Libertà ha immediatamente definito l’operazione. Ma che per molti non finirà qui. Già lo stesso Petroni ha annunciato che “impugnerà in qualunque sede la decisione dell’Assemblea degli azionisti perché illegittima ed affetta da vizi di nullità ed annullabilità”. Inoltre il prossimo 8 novembre il Tar del Lazio deciderà nel merito del ricorso presentato questa estate da Petroni. Una sentenza che potrebbe riaprire i giochi e soprattutto mettere ancora più in evidenza la forzatura del governo.
    La vicenda, come è ormai noto, è cominciata nello scorso maggio. L’undici per la precisione, quando il ministro dell’Economia e delle Finanze Padoa Schioppa decide che è venuto meno “il rapporto di fiducia con il suo rappresentante”. Da qui l’avvio della procedura di revoca che subisce un primo stop il 7 giugno dalla prima sezione del Tar che blocca la procedura. Il primo agosto però il Consiglio di Stato accetta il ricorso del Governo e la procedura di revoca riparte. Fino ad oggi: con l’uscita di Petroni e la nomina di Fabiani.
    Una sostituzione che lo stesso presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, Mario Landolfi, ha bollato come “emergenza democratica” frutto di un “governo ingordo di poltrone e di potere”. Più pesante Maurizio Gasparri che ha annunciato come protesta quello dello “sciopero del canone”. Forza Italia, anch’essa molto critica, si appella a Napoletano, mentre il capogruppo degli azzurri in Senato, Renato Schifani, chiede al Governo di riferire in Parlamento.
    Una situazione difficile anche perché adesso, grazie al controllo della maggioranza del CdA (è del centrosinistra sia l’indicazione del direttore generale, sia quella del presidente Claudio Petruccioli, spinto nella scorsa Legislatura) la compagine di governo si troverà nella mani l’intera Azienda. En plein che consentirà di fare e disfare nomine a piacimento senza alcun freno. In realtà però la scelta di Fabiani pone qualche problema anche allo schieramento unionista, essendo il presidente di Acea - la municipalizzata dell'energia elettrica e della fornitura idrica di Roma - emanazione diretta di Romano Prodi. Per lui si tratta di un ritorno in Rai visto che nel 1955 è entrato nell’Azienda dopo un concorso e vi è rimasto per 23 anni gestendo diverse cariche dal direttore di tg fino al ruolo di Vice Direttore Generale per il coordinamento delle Direzioni Tecnica, Amministrativa, Commerciale e del Personale. Poi passa all’Iri, dove incontra Romano Prodi, a cui resterà sempre legato da profonda amicizia. Nel 1978 è quindi direttore centrale all’Iri. Dal 1979 al 1981 amministratore delegato della Società Autostrade. Dal 1981 Consigliere di Amministrazione e direttore generale di Finmeccanica, ed infine dal 1985 amministratore delegato. Poi nel 1995 viene nominato presidente della stessa società rassegnando le dimissioni nel 1997. Dal 2000 al 2003 è a Cinecittà Holding come amministratore delegato ed attualmente è presidente di Acea Spa. Incarico che non abbandonerà dopo la nomina a consigliere del CdA Rai.
    Un curriculum di tutto rispetto, da vero “prodiano di ferro”. E proprio questo potrebbe portare una serie di problemi all’interno della coalizione. La dichiarazione di Marco Follini, lapidaria, è eloquente: “Quella di Fabiani è una scelta più giusta che nuova. La condivido”. Romano Prodi ha infatti messo un altro tassello nella complessa macchina paese: dall’economia fino alla tv, il professore bolognese può contare su una messe di persone e di uomini di riferimento. Una ragnatela che sta ampliando il proprio potere e che perdurerà anche dopo la fine di questa legislatura. Dall’altro lato però la nomina rischia di mettere in subbuglio alcuni equilibri all’interno della sua coalizione. Infatti i vari cespugli che chiedevano rappresentanza nel CdA continueranno a vedere negate le loro richieste vedendo invece rafforzate le posizioni prodiane. Le reazioni negative di Udeur e dell’Italia dei Valori sono indicative in tal senso. E’ evidente che adesso si apre una nuova contesa nella maggioranza considerando anche che non sono solo i cespugli ad essere in fermento. Dalle parti dei Ds e della Margherita, infatti, il clima non è dei migliori. Non trapela dalle dichiarazioni ma l’irritazione dei vertici è palpabile. Del resto, soprattutto in Rai la “longa manus” di Prodi si fa sentire. Prima Riotta, poi il tentativo (che forse riuscirà) di piazzare Minoli ad una direzione, Badaloni che approda a Rai International edora Fabiani. Scelte che alla fine potrebbero pesare sui delicati equilibri della maggioranza e anche sullo spirito di coalizione dei due maggiori partiti. Ma intanto il premier va avanti. C’è da giurarci che dopo di lui ci sarà il diluvio. Di consensi per la CdL, s’intende.




    10 Settembre 2007 |
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