vday 2 [topic unico]

[fabry58]

Ma tu hai eseguiti gli ordini di grillo?Ovverosia sei andato a votare?
Io non c'ero,mi trovavo con mia moglie i miei due bambini e i miei genitori all'outlet di Barberino del Mugello a fare acquisti,ti diro' sono stato davvero bene!

che ordini? io non prendo ordini da nessuno

[albedo]

Un parere sull'abolizione dell'Ordine dei giornalisti? Sono abbastanza d'accordo con Belli83, poi la legge istitutiva dell'ordine è del 1963, che c'entra Mussolini?
Io credo che ancora l'odine serve a qualcosa, se non altro come organo di autodisciplina della categoria.
Poi è chiaro che in un paese libero tutti possono informare ed è quello che avviene quotidianamente grazie soprattutto a internet. Ma chi sceglie di informare per lavoro deve darsi delle regole rigorose e avere una certa formazione professionale, altrimenti diventa una burletta.
Tutti possiamo insegnare, ma è giusto che nelle scuole ci vadano i prof con tanto di laurea e abilitazione: è la stessa cosa.
Oltrettutto le tessere di giornalista (quella verde dei pubblicisti e la violetta dei professionisti) non è che diano diritto a chissà quali privilegi. Anzi, negli ultimi anni è solo una rottura di maroni (ci perdoni il futuro ministro ). Non c'è neppure lo sconto sul cinema e per partecipare gratis a qualsiasi spettacolo, gara sportiva, concerto ecc. ci vuole l'accredito, cioé un pass che l'organizzazione dell'evento concede all'azienda per cui lavori per un tot numero di persone ... La tessera serve solo a mantenere l'ordine stesso, perché paghi la quota annuale, e a tirarla fuori una volta l'anno quando qualche zelante poliziotto te la chiede mentre ti rechi sul luogo di un delitto.

Ma perché Beppe Grillo non fa proposte tipo come diminuire i tir sulle autostrade, come faceva negli anni '80?
Poi basta perché ho molto sonno e potrei scrivere ancora più stronzate di quelle che ho scritto.

[Euganeo71]

Ma ve ne rendete conto che è qualunquismo puro?
Andate a conoscere la storia vera di questo personaggio e ci risentiamo.
Attenzione soprattutto alla violenza di alcuni suoi proclami e il linguaggio degli interventi sul suo blog,istigazione alla violenza contro chi la pensa diversamente,mah........

Questo é l'articolo scaricabile in PDF edito da 'Il Giornale' il 24 aprile,atto a screditare l'immagine di Beppe Grillo.
http://www.ilgiornale.it/lp_n.pic1?P...2&PDF_NUM=1108

Io mi son chiesto :"tutto quà?"
Un articolo a tutta pagina per dire che Beppe Grillo in gioventù ha avuto qualche colorita storia sessuale,che era ciccione e che é un taccagno proverbiale?Che mette verdura di plastica nei campi?
Fossero questi difetti di un avversario si perderebbe sempre..
Ha proprio ragione Beppe,eliminano i giornali che vivono con i soldi pubblici perché non ha senso mantenere dei giornalisti talmente incapaci che non riescono nemmeno a sputtanare un avversario..

Avevo letto un istant book su Beppe Grillo pochi mesi fa.
Non sono riuscito a finirlo per noia non mi ricordo nemmeno gli autori.
Non si trattava di un'agiografia,anzi,di un libro che cerca di sminuire il personaggio.
E anche lì si tira fuori la taccagneria,i fallimenti giovanili,i soldi del papà,lo yacht affondato,un incidente di 25 anni fa su un auto che guidava lui in cui morirono le persone che erano a bordo con lui..
Anche lì mi chiedevo:"Beh,tutto quà?".
Almeno fosse stato un libro istruttivo e divertente come quelli di Grillo,invece solo uno libro scritto per fare soldi e screditare senza riuscirci.
Bah,ci vuole ben altro.

[albedo]

Ho riletto con più attenzione quello che scrive Grillo sul suo blog e ho trovato qualche contraddizione.

- L'ordine dei giornalisti non c'entra niente con Mussolini, essendo stato istituito con legge votata a maggioranza dal Parlamento nel 1963.

- Se l'ordine dei giornalisti è una "casta autorefenziale" come dice lui, significa che almeno autonoma lo è. Quindi non può poi venirici a dire che siamo tutti schiavi comprati dai politici. O l'uno o l'altro. Forse è più vera la prima.
Sarebbe come voler abolire la magistratura, che con la sua autonomia bilancia il potere politico.

- Il compito del giornalista è informare sui fatti che accadono, non esprimere opinioni. Il giornalista può esprimere opinioni come un qualunque altro cittadino, attraverso tutti i mezzi a disposizione rispettando alcune regole democratiche e di convivenza civile. Lo dimostrano anche l'eco e il successo popolare che stanno avendo Grillo e Travaglio.

- Il problema semmai è la tv che è poco libera, non il giornalismo tout court: sulla carta stampata si legge tutto e il contrario di tutto, vivaddio. A chi non piaciono le opinioni che compaiono su Repubblica compra Libero, a chi non piacciono nessuno dei due, legge il blog di Grillo.

- L'ordine introduce una deontologia nell'informare, stabilendo sanzioni disciplinari per chi non la rispetta. In assenza di regole, creiamo un altro ufficio del garante? Si abolisce un ente per crearne uno nuovo, all'italiana?

- Concordo sulla legge Gasparri, ma su questo non importa essere Grillo perché credo di essere in buona compagnia.


Ma tengo a ribadire un concetto che mi sembra poco chiaro e lo verifico anche quotidianamente parlando con le persone: il giornalista è un lavoratore che raccoglie fatti, accadimenti e li comunica con la parola o lo scritto a terze persone. Ed è un mestiere difficile, non s'impara dal giorno alla notte. Esprimere opinioni non è nostro compito: fatti e opinioni vanno distinti il più possibile, cosa che oggi non va di moda, mi rendo conto, ma è così.
Grillo non fa che confondere costantemente le due cose, senza mai citare le fonti quando sciorina dati e cifre: è andato personalmente sul campo a verificare quello che scrive? E' questo il modello di giornalismo che vuole propinarci?
In tutta la mia vita professionale credo di aver scritto solo due piccoli editoriali, peraltro relativi a fatti molto locali che nulla hanno a che vedere con le grandi emergenze. E come me altre decine di migliaia di giornalisti. Il giornalismo non sono solo Vespa o Mentana, questi sono anchor man della tv superpagati e superprivilegiati che costituiscono lo 0,001% della categoria.

[mission]

Ho riletto con più attenzione quello che scrive Grillo sul suo blog e ho trovato qualche contraddizione.

- L'ordine dei giornalisti non c'entra niente con Mussolini, essendo stato istituito con legge votata a maggioranza dal Parlamento nel 1963.

- Se l'ordine dei giornalisti è una "casta autorefenziale" come dice lui, significa che almeno autonoma lo è. Quindi non può poi venirici a dire che siamo tutti schiavi comprati dai politici. O l'uno o l'altro. Forse è più vera la prima.
Sarebbe come voler abolire la magistratura, che con la sua autonomia bilancia il potere politico.

- Il compito del giornalista è informare sui fatti che accadono, non esprimere opinioni. Il giornalista può esprimere opinioni come un qualunque altro cittadino, attraverso tutti i mezzi a disposizione rispettando alcune regole democratiche e di convivenza civile. Lo dimostrano anche l'eco e il successo popolare che stanno avendo Grillo e Travaglio.

- Il problema semmai è la tv che è poco libera, non il giornalismo tout court: sulla carta stampata si legge tutto e il contrario di tutto, vivaddio. A chi non piaciono le opinioni che compaiono su Repubblica compra Libero, a chi non piacciono nessuno dei due, legge il blog di Grillo.

- L'ordine introduce una deontologia nell'informare, stabilendo sanzioni disciplinari per chi non la rispetta. In assenza di regole, creiamo un altro ufficio del garante? Si abolisce un ente per crearne uno nuovo, all'italiana?

- Concordo sulla legge Gasparri, ma su questo non importa essere Grillo perché credo di essere in buona compagnia.


Ma tengo a ribadire un concetto che mi sembra poco chiaro e lo verifico anche quotidianamente parlando con le persone: il giornalista è un lavoratore che raccoglie fatti, accadimenti e li comunica con la parola o lo scritto a terze persone. Ed è un mestiere difficile, non s'impara dal giorno alla notte. Esprimere opinioni non è nostro compito: fatti e opinioni vanno distinti il più possibile, cosa che oggi non va di moda, mi rendo conto, ma è così.
Grillo non fa che confondere costantemente le due cose, senza mai citare le fonti quando sciorina dati e cifre: è andato personalmente sul campo a verificare quello che scrive? E' questo il modello di giornalismo che vuole propinarci?
In tutta la mia vita professionale credo di aver scritto solo due piccoli editoriali, peraltro relativi a fatti molto locali che nulla hanno a che vedere con le grandi emergenze. E come me altre decine di migliaia di giornalisti. Il giornalismo non sono solo Vespa o Mentana, questi sono anchor man della tv superpagati e superprivilegiati che costituiscono lo 0,001% della categoria.

Complimenti Francesco ,ti quoto in tutto.

[fabry58]

un pò d' interventi di ieri

apertura di grillo
http://it.youtube.com/watch?v=nbjNZmOmEqs
marco travaglio
http://it.youtube.com/watch?v=atNRKpfIkok
paul connett
http://it.youtube.com/watch?v=GC9J3kC5zEI
luigi de magistris
http://it.youtube.com/watch?v=tlwn56r167c

[mission]

Questo é l'articolo scaricabile in PDF edito da 'Il Giornale' il 24 aprile,atto a screditare l'immagine di Beppe Grillo.
http://www.ilgiornale.it/lp_n.pic1?P...2&PDF_NUM=1108

Io mi son chiesto :"tutto quà?"
Un articolo a tutta pagina per dire che Beppe Grillo in gioventù ha avuto qualche colorita storia sessuale,che era ciccione e che é un taccagno proverbiale?Che mette verdura di plastica nei campi?
Fossero questi difetti di un avversario si perderebbe sempre..
Ha proprio ragione Beppe,eliminano i giornali che vivono con i soldi pubblici perché non ha senso mantenere dei giornalisti talmente incapaci che non riescono nemmeno a sputtanare un avversario..

Avevo letto un istant book su Beppe Grillo pochi mesi fa.
Non sono riuscito a finirlo per noia non mi ricordo nemmeno gli autori.
Non si trattava di un'agiografia,anzi,di un libro che cerca di sminuire il personaggio.
E anche lì si tira fuori la taccagneria,i fallimenti giovanili,i soldi del papà,lo yacht affondato,un incidente di 25 anni fa su un auto che guidava lui in cui morirono le persone che erano a bordo con lui..
Anche lì mi chiedevo:"Beh,tutto quà?".
Almeno fosse stato un libro istruttivo e divertente come quelli di Grillo,invece solo uno libro scritto per fare soldi e screditare senza riuscirci.
Bah,ci vuole ben altro.

Leggiti se hai voglia quello che c'è scritto oggi sulla vita de bravo Grillo,particolari interessanti che danno un altrettanto interessante quadro di come si è mosso in questi 25 anni,non mi pare sia un mostro di coerenza.

[Euganeo71]

Leggiti se hai voglia quello che c'è scritto oggi sulla vita de bravo Grillo,particolari interessanti che danno un altrettanto interessante quadro di come si è mosso in questi 25 anni,non mi pare sia un mostro di coerenza.

Ma vedi non capisco perché bisogna accanirsi contro il passato di una persona per contestargli le sue convinzioni presenti.
Anche San Francesco in gioventù era donnaiolo e prepotente,poi ebbe delle illuminazioni nel corso della sua vita.
Perfino Gesù Cristo si autoaccusò di essere un peccatore.
Perché contestare le idee di Beppe Grillo perché in passato non si é comportato coerentemente con quello per cui combatte ora?
Egli stesso ha detto di avere fatto degli errori madornali,come avere accusato Internet e i computer di rincoglionire la gente,salvo poi 3 anni fa aprire uno dei blog più popolari del mondo e diventare un grande promotore della libertà di opinione che può dare la rete (di cui stiamo usufruendo anche io e te in questo momento).

[albedo]

A me infatti di Grillo come persona e del suo passato non me ne frega niente. Per me potrebbe essere anche un serial killer, ma guardo solo a quello che dice in questo momento.
Parlando di giornalisti, perché chiaramente l'argomento mi sta a cuore. Leggendo nel suo blog leggo dell'intervista di Riotta a Berlusconi e lui disteso a tappetino incapace di replicare con la lingua di fuori. Bene, anzi male.
Cinque minuti fa ho ricevuto una telefonata di un tizio che vuole ringraziare il 118 perché ha salvato la vita a un suo parente e chiede se possiamo mettere due righe.
Ecco, il giornalismo è questo: un sabato di ponte con tutti al mare e ai monti, c'è qualcuno in una redazione che prende appunto se un cittadino ringrazia il 118 e poi lo mette sul giornale. E come me ci sono altri 200mila (sparo a caso) colleghi in tutta Italia. Altro che Riotta e Berlusconi!
Se aboliscono la professione, perché è questo che Grillo e i suoi adepti vogliono, chi ci sta in una redazione a raccogliere proteste, ringraziamenti o incidenti da far conoscere il giorno dopo ai lettori?
Ecco perché insisto sul fatto che il diritto ad avere opinioni è una cosa, il mestiere di giornalista un'altra.

[Valeloco]

Ho riletto con più attenzione quello che scrive Grillo sul suo blog e ho trovato qualche contraddizione.

- L'ordine dei giornalisti non c'entra niente con Mussolini, essendo stato istituito con legge votata a maggioranza dal Parlamento nel 1963.

- Se l'ordine dei giornalisti è una "casta autorefenziale" come dice lui, significa che almeno autonoma lo è. Quindi non può poi venirici a dire che siamo tutti schiavi comprati dai politici. O l'uno o l'altro. Forse è più vera la prima.
Sarebbe come voler abolire la magistratura, che con la sua autonomia bilancia il potere politico.

- Il compito del giornalista è informare sui fatti che accadono, non esprimere opinioni. Il giornalista può esprimere opinioni come un qualunque altro cittadino, attraverso tutti i mezzi a disposizione rispettando alcune regole democratiche e di convivenza civile. Lo dimostrano anche l'eco e il successo popolare che stanno avendo Grillo e Travaglio.

- Il problema semmai è la tv che è poco libera, non il giornalismo tout court: sulla carta stampata si legge tutto e il contrario di tutto, vivaddio. A chi non piaciono le opinioni che compaiono su Repubblica compra Libero, a chi non piacciono nessuno dei due, legge il blog di Grillo.

- L'ordine introduce una deontologia nell'informare, stabilendo sanzioni disciplinari per chi non la rispetta. In assenza di regole, creiamo un altro ufficio del garante? Si abolisce un ente per crearne uno nuovo, all'italiana?

- Concordo sulla legge Gasparri, ma su questo non importa essere Grillo perché credo di essere in buona compagnia.


Ma tengo a ribadire un concetto che mi sembra poco chiaro e lo verifico anche quotidianamente parlando con le persone: il giornalista è un lavoratore che raccoglie fatti, accadimenti e li comunica con la parola o lo scritto a terze persone. Ed è un mestiere difficile, non s'impara dal giorno alla notte. Esprimere opinioni non è nostro compito: fatti e opinioni vanno distinti il più possibile, cosa che oggi non va di moda, mi rendo conto, ma è così.
Grillo non fa che confondere costantemente le due cose, senza mai citare le fonti quando sciorina dati e cifre: è andato personalmente sul campo a verificare quello che scrive? E' questo il modello di giornalismo che vuole propinarci?
In tutta la mia vita professionale credo di aver scritto solo due piccoli editoriali, peraltro relativi a fatti molto locali che nulla hanno a che vedere con le grandi emergenze. E come me altre decine di migliaia di giornalisti. Il giornalismo non sono solo Vespa o Mentana, questi sono anchor man della tv superpagati e superprivilegiati che costituiscono lo 0,001% della categoria.

Tra l'altro Grillo combatte la precarietà del lavoro e poi se la prende con la "casta" dei giornalisti. A Grillo gioverebbe sapere che io percepisco 5 euro a pezzo (lordi) su un quotidiano medio-grande come la Gazzetta del Mezzogiorno. Ebbene si, quando vado a ritirare il mio assegno di una cinquantina di euro... mi sento davvero parte di una casta.