sì
no
secondo me c'è un chiaro concorso di colpa (che per me non è assolutamente la violazione della privacy visto che la sostanza, la pubblicabilità del dato, non può essere messa in discussione se non cambiando una legge dello stato) tra Visco e Garante.
Il primo ha sicuramente peccato di superficialità (lascio la dietrologia al giardiniere) il secondo di chiara incompetenza.
Che minchia di garanzie mi può dare un'autorità che interviene sempre dopo che le frittate sono fatte?
Sempre in tema di privacy, sai cos'è un DPS?
E' in sintesi il documento che qualunque soggetto che tratta dati personali di terzi deve predisporre.
Questo equivale a fare un'analisi preliminare delle potenziali cause di violazione esponendo quali siano le misure messe in atto per contrastarle e/o prevenirle....
Se il singolo soggetto che tratta i dati può fare questo tipo di analisi perchè chi dovrebbe garantire che ciò venga fatto non si preoccuma minimamente di fare tali analisi?
E' chiaro che ci sono situazioni che possono sfuggire completamente al controllo ma lì, purtroppo, l'estrema ratio sarà qualla della magistratura a tutelare il diritto offeso....
E' in sostanza perfettamente inutile che il Garante operi come una sorta di doppione della magistratura, che pensi piuttosto ad analizzare possibili casi di violazione e/o vacatio normativa....
Questa poi....
qualcuno conosce questo? http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_...zione_Digitale
A me il quadro sembra chiaro...
1) esiste obbligo di legge della compilazione e pubblicazione degli elenchi di contribuenti (art.69 dpr600 del 29/09/73)
http://www.comune.jesi.an.it/MV/leggi/dpr600-73.htm
2) l'articolo 12 del decreto "privacy" dice che quando esiste obbligo di legge il consenso è "implicito"
3) udite, udite, manco sui modi è possibile "chiosare" più di tanto in virtù del codice dell'amministrazione digitale sopra citato....
Ma alla nostra cara informazione forse preme di più far sapere che il codacons ci farà il "favore" di richiedere 500 euri a capoccia per il disturbo...
oggi mi sono avventurato con accalorata discussione con il mio collega vicino di scrivania...
Lui è uno di quelli che ha sempre il dente avvelenato con chi evade però, "stranamente", in questo caso si è dichiarato estremamente contrario alla pubblicazione.
Questo francamente mi sfugge, questo costante doppiopesismo, l'aspettare che il tutto venga sanato da altri ("basterebbe dare più soldi all gdf", diceva il collega) ma che, no, per carità, l'esporre alla "curiosità morbosa" (altra citazione) degli altri, nulla porta alla creazione di un substrato culturale che, se non altro, potrebbe funzionare da efficace deterrente verso gli evasori più "timorosi"...
E' quello secondo me il "bulk" dell'evasione, il pesce grosso ha sicuramente più mezzi per evadere ma è anche relativamente "semplice" da intrappolare...
Finchè avremo a che fare con una massa incredibile di persone, pesci medio-piccoli, che si sentiranno coperti da questo clima di conflitto d'interessi perenne, aivoglia ad aspettare che la gdf debelli l'evasione....
Le due cose sono, per l'appunto, in contraddizione. Se noi abbiamo 10 finanzieri e 100 evasori fiscali ci sarebbe la speranza (teorica) che prima o poi arrivi per ciascuno un controllo. Se noi abbiamo (come abbiamo) 10 finanzieri e 10.000 evasori, i finanzieri, per quanti soldi gli dai, non ce la faranno mai.
Attendere quindi, di fronte a questa illegalità di massa, un intervento delle autorità preposte è pura utopia. O ipocrisia.
Non so ancora se sono d'accordo alla pubblicazione degli elenchi. Per me, ripeto, non ci sono problemi. Mi chiedo, però, se di fronte a certe situazioni estreme non sia il caso di prevedere misure estreme.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Che è ciò che intendevo io quando mi sono dichiarato moderatamente favorevole alla pubblicazione (continuo a ritenere che la necessità di tener traccia di chi visualizza i redditi sia una soluzione migliore). Mi chiedo se in un paese come l'Italia possa servire a qualcosa.
Ma ancor più mi chiedo perchè una presunta violazione della privacy suscita siffatto polverone, mentre l'evasione fiscale, che è un atto spesso doloso e criminoso, sciagura dell'intero paese, non susciti in ogni italiano un moto di orrido sdegno perenne.
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Allora, Visco ha deliberatamente permesso di pubblicare i dati on line dei contribuenti in quanto ha voluto, prima di andarsene, lasciare una traccia di se migliore di quanto fatto durante il suo mandato. Dopo che questo inutile polverone si sarà posato, tutti avranno un bel ricordo di Visco perchè se n'è parlato molto più adesso che durante il gobierno Prodi. Nessuno si ricorderà il motivo per cui se n'è parlato, ma alla fine tutti diranno che è stato un bel ministro. Contestualmente ha voluto ringraziare le frange estremiste della sinistra radicale con questo gesto populista regalando ai rossi estremi un software che ad ogni record di contribuente aggiunge un campo che viene automaticamente flaggato come "sporco borghese fascista" se il campo "reddito lordo" è superiore ai 50.000 Euro all'anno e "evasore" a tutti quelli che hanno redditi diversi da quello di dipendente. Il software è stato preparato da Nomisma ed è costato 15 milioni di euro a carico dell'amministrazione pubblica.
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