Da un punto di vista meteo-ambientale-geografico la NZ assomiglia a come poteva essere l'Italia 200 anni fa. Ci sono montagne belle come le Alpi, colline come e più belle di quelle della Toscana, spiagge infinite molto più belle delle migliori che ci sono in Sardegna. Ghiacciai, foreste, fiordi, vulcani. Da un punto di vista sociale sono i più avanzati del pianeta, la loro pubblica amministrazione è la più efficiente che si possa sperare, la delinquenza è fisiologica ridotta alle patologie mentali, insomma ce n'è davvero poca. I neozelandesi sono rilassati, cordiali, ospitali e sono davvero orientati a dare il benvenuto a quell'immigrazione di qualità, ovvero quella che porta professionalità, voglia di fare, onestà.

Gioca a favore il fatto che sono molto pochi, dunque hanno pochi problemi di convivenza coatta ed una economia florida e poco coinvolta nei problemi dell'attuale occidente.

Dico questo per esperienza diretta e per recentissime esperienze trasmessemi da due adolescenti figli di amici che sono andati in NZ, uno dei due è tornato in Italia e da quando è tornato sta malissimo e vorrebbe tornare a vivere in NZ, l'altro proprio non ne vuol sapere di tornare, entrambi andati giù per studiare l'inglese hanno trovatotp anche dei lavori e si sono sentiti a casa per i motivi che ti ho esposto sopra.

Io non so che prospettive di lavoro tu abbia realisticamente in NZ, prendere la residenza non è facile anche se è assolutamente fattibile se sei giovane, parli la lingua ed hai un mestiere o sai fare qualcosa che può venir considerata appetibile dal governo neozelandese.

Fai una cosa; se c'è ancora, in un sito del governo neozelandese c'è il modulo da scaricare dove rispondi ad un bel numero di domande su quello che sei e su quello che sai fare nella vita. Le risposte danno origine ad un punteggio, se sei sopra una certa soglia hai ottime possibilità di ottenere il permesso di soggiorno e dunque ti puoi fermare stabilmente.

Ora, quello che ti ha detto il tuo datore di lavoro forse corrisponde a quanto tu gli puoi prospettare dicendogli "ma io raggiungerei il punteggio minimo ?". Insomma chiarisci se il tuo datore è al corrente delle regole per l'immigrazione in NZ. Se non ci sono discrepanze tali da farti pensare che staresti giù un mese e poi saresti costretto a tornare, allora tu puoi ragionevolmente ritenere che potresti pensare di andare a vivere per un certo numero di anni in NZ, avere un lavoro, fare un mutuo per una casa, conoscere persone, rifarti una vita. Non credo oggi ci sia un posto migliore al mondo dove andare a vivere se hai un mestiere e se non hai remore nel distacco con la tua vita attuale.

Certo, ci vuole coraggio, io credo che se io fossi nelle tue condizioni (che però conosco molto poco) ed accerate quelle circostanze di cui ti ho scritto sopra in senso positivo, beh, non avrei alcun tipo di esitazione.

La tua fidanzata. Capisco anche lei, ma nel mondo in cui viviamo oggi e nelle condizioni sempre peggiori nelle quali si agita l'europa e l'italia in particolare, avere una opportunità come questa e rifiutarsi di prenderla in considerazione mi porrebbe delle perplessità sulla solidità emotiva, sull'apertura mentale, sulla modernità ed attualità di un modo di affrontare la vita che prima o poi potrebbe esplodere in circostanze più normali anche vivendo tra i cari muri di famiglia.

Io farei i miei accertamenti per togliere quanto più possibile i dubbi su quello che potrebbe sembrare un lungo viaggio deciso senza riflettere seguito da un precipitoso ritorno con la coda tra le gambe. Ma se ti rendi conto che il rischio di un insuccesso è marginale e davvero hai buone possibilità di poterti fermare...

Fare un viaggetto in NZ con la fidanzata potrebbe essere l'evento chiave, è un po' costoso ma permetterebbe ad entrambi di farsi un'idea di quello che nessuno immagina fin quando non ci va.

Gli effetti di questo viaggio potrebbero essere 3: entrambi decidete che non val la pena di andare in NZ. Entrambi decidete che è la terra promessa e vi ci trasferite. Le pianti una salutata e parti da solo.

Scusa la verbosità, spero di essere stato di auto.