Ma sì, più o meno concordo, non siamo molto distanti. Forse bisognerebbe fare ulteriori puntualizzazioni, anche se adesso non ho molto tempo per farlo in modo adeguato.
L'attribuzione di un andamento climatico multidecennale su scala regionale come quella della regione artica richiede giocoforza una categorizzazione come quella rappresentata della seguente matrice 2x2:
Schermata 2015-03-22 a 11.55.21.png
l'amplificazione artica potrebbe essere figlia tutte e 4 le categorie rappresentate (ad intensità e con sfumature diverse, da caso a caso e/o da periodo a periodo): 1) forcing esterno che induce una risposta termodinamica (effetti radiativi diretti e indiretti via feedback), ma che 2) può pure produrre una possibile risposta dinamica (modifica dei gradienti termici e barici fra alte e medie latitudini che modifica la circolazione atmosferica). Poi c'è la variabilità interna, libera, spontanea e non forzata che può 3)indurre una risposta dinamica (modifica del modi anulari, pattern warm arctic/cold continents, dipolo artico etc etc) e infine c'è sempre anche la possibilità che questa variabilità interna possa produrre 4) una risposta regionale di tipo termodinamico (per es. una modifica nell'intensità delle correnti oceaniche atlantiche - MOC - tale da apportare maggior calore nelle regioni artiche).
Le ricostruzioni mostrano che il risc. artico della prima metà del XX secolo potrebbe essere stato una conseguenza soprattutto della terza e della quarta categoria, mentre oggi si assommano anche le prime due.
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Meno male che hai tante certezze che la PDO e' ininfluente con questa situazione, perche' vedo che i climatologi americani concordano che la PDO e' invero PARTE dell' equazione nella situazione attuale della RRR.
Il nordamerica non e' un foglio piatto di carta,
ce la catena delle Rockies che e' un ostacolo orografico non indifferente e prevalgono scambi
meridiani. Non e' affatto ovvio che essendo un pattern ortogonale alla PDO questa non c'entri NULLA. Mica abbiamo detto che e' l' unico fattore dell equazione ma uno DEI fattori.
Il clou del problema e' proprio centrato nell' area di maggior influenza della PDO , l influenza piu a nord (nordovest) e' soprattutto per il trasporto meridiano di aria subtropicale.
Ultima modifica di Caldoefreddo; 22/03/2015 alle 13:01
Forse non ci siamo capiti. Io intendo dire che se un pattern è ortogonale all'altro, significa che non ha nulla a che fare con questo, non che i due possano avere effetti più o meno simili su specifiche porzioni di territorio.
https://climatedataguide.ucar.edu/cl...d-eof-analysis
By construction, the EOF patterns and the principal components are independent. Two factors inhibit physical interpretation of EOFs: (1) the orthogonality constraint and (2) the derived patterns may be domain dependent. Physical systems are not necessarily orthogonal and if the patterns depend on the region used they may not exist if the the domain changes. Still, even with these short comings, classical EOF (PCA) analysis has proved to be useful.
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Tutto bene ma i primi due fattori c'erano anche in quegli anni, leggermente minori ma ben presenti, non e' che faccia una gran differenza (almeno rispetto ai grandi fattori climatici, sole, HC oceanico, albedo, h2o in atmosfera) avere lo 0,003 o 0,004% di CO2 in atmosfera. C'e' troppa somiglianza climatica (AMO ai massimi, fase PDO+ nel periodo di aumento, feedback di riduzione albedo artico, stessi meridional wind quindi scenari configurativi .... etc ..) per non metterla al centro del discorso..... Le ricostruzioni mostrano che il risc. artico della prima metà del XX secolo potrebbe essere stato una conseguenza soprattutto della terza e della quarta categoria, mentre oggi si assommano anche le prime due.![]()
Sì, ma c'è più energia nel sistema. Capisco però molto bene il fatto che su scala regionale questa considerazione sia più difficile da attribuire al fattore 1.
Sul resto ok, ma ricorderei che l'AMO detrendizzata era più intensa in quel periodo rispetto ad oggi. E in ogni caso occorrerebbe valutare l'intensità della corrente oceanica MOC, semmai, con tutto quel che può essere associato (fattore 4). E lo stato del Pacifico è già in modalità di PDO- quando emerge la recente amplificazione artica. E poi, come ti ho già detto, oggi il risc. dell'Artico è esteso a tutto il bacino e a tutte le stagioni, in modo intenso.
Comunque quando parlo di fattori 1 e 2 ("forced") intendo antropogenici (accumulo di ghg, produzione di aerosol, land use...) ma pure naturali (sole, vulcani) compresi gli effetti di feedback da vapore o da albedo, per es. Non sto parlando solo di co2, come sembra tu abbia inteso.
Ultima modifica di steph; 22/03/2015 alle 21:44
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Appunto quando è negativa, ma la pdo è positiva da più di un anno , fosse solo per questo la siccità in molte zone avrebbe dovuto attenuarsi...ovvio che non c'è una relazione perfetta tra il pattern nel pacifico e la pioggia in california ma quando si è attenuato l'npm c'è stato anche l'unico mese piovoso in california poi è tornato il pattern dello scorso anno con gelo ad est e siccità ad ovest il tutto mentre la pdo è rimasta ben positiva tutto l'inverno.
In ogni caso come riportato anche nella recente review la pdo è la somma di diversi processi che agiscono su diverse scale temporali e l'attuale fase positiva è più che altro un fenomeno extra-tropicale (2 deviazioni standard oltremedia) più che tropicale(+0.4 sigma in febbraio) e quindi perlopiù una risposta dell'oceano al pattern atmosferico stesso.
http://www.cgd.ucar.edu/staff/cdeser....pdo.mar15.pdf
Infatti su questo secondo punto avevo intuito la cosa, pero' vedi che una relazione c'e' , anche se non nella forma che stavo ipotizzando prima.
Il fatto e' che non ci sono solo due pattern in gioco, questa configurazione e' frutto di una combinazione un po' piu complessa, dove il pattern A puo' nfluezare il pattern B che a sua volta influenza il C e cosi' via....
Stavo giusto chiedendomi se questo ridge impressionante e duraturo e cio' che ne consegue in termici di anomalie termiche ed eoliche non sia appunto una delle cause e non l' effetto dello switch (temporale ?) della PDO da - a +.
Avrebbe il suo senso. Se guardiamo ai cicli piu o meno lunghi che derivano da movimenti di alte e basse pressione e venti che creano anomalie termiche oceaniche che si traducono nello sviluppo e nello switch dei principali indici oceanici, e' plausibile che un ridge altopressorio cosi' persistente (Ridicolous resilient ridge viene chiamato negli USA) , duraturo e intenso abbia creato le condizioni che abbiano dato una spintarella all insu dell' indice PDO. In effetti la anomalie pacifiche oceaniche maggiori si concentrano proprio in quell' area.
Direi piuttosto che la risposta vada cercata nell'anomalia positiva dei venti zonali sul centro-ovest del bacino. Il 2014 è stato un anno molto particolare: sono bastati 2-3 mesi di intensi e persistenti venti zonali fra lo scorso tardo inverno e l'inizio della scorsa scorsa primavera per spingere all'insù (con il normale lag temporale di 1-2 mesi) la PDO in conseguenza del forte raffreddamento delle sst sul centro-ovest del bacino. Dopo il breve interludio fra tarda primavera ed estate, dallo scorso autunno i venti zonali sono tornati ad intensificarsi, riducendo i flussi LW e SW e di calore sensibile e latente, raffreddando di nuovo quella vasta parte dell'oceano e mantenendo/rafforzando il pattern PDO+ indotto dal comportamento dell'atmosfera extra-tropicale. Logicamente sull'est del Nordpacifico, sotto quel ridge anticiclonico, i flussi hanno scaldato l'oceano. Ma questo ha però finito per far riemergere il pattern ortogonale (npm).
Schermata 2015-03-23 a 22.06.34.png mnth_sst_SLP_wind_NPAC_evolution_3m.gifmnth.anom.xy.taux.2014.03.gifmnth.anom.xy.taux.2014.04.gifmnth.anom.xy.taux.2014.12.gifmnth.anom.xy.taux.2014.11.gif
Lo schema è comunque sempre e ancora quello tipico dell'NPO (forcing atmosferico) --> NPGO (risposta oceanica), supportato pure dal particolare stato del Nino nascente (CP).
La risalita della PDO è un effetto residuale del raffreddamento delle sst sul centro-ovest del Pacifico.
alnpo.pngPDV_schematic-web.png Schermata 2015-03-23 a 22.50.09.png
m9gL6cM07f.pngMhDFu6wzTy.png
iecxG_YPWA.pngLkWXD20ijG.png
Ultima modifica di steph; 23/03/2015 alle 23:01
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Giusto un paio di chiose ..... chi e' importante non e' la "AMO" ma la temperatura e l'afflusso effettivo (la MOC come ben dici) connessi, come visto nei grafici ci sono circa 0,2° tra i due massimi AMO del 35-45 e 2000-2010.
La seconda chiosa riguarda il fatto che l'instabilizzazione innescatasi nel 2007 e' figlia di 2 anni di forte afflusso west spitzbergen precedenti, alla chiusura della fase PDO+ ....
Poi c'e' stato un altro afflusso forte nel 2010 connesso al Nino. Da allora sta vivendo una fase che direi "laterale" (prendendola dal gergo borsistico).
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Invece sono proprio 2 pattern diversi, se non lo sono non vengono separati nelle analisi eof, come appunto accade per la pdo in cui diversi meccanismi fisici generano un pattern simile nel nord pacifico e vengono separati se si includono i tropici; al contrario l'npm è un pattern ortogonale alla pdo ed altrettanto lo è il pattern atmosferico che lo forza , npm e pdo possono essere in un dato momento entrambi dello stesso segno tanto quanto di segno opposto, sono indipendenti l'uno dall'altro.
Hartmann ha un blog qui, in cui tra l'altro risponde ad un utente che pone appunto la questione della somiglianza con la pdo(e si di forma sono simili ma dove uno ha i massimi l'altro vale 0...) e in cui si nota la somiglianza di questi ultimi 2 inverni:
https://www.climate.gov/news-feature...america-during
The PDO is defined as the first EOF of SST anomalies north of 20N in the Pacific Ocean. If I do that analysis, the second mode is the NPM. This is discussed in my GRL article. Check out the supplementary materials in GRL, if you can find them. The NPM has a vaguely similar shape to the PDO, but is actually orthogonal to it.First: The evidence so far suggests that the extratropical atmospheric anomalies are coordinated by tropical SST anomalies. The extratropical wind anomalies drive extratropical SST anomalies. Most evidence from modeling says that those extratropical SST anomalies have only a weak feedback on the atmospheric flow, but I think this is a question that could use some further study.
Second: This is just speculation, but when the NPM is in full flower, warmer than normal SST's extent to the west and south of California, which is were the atmospheric river events come from. So if the pattern does break down temporarily into a low that brings rain to Califormia, then it might be more than in some other year when the SST upstream is colder.
Ultima modifica di elz; 25/03/2015 alle 10:24
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