qui dice 157cm
http://www.meteotrentino.it/yeti1/Ul...ti.aspx?ID=133
forse hanno fatto una media di tutto il campo neve (157 cm) mentre nel punto del profilo han trovato 165cm, comunque la sostanza non cambia di molto
occhio che ai 321mm credo ne manchino un bel po' di oggi, se con il 1 dicembre si avvicina a 400mm di sommatoria non mi preoccuperei più di tanto![]()
osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
http://www.youtube.com/elnibi
Vado a letto perchè qui si inizia a ragionare su un dato di H neve del 26 che varia da 148 a 160cm (ma questo ci sta, hoo già visto la tua risposta)ma poi che il valore che dai calcoli a te viene 468mm equivalenti e a me sopra i 500mm si possa assimilare a 320mm (lo posso fare se considero anche un aumento con la quota di tale entità delle precipitazioni tra Tonale e Presena)
Se devo inoltrarmi in calcoli così a spanne meglio che vado a dormire, che se domani mi crescono le mani riesco a farli meglio...
Mi pare che oltre una certa misura di scarto o riusciamo a giustificare quello che non ci esce dai calcoli con delle altre forzanti o non è molto corretto arrivare comunque sempre al risultato finale che vogliamo ottenere ignorando quello che dicono i numeri.![]()
Paolo Pagliardi
Oss.meteo di Iseo (attivo dal 1989)
Scusa, intendevo densità minore.
Perchè tornino quei calcoli bisogna che ci sia stata molta differenza di precipitazioni con la quota oppure i dati della neve in quel punto sono molto condizionati dal vento.
Paolo Pagliardi
Oss.meteo di Iseo (attivo dal 1989)
beh, il rapporto mm ed equivalente in acqua è una materia estremamente spinosa, per esempio non ho ancora trovato un pluviometro che mi giustifichi alcuni valori di water equivalent misurati al Lupo...già è difficile correlare 2 pluviometri in quota, correlare un pluviometro e l'acqua presente nella neve è spesso estremamente avventuroso.
appena escono dati più solidi torniamo a ragionare
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Aggiungo che nell'autunno nel 2000, almeno qui ma penso anche lungo i rilievi, le maggiori prp si ebbero proprio nel bimestre ottobre-novembre, ovvero forse nei mesi piu'....favorevoli anche x l'accumulo nevoso in quota, con un totale di ben 658.2 mm, mentre quest'anno sempre tale bimestre ha dato 269.4 mm., ovvero meno della meta' !
Questo e' sicuro, ovvero il 2005/06 ha letteralmente....stracciato il 2000-01 in basso, seppur anche in tale mite inverno qui non siano mancate alla fine diverse nevicate almeno decenti (prima su tutte quella di Natale !)
Qui il 2000-01 regalo' 62 cm. in totale in 8 episodi, mentre nel 2005-06 qui si arrivo' a 138 cm. in totale in 18 episodi !
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http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=95235
Nel fare i complimenti al gruppo di lavoro, riporto in sintesi le previsioni per il prossimo inverno:
PROIEZIONE INVERNO 2008-2009a cura del Comitato Scientifico MNW - Gruppo Teleconnessioni
DICEMBRE:In generale, dal punto di vista termico, il mese dovrebbe discostare di poco dalla norma e risultare pluviometricamente in media o con un modesto surplus più probabile per le regioni occidentali.GENNAIO:
In generale il mese dovrebbe quindi rivelarsi più caldo della norma, con gli scarti maggiori al Centro Nord e pluviometricamente deficitario, soprattutto al Nord.FEBBRAIO:In generale il mese dovrebbe rivelarsi leggermente più freddo della norma, con gli scarti maggiori al Centro Sud, e pluviometricamente in media o con modesto deficit.
Ovviamente è meglio leggere il rapporto in modo integrale.
Mi sembra di notare dai vostri commenti que l'autunno che stiamo vivendo è lontano da quelli storici e meno storici...sembrerebbe quasi normale! Da appenninista quando guardo webcam del nord, spessori nevosi, precipitazioni cadute mi sembrava che questo novembre fosse quasi storico! Cmq di neve ne è caduta molta, questo è sicoro! O no?
un conto è dire che i mm caduti a Sondrio sono quelli caduti sui ghiacciai (impossibile), un altro è dire che se a Sondrio sono caduti la metà dei mm rispetto al 2000 sarà difficile che invece sui monti circostanti quest'anno sia invece caduta la stessa quantità di precipitazione (intesa come equivalente in acqua).
I rapporti pluviometrici fra le varie località sono molto più costanti di quanto si possa pensare soprattutto su scala mensile o trimestrale.
I dati di Sondrio vengono confermati da S.Antonio Valfurva così come da Morbegno e dal Tonale, e sono certo che verranno confermati anche da tutte le altre stazioni in giro per la Valle.
Se si vuol credere che il rapporto monti/fondovalle in termini di precipitazioni nel 2000 è stato 2/1 e quest'anno 4/1 liberissimi di crederlo, servirebbe qualche dato a supporto però altrimenti io credo che questo rapporto rimanga sempre genericamente sul 2/1 così come lo è quasi sempre stato (da qui la carta delle precipitazioni).
Veniamo al Legnone, non ci sono ghiacciai ma raggiunge pur sempre una quota (2609m) più elevata di molte fronti glaciali lombarde e, fino a prova contraria, non si trova in Burundi ma a poche decine di km dai ghiacciai lombardi, non sarà il vangelo ma, in assenza di altre stime, un minimo di significatività ce l'avrà pure no?
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Attenzione: l'autunno appena trascorso qui ma forse almeno x buona parte dell'arco alpino e zone adiacenti e' stato comunque ottimo in termini di accumuli, sia pluviometrici che nevosi (anche a basse quote).
Poi ogni zona ha forse avuto dei picchi piu' o meno importanti, ove in taluni casi si e' forse arrivato allo storico, in special modo nell'ultima decade di novembre riguardo l'accumulo nevoso alle medie e basse quote !
Cosi', ad esempio, qui a Sondrio il fine novembre ha regalato in totale 29 cm. di accumulo eguagliando l'ultima decade di novembre 2005, ma qeust'anno gli accumuli in quota sono decisamente superiori a 3 anni fa (quando fu sempre e solo neve piuttosto....fredda e asciutta, forse cumulando appunto di piu' qui al piano che in quota !).
Pero', leggendo anche sul forum, forse in Trentino e parte del Veneto si sono raggiunti effettivamente accumuli storici x il periodo alle medie e basse quote appunto, cosi' come mi pare in alcune zone del piacentino.
Insomma, come sempre anche poche centinaia di km. di distanza possono dare differenze a volte anche abissali in termini di fenomenologia: ma questo e' risaputo, ormai.![]()
Quotissimo !
Vero e aggiungo che al limite si puo' disquisire su un diverso x cosi' dire rapporto tra settori orobici e retici, almeno prendendo come riferimento sempre il dato di Sondrio: infatti, anche qui medie alla mano, forse i crinali orobici riescono a raggiungere anche un rapporto di 3/1 rispetto a qui, mentre quelli retici ed in special modo quelli piu' a N tale rapporto effettivamente di avvicina piu' a 2/1 se non meno (in alcuni apparati, in special modo dell'alta valle e in autunno/inverno, forse tale rapporto si avvicina piu' a...1/1 o poco piu' con Sondrio !)
Certo, con dati alla mano tali ipotesi avrebbero maggiori conferme, ma la carta della distribuzione delle prp (quella dello studio Ceriani/Carelli, tanto x intenderci) danno gia' buone indicazioni/conferme in merito, appunto !
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