
Originariamente Scritto da
steph
Ma non è molto efficace affidarsi solo ad un outlook delle
SST di una zona Nino (sebbene la più importante) per cominciare a fare inferenze sicure sul futuro. Già non lo è in sé - l'
ENSO è un fenomeno dinamico che abbraccia oceano e atmosfera e non solo e l'indice più completo che io conosca, semmai, è il MEI - , figuriamoci in questo periodo davvero così "strano" e che, come già lo fu lo scorso autunno, vede un sostanziale disaccoppiamento fra la componente oceanica (EN-), abbastanza chiaramente già in stato Nino-like, e quella atmosferica (-SO), ancora in stato Nina-like.
Il post di Andrea spiega il tutto molto bene, e alla fine, forse, l'enigma potrebbe sciogliersi entro inizio autunno...
PS: lo scorso autunno vinse la componente atmosferica (forse "aiutata" dalla
PDO- e dalle
SST atlantiche): il riscaldamento del pacifico equatoriale iniziato a fine primavera e durato per tutta l'estate 2008 finì per essere inibito e smorzato da un'atmosfera fortemente in stato Nina-like (
GWO in territorio negativo, alisei molto sostenuti,
SOI molto positivo...). Ne uscì una ripresa della Nina in inverno.
Quest'anno le cose sono un po' differenti, ma confesso che la tenuta atmosferica delle condizioni Nina-like un po' mi stanno sorprendendo (stante il riscaldamento pronunciato del pacifico).
Una chiave di svolta potrebbe essere giocata, in autunno, dalle condizioni dell'oceano indiano e dall'area IPWP, con l'associata attività convettiva. Se gli alisei di sudest sull'Indiano orientale (stante l'indebolimento della Walker indotto dall'inizio del Nino oceanico)soffieranno con più forza e sufficiente intensità tale da incrementare l'evaporazione e ridurre così le SST e con esse pure l'attività convettiva, è probabile che l'atmosfera possa anche superare il punto di snodo e "accordarsi" al Nino oceanico, mandando il fenomeno, in maniera sincronica, verso un episodio di ENSO+.
Vedremo.
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