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  1. #81
    Vento moderato L'avatar di Marco P.
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    Predefinito Re: Clima e ghiacciai nel Medioevo alpino.

    Esiste comunque un numero speciale di Nimbus sul clima del Medio Evo, qui un piccolo stralcio:

    http://www.nimbus.it/meteoshop/Estra..._estratto3.pdf

    Si tende a escludere il concetto di ME caldo e con i ghiacciai contenuti, si vede piuttosto un periodo di 4 secoli circa con alternanza di fasi calde e fredde.
    Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
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  2. #82
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    Predefinito Re: Clima e ghiacciai nel Medioevo alpino.

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    Esiste comunque un numero speciale di Nimbus sul clima del Medio Evo, qui un piccolo stralcio:

    http://www.nimbus.it/meteoshop/Estra..._estratto3.pdf

    Si tende a escludere il concetto di ME caldo e con i ghiacciai contenuti, si vede piuttosto un periodo di 4 secoli circa con alternanza di fasi calde e fredde.


    Infatti se pensate che la mummia del Similaun, Oetzi, il mio vicino di casa in freezer nel medioevo sia rimasto scoperto dai ghiacci sbagliate!!

    Oetzi non è stato trascinato più a valle: è rimasto lì in un'ansa dolinare del ghiacciaio, ansa che non s'è mai scoperta di ghiacci da 6000 anni ad oggi.

    La riprova è nel sito di ritrovamento della mummia stessa, un naturale avvallamento dove i ghiacci col riscaldamento degli anni '70-'80, si sono allagati in una pozza che poi è evaporata rapidamente lasciando spazio a quel che c'era lì....

    Si può dedurre che nel Medioevo i ghiacciai alpini vertessero bene o male nello stesso stato odierno e che durante la PEG abbiano subito un incremento notevole che s'è perduto in circa 50-60 anni, fino ai record negativi dei giorni nostri.


    Ha senso?

    In ogni caso ciò che emergerebbe come dato notevole, sarebbe ancora una volta la rapidità esponenziale con cui i ghiacci alpini siano fusi negli ultimi anni!

  3. #83
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    Predefinito Re: Clima e ghiacciai nel Medioevo alpino.

    Citazione Originariamente Scritto da Marco P. Visualizza Messaggio
    Esiste comunque un numero speciale di Nimbus sul clima del Medio Evo, qui un piccolo stralcio:

    http://www.nimbus.it/meteoshop/Estra..._estratto3.pdf

    Si tende a escludere il concetto di ME caldo e con i ghiacciai contenuti, si vede piuttosto un periodo di 4 secoli circa con alternanza di fasi calde e fredde.
    Io ho a casa il numero che parla di Archlim, molto ben curato e molto didattico
    Ai giorni nostri l'Optimum climatico medievale è stato ridimensionato in Anomalia Climatica Medievale (MCA), proprio per sottolineare la portata NON globale del fenomeno e la minor intensità del caldo rispetto ai giorni nostri

    Medioevo caldo sì, nessuno lo mette in dubbio, ma solo rispetto alla gelida Piccola Era Glaciale e non certo rispetto al caldo nostrano

    In Italia in particolare furono caldi i periodi attorno all'anno Mille e nuovamente le seconde metà dei secoli XII e XIII, quando le condizioni termiche si collocavano attorno alla media climatica 1961-90 (fonte Nimbus)

  4. #84
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Clima e ghiacciai nel Medioevo alpino.

    Citazione Originariamente Scritto da il buon Neofita Visualizza Messaggio
    Infatti se pensate che la mummia del Similaun, Oetzi, il mio vicino di casa in freezer nel medioevo sia rimasto scoperto dai ghiacci sbagliate!!

    Oetzi non è stato trascinato più a valle: è rimasto lì in un'ansa dolinare del ghiacciaio, ansa che non s'è mai scoperta di ghiacci da 6000 anni ad oggi.

    La riprova è nel sito di ritrovamento della mummia stessa, un naturale avvallamento dove i ghiacci col riscaldamento degli anni '70-'80, si sono allagati in una pozza che poi è evaporata rapidamente lasciando spazio a quel che c'era lì....

    Si può dedurre che nel Medioevo i ghiacciai alpini vertessero bene o male nello stesso stato odierno e che durante la PEG abbiano subito un incremento notevole che s'è perduto in circa 50-60 anni, fino ai record negativi dei giorni nostri.


    Ha senso?

    In ogni caso ciò che emergerebbe come dato notevole, sarebbe ancora una volta la rapidità esponenziale con cui i ghiacci alpini siano fusi negli ultimi anni!

    Interessante quanto dici,ma presuppone che(a cominciare dalla data del decesso di Oetzi), tutti gli optimum climatici precedenti quello medioevale,siano stati meno caldi del periodo attuale (anche nel periodo romano c'è stato un periodo caldo,seguito se non sbaglio da uno più freddo).Insomma un'altalena climatica.
    Del resto la mummia è stata ritrovata con tutto il corredo nei attorno,quindi troppo trascinamento non ci deve essere stato,altrimenti sarebbe stato tutto disperso in uno spazio molto più vasto.Cosa sarebbe rimasto della mummia se fosse stata scoperta al sole per periodi lunghi?

  5. #85
    Brezza tesa L'avatar di Franz92
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    Predefinito Re: Clima e ghiacciai nel Medioevo alpino.

    Quindi ghiacciai come quello della Marmolada e del Rocciamelone esistevano o no? Sono solo leggende quelle che parlavano di verdi pascoli sommersi da nevi e ghiacci perenni? E come si potrebbe spiegare la presenza di vegetazione arborea ad altitudini anomale per il periodo climatico attuale e del recente passato?

  6. #86
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    Predefinito Re: Clima e ghiacciai nel Medioevo alpino.

    Ci sono almeno due fattori da considerare prima di fare comparazioni con il passato; i ghiacciai di grosse dimensioni hanno tempi di risposta di parecchi decenni, da questo punto di vista è interessante il ritrovamento nel 2003 di manufatti di varie epoche in svizzera in una zona dove non sono presenti movimenti glaciali e che a differenza dei grossi apparati glaciali risponde alle variazioni climatiche su scala decennale; questi manufatti sono sicuramente rimasti intrappolati nel ghiaccio per tutti gli ultimi 5000 anni:
    http://www.researchgate.net/publicat...289e89de50.pdf

    Le variazioni sia glaciali che nella vegetazione poi rispondono in parte anche al soleggiamento a parità di temperatura...nel corso dell'olocene le variazioni orbitaliche hanno portato ad una riduzione della radiazione solare a 46°N in estate di 25W/m2 ed un aumento in inverno di 10W/m2 ma l'aumento invernale ovviamente non ha impatti sulle variazioni glaciali e nella vegetazione.

    Ad esempio è stato stimato che il 45% della fusione groenlandese durante l'emiano è direttamente imputabile alla maggiore radiazione solare ed il resto alle maggiori temperature:
    http://www.nature.com/ngeo/journal/v.../ngeo1245.html

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