L'errore non è certo nel fatto che si coltivi oggigiorno: se infatti leggessi bene gli articoli (che posti tu stesso) ti accorgeresti che, mentre nel Medioevo tale coltivazione era estesa con buoni risultati a tutta l'Inghilterra meridionale ed il Galles, oggi essa è limitata alla costa della Manica, con risultati molto deludenti altrove (cito da The History of English Wine ): "Some English vineyards have clearly been established in less than favourable soils or situations and have selected inappropriate vine varieties and, as a result, have been marginal, or worse, in their productivity in the average year (In England, it is only in about 2 years in every 10 that grape production will be really good, 4 years will be average and 4 years poor or terrible - largely due to weather and/or disease exacerbated by weather)."
E' evidente che però noi veniamo da 1000 anni di sviluppo agricolo, tecnologico ed economico: un tale evento nella Gran Bretagna dell'epoca avrebbe richiesto molto più tempo, un grado di rischio decisamente minore e tecniche di coltivazione nonché tecnologie assolutamente primitive rispetto a quelle cui siamo abituati ora (pensiamo solo ai trattamenti contro parassiti e malattie).
Dunque tale evento avrebbe molto più valore anche se oggi coltivassimo nelle stesse zone di quell'epoca: dove però l'estensione e la resa delle coltivazioni erano nettamente maggiori, e quindi ciò è ancora più significativo. Inoltre erano probabilmente limitate ad un mercato interno, con pochi sbocchi all'estero, e non avevano le moderne possibilità date dalle reti di comunicazione e commercio. Senza contare le varietà e le tecniche di coltivazione selezionate per fruttificare anche in climi precedentemente "ostili" negli ultimi secoli.
Peccato che non si vada mai a pensare a questi fatti: la tecnologia ed il progresso in fondo sono inezie...un po' come paragonare la navigazione con rompighiaccio, aerei di soccorso e satelliti con quella fatta con le navi vichinghe e le stelle (senza nemmeno la bussola)...
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