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Quelle attuali non sono di grande rilievo perchè come anticipato la settimana scorsa:



Come vedi il 22 sul bordo della massa d'aria viola è previsto tra -35° e -37° quindi dentro la stessa saremo ben sotto i -45° con punte di -50° (e forse oltre....).
Tra l'altro mentre scrivo Verhojansk è già a -42° ... e naturalmente un confronto lo possiamo fare solo con le medie climatiche (Statistics: Verhojansk, Russian Federation - The Weather Network)
Siamo 6° sotto le medie climatiche, quindi adesso (senza che la massa sia consolidata) sono già di rilievo per il periodo novembrino e quindi a maggior ragione lo saranno in quella carta che ho postato
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"Continuiamo a monitorare ad est" conclude Matteo in altro topic (http://forum.meteonetwork.it/meteorologia/108326-proiezioni-invernali-national-center-for-environmental-prediction-centro-nazionale-per-previsioni-climatiche-sperimentali-riferite-alle-varie-zone-globo-situato-negli-usa-risvegliano-l-anticiclone-russo-i-motivi-questa-scelta-27.html#post2722529)

...... e lì ormai siamo ad un passo dai -50° sull'altopiano centrale.

http://www.uni-koeln.de/math-nat-fak...NNWWarctis.gif


Da ieri mattina e per tutta la notte passata il burano si è fatto sentire proprompente sulla Russia (europea) settentrionale provenendo dalle Foci dell'Ob e dal Mar di Kara.
Il Mar di Barents è stato sotto tormenta con intenso scaccianeve su molte località della costa ed anche la penisola di Kola, l'estrema propaggine russa della Scandinavia, starebbe per essere presa.

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Più in là non si andrà perchè una perturbazione atlantica ormai in fase di avanzata occlusione entra nell'orbita del nocciolo freddo sulla Siberia nord-occidentale apportando se non altro un pò di alito occidentale in quelle remote e gelide lande.
Ma l'alito occidentale non penetrerà molto più ad est, la massa d'aria ha raggiunto punte di 8° sotto le medie del periodo su un'estensione doppia a quella europea che si trova sotto calma piatta anticiclonica. Il rinforzo zonale farà invece scaldare la zona di sud-ovest, oltre gli Urali, accentuando quei contrasti che porteranno a sostanziosi accumuli nevosi nei prossimi giorni su aree molto deficitarie, come la Siberia meridionale settore ovest e la Russia europea a ridosso degli Urali. Deficit che continuerà invece sugli altri settori russi in attesa degli "effetti della nostra ondulazione atlantica".
Infine, vedo che acuni run modellistici sono inclini a nuova retrogressione della massa gelida verso il Mar di Barents.

Sostanzialmente si conferma quanto scritto in questi post sulla base delle simulazioni fatte del servizio meteo locale
Come anticipato anche dal nostro Giorgio, sia Omjakon che Erbogacen, rispettivamente ad est e sull'altopiano centrale, sono piombate a -50° just-in-time con la fine del mese. Ma una gran parte di località a cominciare dalla più nota Verhojansk hanno medie giornaliere comprese tra -45° e -49°.

Cosa succederà a breve ? Incrociando le simulazioni del servizio meteo ed ECMWF si nota che a breve il nucleo sulle Foci Ob sarà intercettato dal VPT e quindi ci sarà la prima colata artica più occidentale, al di là degli Urali.
Questo per ragioni termodinamiche porterà un riscaldamento ad est.
Successivamente il VPT che si rinforzerà sul deficit di ghiacci del Mar di Barents porterà al rinforzo del pattern caspico cioè un'alta dinamica sui settori occidentali della Siberia con forte incremento delle temeperature (diurne), mentre il gelo sfonderà nel cuore dell'Asia, verso la Mongolia interna e la Cina centro-settentrionale.
Ragion per cui, anche a vedere ECMWF laddove la nascita dell'anticiclone termico non avverà prima di 7-10 giorni (almeno), in Siberia centro-orientale la situazione gelo si dovrebbe normalizzare nella prima parte del mese prossimo... poi vediamo.