Citazione Originariamente Scritto da Aliseo Visualizza Messaggio
In pratica è una convezione per discesa di aria fredda dalle quote superiori piuttosto che per un meccanismo canonico di fronte al suolo, cioè con sollevamento di aria calda.
Precisamente
E' chiaro che comunque scendendo aria fredda dalle quote superiori, quella calda presente in basso deve essere spinta da un'altra parte (verso l'alto, dove si è "creato il vuoto")... ed ecco che nasce la convezione.

Citazione Originariamente Scritto da Aliseo Visualizza Messaggio
A questo punto mi viene da pensare che la successiva aria, come hai già detto tu, deve esser molto molto più fredda della già fredda postfrontale, altrimenit non si psegherebbe la convezione, in un ambiente comunque freddo e solitamente poco avvezzo agli sviluppi verticali di nuvolosità.
Ho capito bene?
Ni.
In pratica, se tu facessi una sezione verticale lungo un meridiano che passa sul Mare del Nord vedresti che (sparo dei numeri a caso perché non ho visto mappe specifiche, ma è tanto per capirsi): dietro il ramo freddo del sistema frontale la temperatura scende da quote prossime al suolo fino ai 2 km di quota, e questa discesa è blanda perché attenuata dal passaggio sul mare. Più a nord, in corrispondenza del fronte freddo in quota, vedresti un brusco calo tra i 4 ed i 6-7 km di quota, mentre più in basso non scenderebbe, o meglio ... scenderebbe andando ancora più a nord (per effetto della convezione scatenata dal fronte), ma con più calma.

Citazione Originariamente Scritto da Aliseo Visualizza Messaggio
Che scarto termico c'è tra il post fronte freddo al suolo, dove c'è l'acciottolato, e il post fronte freddo in quota?
Per il fronte freddo al suolo devi vedere le temperature al suolo () ma penso che non ci siano più di 5°C di scarto; per il fronte freddo in quota guarda le temperature a 500 hPa, e vedi che si passa da -20°C a -30°C in 100 km o poco più