Sul sito www.serenissimameteo.eu è stato pubblicato un mio breve studio sull'analisi degli ultimi dati relativi al GW, in cui ho cercato di dare una plausibile spiegazione a quei +0,61 °C che si sono registrati a gennaio 2010. Quali potrebbero essere state le cause di un nuovo aumento? Nel pdf potete trovare una possibile risposta, che ovviamente andrà verificata in seguito.
Sempre sullo stesso sito, per chi se lo fosse perso quando l'ho pubblicato qui sul forum, può trovare anche il ppt in tre parti che smaschera le scie chimiche.
Ringrazio tutta serenissimameteo e, in modo particolare Marco Rabito (gigero), per la possibilità che mi hanno offerto di fare una libera divulgazione scientifica.
Un saluto a tutti
Andrea
Ringrazio l'amico Andrea per il contributo fornito, sia per quanto riguarda l'articolo sul Global Warming, che il suo lavoro sulle scie di condesazione e apprezzo molto l'intervento del Sig. Colonnello sempre sensibile a queste iniziative di corretta divulgazione della scienza meteorologica nonchè la sua ammirevole attenzione verso quella parte amatoriale che si impegna in questa passione.
E' nostra intenzione continuare su questa strada.
Marco Rabito
- Marco Rabito - Davis V. Pro 2 ventilata 12h. Cavazzale 7 km a NNE di Vicenza, 42 m. slm
http://www.serenissimameteo.eu
http://www.nordestmeteo.it
Nell'artico il GW si amplifica in conseguenza dei ben noti meccanismi di feedback descritti ad esempio nel lavoro di Serreze del 2008 ( maggiore assorbimento di radiazione solare durante la stagione estiva nelle aree di deficit dei ghiacci che viene restituito all'atmosfera in autunno e maggiore flusso di calore dall'oceano verso l'atmosfera a causa dei ghiacci più sottili durante la stagione invernale) ma questo meccanismo non è la causa delle temperature elevate degli anni 2000 ne di quelle attuali.
I satelliti rilevano le temperature troposferiche fino a 82.5N, l'impatto dell'artico è comunque modesto a livello globale sia per l'estensione dell'area in esame sia perchè l'amplificaione artica come descritto da Serreze è essenzialmente un fenomeno di superficie sull'oceano artico mentre si riduce rapidamente salendo di quota; nell'artico le SST sono basse e l'oceano è spesso coperto dai ghiacci percui non può esserci l'amplificazione troposferica che si osserva nei tropici in corrispondenza degli episodi di el nino.
Poichè i satelliti rilevano la temperatura dell'intera colonna con un massimo intorno ai 650hpa e risentono in misura marginale delle temperature di skin l'effetto dell'amplificazione artica sulle T globali anche considerando l'intera area oltre 65N è comunque modesto, escludendo l'artico la media su 12 mesi attuale sarebbe 0.03°C più bassa(dati dell'uah):
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Ultima modifica di elz; 18/03/2010 alle 14:24
Stupendo!!!
Grazie infinite!
Contributi questi, altamente didattici, un gran dono fatto, specie a chi, come me, ha tutto da imparare.-
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
bel lavoro![]()
Odio la nebbia !!!
Ti ringrazio per il tuo contributo che va nel verso opposto rispetto al mio.
Come detto, ho fatto delle ipotesi che dovranno essere verificate tra qualche anno. Io aspetto: a seconda delle conseguenze, potrò poi riscrivere tutto di sana pianta, oppure andare avanti su questa strada
Un ringraziamento al Colonnello Giuliacci per l'apprezzamento.
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Per le ipotesi future non si può che aspettare di vedere ciò che accadrà, per quanto concerne invece il passato credo che l'articolo di Serreze descriva molto bene le cause dell'anomalia artica nell'ultimo decennio e comunque anche dovesse rientrare a livelli pre fine anni '90 a livello globale si perderebbero pochi centesimi di grado.
Personalmente considererò questione di tempo la fine del GW compreso quello artico quando vedrò gli oceani tropicali raffreddarsi(al di là ovviamente delle fluttuazioni ENSO) e l'heat content globale calare(in modo statisticamente significativo e con le diverse ricostruzioni concordi tra di loro nei limiti dell'incertezza).
ciao.
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Ultima modifica di elz; 18/03/2010 alle 22:38
~~~ Always looking at the sky~~~
Quoto. Il contributo artico e' molto modesto nel computo globale delle anomalie troposferiche e anche se in gennaio e febbraio hanno certamente contribuito più del solito con una fortissima anomalia tra canada nord-est e Groenlandia, questa non e' dettata dalla ssta oceaniche ma dagli andamenti stratosferici.
I valori forti in bassa troposfera sono venuti dalla zona tropicale risentendo dei massimi di dicembre del Nino e del forte riscaldamento della zona TNA (record dal 1981).
La zona tropicale rappresenta il 50% della superficie terrestre (30S-30N) e le anomalie troposferiche derivano soprattutto dalle convezioni che avvengono in quei luoghi.
Questi gli andamenti troposferici artici, questo Nino ha portato un nuovo picco nelle anomalie quasi al livello degli anni caldi 2005-7.
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