Sempre in un'ottica estremamente prudenziale, quando si parla di evoluzioni non troppo lontane e che quindi si mischiano un pò con le code dei modelli deterministici, individuerei, nell'arco grossomodo di un mesetto,3 principali fasi evolutive.
Una volta lasciata alle spalle un'altra irruzione artico marittima prossima a venire:
ECH1-96.JPG
fase nella quale si toccheranno i minimi AO:
ao.fcst.gif
si attenueranno temporaneamente le spinte dinamiche troposferiche in grado di destabilizzare il vortice polare e il progressivo raffreddamente strato / troposferico avrà luogo un pò come mostrato da tutte le code dei GM.
Pertanto è da mettere in preventivo una fase (prima fase) un pò più blanda dal punto di vista degli scambi meridiani e che permetterà appunto al vp di avere per una decina di giorni circa un "atteggiamento"maggiormente contenitivo.
Questo non significa una fase completamente all'insegna dell'hp ma certamente meno dinamica dal punto di vista circolatorio e ove la componente media zonale tenderà ad acquisire maggior determinazione.
Tuttavia, a mio avviso, non deve sfuggire l'attenzione su ciò che è in procinto di avvenire nel Pacifico settentrionale ovvero il deciso forte (quanto a suo tempo preventivato per gli effetti della Nina) calo termico delle SST nel comparto orientale con orientamento a forte negatività della PDO.
sst_anom.gif
La reazione ondulatoria (2a fase) con il giusto lag temporale potrebbe realizzarsi con una tempistica variabile, a mio avviso, tra la fine della prima settimana di novembre e l'inizio della seconda decade di novembre.
Una forte uscita del J-s polare con asse meridiano dal Canada e una conseguente reazione sarà anticipata dalla risalita (e successivo repentino calo) del PNA index producendo verosimilmente in Atlantico un elevazione altopressoria verso la Scandinavia con una temporanea fase SCAND +.
Fase che in successivo rilassamento potrebbe presupporre un debole ridge verso la Groenlandia con traslazione retrograda dei massimi di gpt verso l'atlantico che lascerebbe presupporre la successiva frattura dello stesso proprio tra la Scandinavia sett. e il Regno Unito (3a fase) prodromica ad un successivo avvento artico marittimo (con nuovo calo dell'AO index).
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Matteo
Grande Matteo, dalla vista lunghissima!
Una domanda: le ssta atlantiche, invece, sono in evoluzione verso una situazione simile allo scorso anno, oppure mantengono significative differenze?
Credo che la vera partita si giochi lì, con l'incognita sulla tenuta dei blocchi altopressori di origine azzorriana.
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
In atlantico si sta rinforzando il tripolo, ottimo per le nostre sorti perche prodromico di situazioni con NAO -.
Ciao Max
credo che l'evoluzione delle attuali SSTA volgerà verso un progressivo e generale raffreddamento, non credo ormai ad uno stravolgimento, fatto salva la probabile negativizzazione (ad inverno maturo) di tutte le anomalìe nord Pacifiche.
Per quello che riguarda il nostro orticello e, se ho capito bene, ti preoccupano le SSTA medio atlantiche, ritengo che la strada dell'inverno scorso sia difficilmente ripercorribile in quanto prima di tutto il J-S alle medie latitudini in regime Nina non si presenta così teso come nel caso di enso + ma molto più ondulato (noterai che le stesse ssta non vedono le intense anomalìe negative dello scorso inverno) e poi perchè, non vi sono, IMHO, le condizioni favorevoli alle spinte antizonali dello scorso inverno.
Quindi gli eventuali blocchi che si dovessero proporre ritengo possano aver maggiori e migliori contributi subtropicali (componente meridiana anche alle medio basse latitudini e non zonale) necessari per consentirne una tenuta decisamente meno blanda.
Ciao![]()
Matteo
Il primo step sarà caratterizzato dal reset polare, una zonalità di alta latitudine tipica della normale fase stagionale di rafforzamento del VPT.
Rimane una natura ondulatoria alle medie latitudini per circolazione Nina-like indotta sul Pacifico-Nordamerica e perchè le SSTA atlantiche lo permettono per via della ben delineata parte nord del tripolo.
Nel frattempo La Nina sempre più Strong e sempre più Est-based sposterà a ridosso del Golfo d'Alaska il vortice nord-Pacifico con relativa pulsazione dinamica di risposta dal cuore del continente nordaricano verso Groenlandia e nord-Atlantico.
Per cui nello step 2 l'azzorriana avrà modo di puntare verso nord-est fino a ristrutturare nel corso delle settimane una fase altopressoria stabile sulla Scandinavia.
Il punto di rottura del ponte pare essere quello che hai detto, buono per affondo artico marittimo il cui obiettivo reale dipenderà dal pattern del tripolo che attualmente non è aperto ad est..... ma bisogna vedere tra 20-25 gg, termine in cui è presumibile collocare il nuovo pattern SCAND+.
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Andrea
Grazie Matteo, risposta chiara.
Un'ultima curiosità in relazione a quanto evidenziato: ti è possibile postare le mappe delle ssta dello scorso anno e quelle recenti per ottenere un raffronto visuale?
Complimenti anche al sempre ottimo Andrea che ha integrato in maniera mirabile il ragionamento.
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Lo SCAND+ già in formazione a 144 ore:
Recm1441.gifRukm1441.gif
Non amo particolarmente la cromografia di queste carte ma qui (in ufficio) questo offre il convento.
Mi pare che cmq si capisca in maniera abbastanza chiara la differenza
anomnight_1_4_2010.gif
anomnight_10_21_2010.gif
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Matteo
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